Non scopro nulla, se vi dico che Tenuta di Carleone (“Il Guercio”) è una delle realtà enologiche più preziose della Toscana. E quindi d’Italia. E quindi del mondo. E’ il regno di Sean O’ Callaghan.
Del suo mitologico Uno, Sangiovese in purezza di raro fascino, Ernesto Gentili ha detto: “Vino aereo, che vola sospeso sul palato planando solo nel finale dove rivendica, caparbiamente, la sua essenza finissima di Sangiovese di classe”. Me lo sono bevuto una settimana fa. Annata 2016. Semplicemente prodigioso. Un mondo di emozioni e profumi che va dalla lavanda alla viola, dalla rosa al balsamico. E poi (come ha scritto anche Andrea Gori) pepe nero, amarene, mandorle, iodio, bergamotto, cardamomo. E’ una selezione dei migliori grappoli di diverse parcelle. Fermentazioni in cemento e macerazioni lunghe sui 40/60 giorni. Affinamento per 18 mesi in tonneaux per un 10% nuovi. Il resto in cemento e acciaio. Prezzo in Rete poco sotto i 70 euro. Non pochi, lo so.
Di questa splendida realtà di Radda in Chianti, pensata dal vulcanico irlandese O’ Callaghan, voglio però segnalare anche il Rosato. E’, per distacco, uno dei migliori rosato italiani. Bevuto alla mia prima uscita al ristorante dopo la fase 1, alla Formaggeria ‘de Redi di Arezzo. Un capolavoro.
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