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Sui lieviti – Orsi Vigneto San Vito

domenica, Maggio 10th, 2020

Schermata 2020-05-10 alle 20.45.05Fermi tutti: mi sono imbattuto in un Pignoletto davvero convincente. Uno dei più convincenti che abbia mai provato. E’ il “Sui lieviti” di Orsi Vigneti San Vito. Lo distribuisce Bibo Potabile e l’ho trovato al Dietro le quinte di Arezzo. Sul sito aziendale si presentano così: “Vigneto San Vito si trova sui Colli bolognesi, nella frazione di Oliveto, ad un’altitudine di 200 metri. Su questa collina esistono antiche testimonianze della presenza di vini di qualità, risalenti a carteggi medievali con l’Abbazia di Nonantola. San Vito produce vino da una cinquantina d’anni. Da quando siamo subentrati io e mia moglie Carola nel 2005, ci siamo impegnati a valorizzare i vini tipici di questo territorio: volevamo produrre vini fortemente espressione del nostro terroir, che fossero distinguibili e non standardizzati. Crediamo che l’agricoltura biodinamica permetta di produrre vini più originali, più rappresentativi del luogo dove la vite è cresciuta, grazie alla sua capacità di rivitalizzare il suolo, stimolare le piante e produrre frutti con un forte legame con il territorio. Le viti non sono concimate o irrigate, ma l’humus naturale di una terra nuovamente viva è ottenuto in modo sostenibile, attraverso la riscoperta di tecniche antiche. Lo stesso approccio è utilizzato in cantina in modo da non disperdere questo patrimonio durante il processo di vinificazione. Le fermentazioni sono spontanee con i soli lieviti indigeni senza l’uso di quelli selezionati, e ai vini non vengono fatte chiarifiche né filtrazioni. La metamorfosi da uva a vino deve secondo noi avvenire nel modo più naturale possibile, accettando il margine d’imprevedibilità che ciò comporta, e il diverso carattere che ogni annata imprime“.
Orsi Vigneto San Vito produce tre bianchi e tre rossi. Al momento ho provato solo il Sui lieviti. E’ un Pignoletto fermentato coi suoi lieviti indigeni “in cemento o acciaio, senza chiarifiche o filtrazioni”. Tiraggio primaverile con il medesimo mosto conservato dalla vendemmia per la rifermentazione spontanea in bottiglia. Niente sboccattura, quindi il vino è un po’ torbido come larga parte dei vini glu glu che adoro.
L’ho scritto all’inizio e lo ripeto qui: uno dei migliori Pignoletto rifermentati su cui mi sia mai imbattuto.