L’entusiasmante inizio 2015 di Renzi: salva Berlusconi, sbaglia i tweet e affossa Taranto

IMG_6243Matteo Renzi si è messo in testa di superare il suo maestro Silvio per bugie e indecenza. E – va detto – gli sta riuscendo. Per lui è stato un inizio d’anno spumeggiante. Prima il suo leggiadro (sic) volteggiare sulle nevi di Courmayeur, con quella grazia (sob) trasversalmente lodata da non pochi media italiani. Poi la norma salva-papà, laddove la parola “papà” allude a Silvio ma volendo forse anche ad altro: “Non so chi l’ha messa”, “Ah sì l’ho messa io, però ora la cambio”. Un balletto mediamente mesto, per lui ma più che altro per la democrazia italiana, già di per sé moribonda. E’ ovvio che Renzi vuole tenere sulla corda il maestro Silvio: se fa il bravo per la lotta al Quirinale lascia la norma, altrimenti la toglie. E in ogni caso la delirante soglia per la non punibilità (leggi: condono) per gli evasori finali scenderebbe dal 3% attuale all’1.8% dell’imponibile: ma Berlusconi verrebbe comunque salvato, a meno che non venga esclusa la frode fiscale. L’inizio d’anno renziano è impreziosito dall’ulteriore figura da bischero su Twitter, il suo terreno preferito: quando si è costretti a essere brevi, la mancanza di contenuti si nota di meno.Dimenticandosi di fare il log out (operazione notoriamente assai complessa) dal profilo ufficiale del Sire, tal Franco Bellacci detto “Franchino” ha pensato bene di utilizzare l’account presidenziale per litigare con uno juventino durante Udinese-Roma. Il tweet è stato cancellato, la figuraccia è rimasta. Per la cronaca, e per quegli ignoranti disfattisti che osano non conoscerlo, tal Bellacci è uno dei membri del Giglio magico (va be’) e segue Renzi ovunque: si occupa dei social (complimenti), delle mail e soprattutto della “piega delle camicie presidenziali”. Roba forte. Se quest’ultima è però sostanzialmente una sciocchezza, non lo è l’altro capolavoro renziano d’inizio 2015: il cosiddetto decreto “Salva Ilva”. Come e più di Monti e Letta, Renzi –  lo stesso che dopo l’alluvione di Genova prometteva una rigorosissima politica ambientale – assesta un ulteriore colpo alla città di Taranto garantendo impunità al futuro commissario (così i magistrati non potranno opporsi), riducendo le bonifiche all’80% (escludendo gli interventi anti-cancro) e promettendo 2 miliardi (ne servirebbero 8) ben sapendo che non ci sono neanche quelli (1,2 è quello di Riva, ma è bloccato in Svizzera: al momento ci sono solo 486 milioni, stanziati peraltro dai governi precedenti). Nel suo reportage sul Fatto, Carlo Di Foggia ricorda come “più che sottostimarli, il decreto sembra ostacolare i due più importanti paletti a a tutela della salute”. Con il risultato raggelante che “in caso di non applicazione delle prescrizioni sarebbero a rischio cancro 25mila persone, che in caso di piena applicazione si ridurrebbe solo del 50%”. Angelo Bonelli, leader dei Verdi, parla espressamente di “un condono ambientale pazzesco, un ritorno al feudalesimo”. Come ha scritto Bruno Tinti ancora sul Fatto, “calpestano la carta e usano i morti”. Tutto questo, però, a parte dell’informazione piace: Renzi ha sempre ragione, e quando inavvertitamente sbaglia – smascherato dai soliti gufi – non è tanto un errore quanto una “svista”. E’ tutta gente che, quando c’era Berlusconi al Governo, fingeva di stare sulle barricate. E’ tutta gente che, se trovasse la moglie a letto con Renzi, lo giustificherebbe anche in quel caso. Asserendo, magari, che la copula è per il loro bene, poiché garantirebbe al paese una nuova generazione di renzini senza macchia e senza paura.

8 Comments

  1. C’è qualcuno che può spiegarmi la ragione per cui il gelataio nazionale si debba in tutti i modi etichettare come politico di sinistra? Le sue origini politiche sono chiaramente democratiche e, solo per sopravvivenza politica, il suo gruppo si fuse con quel che restava dei DS. Nulla a che vedere con la sinistra storica di questo paese. Tanti di noi ricordano Renzino eletto sindaco di Firenze – con l’aiutino da parte di quel galantuono di Verdini – in pellegrinaggio per ringraziare il suo mentore ad Arcore. Il futuro da gelataio di Matteuccio è legato a Berlusconi: finchè farà gli interessi di Mediaset potrà fare lo sborone allegramente altrimenti il gelato tornerà a mangiarlo nella sua Rignano.

  2. e bravo Andrea!intelligente analisi,come sempre peraltro….però qui se nn mettiamo un punto,anche se nn esattamente ‘azzeccato’, non ne verremo più fuori,malheureusement!

  3. credo che alcuni giorni fa ho pubblicato un link su “salva silvio” e la manina che aveva scritto la norma… ho commentato così l’avvenimento… la politica di Renzi continua con il ricatto e l’ambiguità… questa norma è stata messa li per avere le mani libere sul quirinale !

  4. quella norma anticostituzionale inserita di soppiatto poteva servire a salvare anche il padre vero (biologico) di Matteo?

  5. E’ la massima espressione del renzismo, ossia il nulla cosmico mischiato di porcate alla Berlusconiana maniera, siamo passati dal gelato al mea culpa per una legge ad-Berluscones, il bello è che quelli di Forza Italia fanno anche finta di stare all’opposizione…Il tutto condito dalla benedizione di Re giorgio..Ormai non sanno dove accamparsi i pidioti pur di giustificare il leader che di sinistra non ha mai fatto nulla.

  6. sono convinto che l’aereo che ha fatto tapa a Firenze per le vacanze personali del nostro, sia stato usato come arma di distrazione sperando che il condono del 3% per Silvio non venisse mai a galla.

  7. Ho chiesto un parere sulla vicenda Renzi-3% a un conoscente piddino che reputo persona tutto sommato pensante. Risposta: “Renzi ha dimostrato senso di responsabilità riconoscendo di aver commesso un errore. A differenza di Grillo”. Poi ci sono tutti gli altri elettori piddini, quelli poco o non-pensanti. Non ci usciremo mai dal tunnel. Mai.

  8. Beh,Andrea,sei veramente fooorte!E,comunque, quello che dici e’ tutto vero e peraltro condiviso dalla maggior parte della persone,anche se non vogliono ammetterlo… tanto per tenere il punto!

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