Ve lo do io Beppe Grillo

Come è stato possibile che un comico, da solo e contro tutti, abbia messo in scacco un’intera classe politica? Qual è la strada che conduce dal Festival di Sanremo al blog www.beppegrillo.it, tra i più cliccati al mondo, e al recente boom elettorale?
Perché Grillo è assurto al rango di «leader» politico? Come ha fatto a divenire il “megafono” del Movimento 5 Stelle, che secondo i sondaggisti è già la seconda forza elettorale del paese, a neanche tre anni dalla sua fondazione?

Questo libro, uscito una prima volta nel 2008 e ora aggiornato, è assieme la prima inchiesta su un fenomeno assolutamente nuovo e anomalo della politica italiana e l’accurata biografia dell’artista genovese. È un’analisi ricca di retroscena, interviste e fatti inediti. Andrea Scanzi, quasi un insider, ha seguito prima da spettatore e poi da giornalista tutti gli snodi della carriera di Grillo, ricostruendo la storia di un incursore non allineato: un portatore sano della tracimante indignazione degli italiani. Il libro segue l’intero percorso di Grillo, dagli esordi Rai agli spot pubblicitari, dagli spettacoli teatrali alla fugace carriera cinematografica, focalizzando l’attenzione sulla «scoperta» della Rete, il linguaggio del blog e il popolo dei «grillisti», fino al successo delle ultime elezioni amministrative e alla conquista di Parma. Un cortocircuito carico di elettricità, che ha proiettato Grillo al centro dell’attenzione politica.

«Da quel momento Grillo non si fermò più. La sua storia, nel dettaglio, è splendidamente raccontata e analizzata senza servi encomi né codardi oltraggi da Andrea Scanzi in questo libro
Dalla prefazione di Marco Travaglio

Andrea Scanzi è nato ad Arezzo nel 1974. Scrive per «il Fatto Quotidiano». Sta attraversando i teatri d’Italia con Gaber se fosse Gaber, spettacolo da lui scritto e interpretato. Ha pubblicato, tra gli altri, Elogio dell’invecchiamento (Mondadori 2007), Il vino degli altri (Mondadori 2010) e I cani lo sanno (Feltrinelli 2011). La prima edizione di Ve lo do io Beppe Grillo è uscita nell’aprile 2008, quando il «fenomeno grillino» era ritenuto da molti osservatori una moda sgradita e passeggera.

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Andrea Scanzi
Ve lo do io Beppe Grillo

Prefazione di Marco Travaglio
Mondadori, pp 400, Euro 10

12 Comments

  1. Salve Andrea

    Uso un gergo colloquiale perché é come se ti conoscessi da tempo, non me ne vorrai spero.
    Dico perché sei suscettibile, permaloso, autostima trasbordante, presuntuoso, per niente allineato e per questo fastidioso, a volte intollerante, preparato, colto, intelligente, purtroppo con accento toscano, che mi piaceva prima che Renzi si avventasse in politica, affascinante (e non solo per le donne e non solo per le giovani, mia zia 75enne ti adora).

    Sai stare in televisione, quando ci sei ad Otto e mezzo, spendo immani energie per tener sintonizzata la TV su La7 per sentirti parlare.

    Utilizzi le tue forze al massimo sul lavoro e forse tralasciando gli affetti, potresti sedurre tutte le donne di facili costumi che ti girano attorno stando perennemente in televisione, ma non ti ho mai visto con una velina, donna di spettacolo, arrampicatrice forzatamente consenziente. Sei pulito e ti stimo per questo.

    Ti ammiro, se tu volessi potresti fare la vita pacchiana che tanti fanno e molti sperano di avere.

    Smascheri in diretta bugie, omissioni, razionalizzazioni, menzogne, pescando indistintamente a destra sinistra e stelle.

    Sei stronzo con tutti, il tuo merito è questo.

    Il tuo demerito è di essere un tuttologo. Devi nutrire il tuo ego?
    Me la prendo con i tuttologi perché possono parlare di tutto ma sanno poco di ogni argomento.

    Io non insinuo che tu non sappia nulla dell’argomento trattato, anzi! Te ne intendi, poi studi, ti documenti prima di ogni ospitata televisiva, questo non lo metto in dubbio ma la tua immagine non ne risente?

    Mi sono dilungato troppo ed ho perso di vista la vera ragione che mi ha portato a scrivere questo messaggio, dicevo all’inizio di questa lettera (che se non smetto diventa un poema) é come se ti conoscessi da tempo perché io fui uno dei primi a comprare il tuo libro “Ve lo do io Beppe Grillo” ma la copertina era diversa, credo fu la prima stampa, era nera con una mezza immagine di Grillo vestito di nero in stile teatro ed il titolo in bianco.

    E ti ho disprezzato al tempo, perché io seguivo Grillo da qualche anno, dal 97’/98′ durante la pubblicazione del tuo libro ero in qualche modo geloso. Il tuo libro faceva scoprire al mondo un personaggio che fino a quel momento pensavo fosse una mia esclusiva.

    Buon lavoro, ti auguro il meglio, il Signore ti aiuti in ogni momento della giornata.

    P.S.
    Non so se sei Cristiano, se credi in Dio od in una forza superiore ma comunque la Parrocchia di Saint Antoine de Padoue di Ginevra saluta e ringrazia te Andrea Scanzi e tutta la redazione de “Il Fatto Quotidiano” per il vostro giornalismo libero ed indipendente.

    Cordiali saluti

    Sipala Vincenzo Nazareno
    Rue Liotard 41
    1202 Geneve
    Suisse

  2. Buongiorno Andrea Scanzi,
    vivo in Francia e insieme alla mia compagna (francese) vorremmo cercare un editore, tradurre il tuo libro e pubblicarlo. Se tu non hai già autorizzato ad altri e la cosa ti interessa prendi pure contatto con me, e ti faremo avere cv e informazioni ulteriori.
    A prestonGiampaolo

  3. Scriverei un nuovo libretto con una breve sroria di Grillo, Casaleggio, e le persone via via piu’ vicine al Movimento. Dedicando una pagina (con foto) ad ogni eletto corredata da una breve storia descrittiva del personaggio al quale fare 10 domande.
    Il titolo potrebbe essere qualcosa come: NUOVA ITALIA 2013
    Iniziando dal nuovo PAPA, ai nuovo Presidente della Repubblica Italiana fino al nuovo Movimento politico. Un viatico d’eccellenza piu’ unico che raro.
    Vanni

  4. Salve,
    sostanzialmente sono un elettore che sta cercando persone da votare che non abbiano fatto parte di alcun governo precedente.
    Ho comprato il libro per farmi un idea su un movimento che stimo e, nel suo complesso, mi ha aiutato a saperne di più esplicitando degli elementi del programma che non sono divulgati dai media.
    L’unica nota stonata e che non condivido si trova a pag. 91, quando commenta la critica di Jovanotti all’uso indiscriminato del criterio “no pregiudicati”, valutandola come poco chiara.
    Ma sono curioso di sapere se è stata una battuta poco felice (anche perchè il concetto viene ripreso anche in punti successivi del libro es a pag 361) oppure altro che sono interessato a conoscere.
    Con i migliori saluti,
    Giampaolo Romagnoli

  5. Bel libro! Sei rimasto sul difficile crinale tra l’idolatria e il rifiuto con un’analisi che tocca tutti i punti, deboli e forti, di Grillo.

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