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Andrea Scanzi
La politica è una cosa seria
Da Berlinguer a Salvini, dieci motivi per cacciare i pagliacci
Rizzoli, pp 127, 16 euro
“La politica è schifosa e fa male alla pelle” cantava Giorgio Gaber nel 1980. Quasi quarant’anni ci separano dall’invettiva di Io se fossi Dio, e nel frattempo cos’è cambiato? Poco, per certi versi, ma moltissimo per altri. Se è vero, come ci ricorda Andrea Scanzi, che “assistiamo da decenni a un inesorabile svilimento della cosa pubblica”, il confronto tra ieri e oggi appare al contempo impietoso e illuminante, sospeso tra bruschi cambi di rotta e inquietanti continuità. Per misurare appieno distanze e affinità bastano i profili esemplari di undici politici
del presente e del passato: Berlusconi, D’Alema, Renzi, Salvini, Rodotà, Bersani, Parri, Pertini, Andreotti, Berlinguer e Caponnetto. Vicende pubbliche e private in cui si affacciano altri nomi della nostra storia comune. Figure indimenticabili, accanto ad altre da dimenticare o colpevolmente dimenticate; vette di virtù politica o di bieco personalismo, esempi perfetti di dedizione alla comunità e di
abilità mediatica; ritratti capaci di restituire, come tessere di un mosaico, il quadro complessivo del nostro Paese. Con la sua scrittura assieme lucida e allusiva, divertente e spietata, equilibrata e partigiana, l'autore ci guida in un percorso che unisce politica, cinema e letteratura, in cui la canzone d’autore diventa una vera e propria colonna sonora. E – all’interno di un dibattito in cui il ruolo più comodo e redditizio è quello del megafono – prende coraggiosamente posizione.
Andrea Scanzi
Giornalista, scrittore, autore e interprete teatrale. Firma di punta del Fatto Quotidiano. Opinionista e conduttore televisivo, dal 2011 ha scritto sette spettacoli teatrali di grande successo. Ha vinto, tra gli altri, il Premio Paolo Borsellino, il Premio Bruno Lauzi e il Premio Oliviero Beha. E’ stato giurato di qualità al Festival di Sanremo 2018. Conduce sul Nove con Luca Sommi Accordi e disaccordi. Tra i suoi best seller, Elogio dell’invecchiamento (Oscar Mondadori 2007), Non è tempo per noi (Rizzoli 2013), La vita è un ballo fuori tempo (Rizzoli 2015), I migliori di noi (Rizzoli 2016), Renzusconi (Paper First 2017), Con i piedi ben piantati sulle nuvole (Rizzoli 2018) e Salvimaio (Paper First 2018). L’unica etichetta che accetta è quella di “gaberiano”.