Posts Tagged ‘Scanzi’

Premio “Il vino spiegato bene”

lunedì, Aprile 29th, 2019

Schermata 2019-04-29 alle 12.36.45Ieri sono intervenuto al Festival Only Wine di Città di Castello con un monologo dedicato al buon bere. A fine evento, in maniera del tutto inaspettata, ho ricevuto un premio per la mia attività divulgativa legata al mondo del vino. Mi ha fatto molto piacere e condivido la motivazione con tutti voi. Viva!  “Ad Andrea Scanzi conferiamo il premio “Il vino spiegato bene”, per la straordinaria capacità di rendere accessibile il racconto del vino, aprendolo ad una vasta platea di appassionati, attraverso un linguaggio chiaro e a una narrazione intrigante. Per aver contribuito in maniera determinante ad ampliare il “discorso intorno al vino”, sottraendolo ad una comunicazione verticale e troppo spesso autoreferenziale, offrendo strumenti di lettura innovativi e coinvolgenti.”

Ci vediamo domenica ad Agliano Terme

martedì, Ottobre 4th, 2016

schermata-2016-10-04-alle-13-00-19Ciao a tutti. Ben ritrovati. Purtroppo i mille impegni fanno sì che questo blog lo aggiorni sempre meno, ed è un peccato, perché sto scoprendo un sacco di posti belli e vini naturali di pregio. Non ho smesso di cercare, casomai ho smesso di scriverne (di vino). Prima o poi, qui, ricomincerò. Più prima che poi.
Domenica prossima, 9 ottobre, tornerò intanto a parlare di vino in un contesto pubblico. Lo farò ad Agliano Terme (Asti), all’interno della prima edizione di “Barbera e Champagne”. E’ organizzata da Barbera Agliano in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber. Qui trovate tutto. Venerdì sera ci sarà Massimo Cotto, sabato sera Giulio Casale (con uno spettacolo inedito). Io ci sarò domenica pomeriggio alle ore 15. Verrò intervistato da Paolo Dal Bon, presidente della Fondazione Gaber. Mi intervisterà sul mio rapporto con il vino, sui miei due libri a esso dedicati. Chiacchiereremo un po’. Niente politica, solo vino e vignerons. Vi aspetto.

Questo blog

martedì, Settembre 13th, 2011

Qualche giorno fa ho ricevuto un commento che faceva così: “Caro Andrea, per un attimo avevo paventato la chiusura di questo blog, un appuntamento rilassante (non sempre, e non per colpa tua, ma perchè, come sai, “le mamme dei cretini …”) ed imprescindibile di aggiornamento, flash che si accendono, angoli bui che si illuminano, orange wines e quant’altro. Ti dirò, mi capita spesso di consultare ancora quello di Elogio, perchè, in fondo, la tua duplice fatica libraria in campo enoico è stata un work in progress inscindibile dai post dei blog, che ne costituiscono un’appendice di indubbio arricchimento. Auspicando, come è ovvio, il terzo volume, attendo il 21 mattina per essere, come già accaduto, il primo acquirente della nuova “opera” (si presterà all’avvio di un blog? Chissà, lo scopriremo solo vivendo“.
L’autore è Luca Miraglia, habituè di questo blog.
Il suo scritto, decisamente affettuoso, mi dà la possibilità di fornire alcune risposte.
Questo blog non chiuderà. Dubito fortemente che scriverò un terzo libro enologico, ho già dato e non avrei altro da aggiungere, ma proprio per questo il blog diviene (diverrà) la mia maniera di continuare a frequentare questo mondo.
Come ho avuto modo di appurare venerdì scorso a Cavaso del Tomba, durante la (per me splendida) presentazione all’Asolo Golf Club organizzata dai Saggi Bevitori, i miei due libri hanno creato un sèguito sorprendente e radicato. Hanno generato aspettativa (appartenenza?), permesso di scoprire personaggi e mondi. Forse ho intuito (concretizzato?) una maniera diversa e “altra” di raccontare il mondo del vino.
Degli ambiti che frequento, per lavoro e no, quello enologico è il più leggero e maggiormente ricco di incontri stupefacenti. Lo attraverso con ironia e leggerezza: sarebbe da folli abbandonarlo. Non accadrà.
Il nuovo libro – di tutt’altro argomento e in uscita il 21 settembre per Feltrinelli – non coinciderà con un altro blog, bensì con un restyling del mio sito personale. E’ anzi probabile che presto i miei blog scenderanno da tre a due: questo e un altro (già esistente).
Vi ringrazio per tutto quello che mi avete dato in questi anni. Non perdiamoci di vista (cit).