DEMOLITION MAN
Matteo Renzi, la tragedia della politica italiana
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260 pagine, 12€
Rizzoli e Paper First editori
Tutti sanno chi è il responsabile della crisi di governo più idiota e colpevole della Seconda
Repubblica, scatenata nel pieno di una tragica pandemia: Matteo Renzi. Perse le elezioni del 2018,
la Diversamente Lince di Rignano ha prima aperto le porte al governo Salvimaio, inaugurando dal
salotto televisivo di Fabio Fazio la cosiddetta “politica del popcorn” (“consistente più o meno nel
vedere il proprio Paese che si sfascia per poi chiosare: io l’avevo detto”). A seguito della crisi del
Papeete, nell’agosto 2019, ha appoggiato un accordo tra Pd e Cinque Stelle, solo per creare subito
dopo il “partito ossimoro” Italia Viva. Una formazione che, per usare le parole del giornalista
Armando Sommajuolo, ha dimostrato di avere “più voti al Senato che nel resto del Paese”. Ha
quindi iniziato a cannoneggiare dall’interno la maggioranza del Conte II, fino all’epilogo che tutti
conosciamo. A colpi di “stai sereno”, Renzi è riuscito dunque nella triplice impresa di accoltellare
politicamente prima Letta, poi Marino e infine Conte.
Andrea Scanzi ha sempre sostenuto che fidarsi del senatore di Scandicci “significa darsi dei bischeri
da soli”; l’ha scritto e dichiarato anche quando era reato – specie in tv – non dirsi renziani, e lo
ribadisce oggi che lo pensano tutti o quasi. Col suo consueto stile ironico e affilato, in questo libro
ci offre la fotografia di un politico caricaturale, farsesco, malato di potere e capace di contraddirsi
senza vergogna (basti pensare al Mes, prima definito irrinunciabile e subito accantonato all’arrivo
di Mario Draghi), uno “statista senza doti né elettori”, che però riesce a tenere in ostaggio il Paese
con i suoi personalismi. Il risultato è esilarante quanto inquietante: una critica smaliziata di Renzi,
dei renziani e del renzismo, cui si accompagna una lucida riflessione sulla crisi atavica della sinistra
e sul futuro del Paese, nelle mani dell’anomala maggioranza che sostiene il governo Draghi.
Demolition Man è il ritratto definitivo di Matteo Renzi. I lettori non potranno non divertirsi: il
diretto interessato, molto meno.
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ANDREA SCANZI è giornalista, scrittore, webstar, autore e interprete teatrale. Firma di punta del
“Fatto Quotidiano”, opinionista e conduttore televisivo, dal 2011 ha scritto sette spettacoli teatrali di
grande successo. Tra i suoi best seller, Elogio dell’invecchiamento (Mondadori 2007), Non è tempo
per noi (Rizzoli 2013), La vita è un ballo fuori tempo (Rizzoli 2015), I migliori di noi (Rizzoli
2016), Renzusconi (Paper First 2017), Con i piedi ben piantati sulle nuvole (Rizzoli 2018),
Salvimaio (Paper First 2018), La politica è una cosa seria (Rizzoli 2019), Il cazzaro verde (Paper
First 2019), I cazzari del virus (Paper First 2020) e La congiura dei peggiori (Rizzoli 2020).
L’unica etichetta che accetta è quella di “gaberiano”.