Era da un po’ che non bevevo Cantina Guardino. Ne avevo un ottimo ricordo, soprattutto per la sua lettura prodigiosa della Coda di Volpe.
Ho ritrovato l’azienda nel catalogo di Bibo Potabile proposto dalla bottega aretina Dietro le quinte (giusto ai piedi del Teatro Petrarca). I vini che ho provato sono il Paski e la Volpe Rosa. Entrambe annate 2018. Entrambe splendide.
Paski, per Cantina Giardino, significa Coda di Volpe macerata. Una macerazione non eccessiva. Viti di circa 60 anni, esposta a sud a 450 metri di altitudine su suolo calcareo, arenario e argilloso. Macerazione e fermentazione con lieviti indigeni, il 30% in piccole botti di castagno per 2 mesi e il restante 70% in acciaio, senza aggiunta di solforosa. 12 mesi in acciaio sulle fecce fini. Ne risulta un orange wine assai elegante, quasi garbato, ma mai paraculo. Poggia tutto su freschezza e sapidità, sebbene la sensazione tattile sia percettibile. Un lieve accenno di volatile. Beva “facile”, ma mai banale. Applausi.
Si sale persino di più con questa mirabile Volpe Rosa, espressione aziendale della rara Coda di Volpe Rossa. Sono antiche viti che crescono, come da tradizione, di fianco alle uve Aglianico. Fermentazione spontanea con lieviti indigeni e macerazione sulle bucce per 2 giorni. Niente filtrazioni e niente aggiunta di solfiti. 12 mesi in botti di castagno usate e 6 mesi in bottiglia. Ne nasce un rosato davvero strepitoso, con note di frutta rosa e rossa (lampone su tutti), erbe mediterranee, un che di ematico. Grande sapidità, azzardato ma riuscito finale astringente. Grande, grande, grande vino. Provatelo!