Quelli che esultano per Tsipras (e però non c’entrano niente)

tsiprasLa vittoria di Syriza, per quanto senza maggioranza assoluta, è una buona notizia. Non mi induce a fare cortei o a cantare Bella ciao, per quello ho già dato, ma è una buona notizia. Ho stima di Tsipras e spero che, come tanti prima di lui a sinistra, non deluda. Lo attende un compito difficilissimo. Fa comunque molto ridere osservare le reazioni in Italia. Due, in particolare, le tendenze affascinanti. La prima è quella dei renziani: “Visto? Ha vinto un altro come Renzi”, “Così Renzi si rafforza”, “Anche Tsipras vuole cambiare verso come Matteo”. Lo dice Migliore, cioè nessuno. E lo dice la Serracchiani, che quando c’è da riverire il Sire non manca mai (eppure era nata come “ribelle”. O ricordo male?). E’ bello constatare come i renziani si approprino di qualsiasi vittoria altrui, proprio come la vecchia Dc: peccato che Tsipras abbia un’idea opposta di Europa e di sinistra, e la sua vittoria non sia un assist ma casomai un intoppo per il Ciambellone del Nazareno. L’altra reazione esilarante è quella di molti sinistrorsi nostrani: non dico tutti, qualcuno di bravo e assai stimabile c’è anche qui (tipo Landini, ma non solo). Fa ridere, in particolare, l’entusiasmo di Vendola, che si atteggia ora a hombre del destino simile e anzi identico a Tsipras: dunque, se ha vinto lui, può farlo anche il compagno Nichi. La realtà è un po’ diversa: in Italia la sinistra vera è morta, o è comunque agonizzante, proprio perché spesso è stata rappresentata da figure politicamente equivoche e deludenti come Vendola. Il quale, poiché uomo intelligente, sa benissimo che “un nuovo soggetto a sinistra” ha futuro solo se dentro non c’è né lui né tutti quelli come lui. L’esultanza per Tsipras è cosa bella e giusta, ma sarebbe ancora più bella e giusta se a esultare fossero quelli che ne hanno motivo. Non quelli che non c’entrano niente.

(Avendo ottenuto 149 seggi e non 151, Syriza dovrà allearsi con qualcuno per andare al governo. Sarebbe parso scontato scegliere i comunisti – 15 seggi – o il centrosinistra – 17 seggi. Tsipras ha invece scelto i 13 seggi dei Greci Indipendenti, perché sono gli unici fortemente contrari al Memorandum tra troika e il precedente governo. Legittimo, ma chi sono i “Greci indipendenti”? Una forza di destra, nata dalla costola dei conservatori di Nuova Democrazia. Quindi il partito che ha cantato “Bella ciao” si alleerà con una forza di destra. Quando accadde una cosa in qualche modo analoga tra M5S e Ukip nel Parlamento Europeo, criticai duramente quella scelta, che infatti si è rivelata spesso insensata, vedi per esempio il voto opposto sulla Palestina tra Farage e 5 Stelle. Per quelle critiche io e il Fatto Quotidiano fummo massacrati tanto dalla frangia talebana dei 5 Stelle quanto dai duri e puri di sinistra, che accusarono M5S di “fascismo”. Confido che, adesso, quegli stessi duri e puri di sinistra dicano – con analoga onestà intellettuale – che l’alleanza magari giusta di Tsipras con i destrorsi indipendentisti greci li imbarazza un po’, senza arrampicarsi sugli specchi blaterando cose tipo “sono due situazioni diverse”).

19 Comments

  1. trovo fortemente improbabile che l’accordo di governo Syriza-Anel sia nato in poche ore, ed e’ evidente che c’e’ un programma di governo concordato – per altre questioni bastera’ non porle subito, vista la mole pazzesca di cose da fare –

  2. Ora fae gli esperti di politica interna greca mi sembra un poco azzardato.

    Per cui, per fare un po’ di hiarezza:

    KKE (i comunisti) sono mesi che hanno detto in maniera netta e conundente che non sosterrebbero mai un governo Syriza. Hanno ripetuti che Syriza non rappresenta nessun cambio.

    I centristi del “fiume” (To Potami) hanno offerto appoggio solo a pato di continuare con il progeto della troika, dato il loro totale accrodo con le pozioni europeiste alla Merkel.

    Ragion per cui, ecco perché Tsipras non aveva altra scelta al di fuori di ANEL.

    • Proprio come m5s non aveva altre possibilità dell’ukip, considerato che i verdi non volevano grillo e di sicuro non potevano stare coi socialisti. O stavano da soli e contavano un cazzo o stavano con ukip facendo i loro porci comodi. Infatti loro votano liberi e spesso in disaccordo tipo Palestina.
      Invece Tsipras con la destra ci governa e sarà divertente quando voteranno su temi come immigrazione. E’ come se vendola governasse con alfano, ce lo vedi? Va be’ che vendola governava con don verzè quindi…
      Ci fate più bella figura a dire che Tsipras non poteva fare altro ma è comunque imbarazzante che uno canti bella ciao e poi si allei con questi qua.
      Ah poi io non so chi sei, ma a me questo tono da “io sono stocazzo e conosco la politica greca e tu no” fa ridere. Scanzi l’arrogante può farlo perché un nome ce l’ha, tu chi cazzo sei? Onestà intellettuale grazie 🙂

      • Io sono un cittadino greco, Fabio. Ho vissuto in Italia tanti anni.
        E mia madre mi ha insegnato l’educazione.

  3. Caro Andrea, non mi sento duro e puro, ma sono fra quelli che erano e sono scandalizzati dall’alleanza tra M5S e Ukip (e non solo da quello, per la verità). Spero davvero in Tsipras e sono molto d’accordo con ciò che scrivi. Però, sì, lo ammetto: m’imbarazza molto l’alleanza con questo partitino di destra, e non ho nessuna intenzione di arrampicarmi sui vetri. Speriamo non sia un errore clamoroso. Il mio equilibrio psicologico – e penso quello di tanti altri di sinistra – non credo sopporterebbe l’ennesima delusione cocente.

  4. Finalmente una piccola luce in Europa, dopo il buio liberista e reazionario, che ha affamato gli irlandesi, i portoghesi, gli spagnoli, gli italiani ed i greci. E’ un lampo per ora, che suscita speranze in milioni di giovani e non solo. Il tuo articolo vuole forse essere un getto di acqua gelata sugli entusiasmi? La sinistra italiana è morta? C’è solo Grillo e M5S? La sinistra può rinascere quando quelli di sinistra non ci saranno più? No caro Scanzi, dovresti essere più umile per indagare le cause e le conseguenze del voto greco. L’Europa sta per cambiare politica, per sua necessità vitale e Tsipras è il primo sintomo, ci sarà anche quello spagnolo con Podemos e quello italiano con Vendola,Fratoianni, Civati, Cofferati, Rodotà etc..Anche in Italia fra poco si tornerà a cantare Bella Ciao

    • “Vendola, Civati, Cofferati”

      Come non aver capito nulla dall’esperienze spagnole e greche.

      Una “Syriza” italiana con certi figuri ve la votate da soli, al momento il mio ultimo voto a certi personaggi(Rifondazione) risale al 2006 e, visto l’andazzo in Italia e chi potrebbe stare dentro questa “Syriza” all’amatriciana, lo rimarrà ancora per molto tempo.

  5. Nicola Lanza – Dovendosi collocare all’opposizione nel parlamento europee, il m5s, ha fatto la scelta che ha ritenuto più vicina al suo sentire politico, il paragone con Tsipras che si appresta a governare un Paese alla fame e fuori luogo.

  6. Caro Andrea, sono quasi sempre daccordo con le tue analisi intelligenti ed originali, ma credo che sia il caso di fare un passo avanti rispetto alle logiche che fino ad ora sono state alla base delle alleanze politiche, penso che in una situazione drammatica come quella che l’Europa ed il mondo stanno vivendo, e nella quale vi è in ballo la sopravvivenza fisica delle persone, degli stati e della stessa terra non sia più il caso di ricercare alleanze con partiti o gruppi con i quali si è concordi su tutto o su molto, ritengo sia il momento di allearsi di volta in volta con chi ha le nostre idee su questioni importanti e vitali per raggiungere quella massa critica che ci fa raggiungere l’obiettivo. Quindi secondo me se l’obiettivo è quello comunicato in Grecia durante la campagna elettorale, e se gli unici compagni di viaggio che sul problema del licenziamento della troika dalla politica greca la pensano convintamente come lui, Tsipras fa bene ad allearsi con chi ci stà! (per raggiungere obiettivi così vitali occorre avere il coraggio di allearsi anche con il diavolo)

  7. Staremo a vedere. Per ora sembra che sia lo stesso Tsipras che dice di voler assomigliare a Renzi (http://www.lastampa.it/2015/01/25/italia/politica/io-come-matteo-cambier-verso-alleuropa-tsipras-e-renzi-i-due-leader-a-confronto-YmCyawDHrws6JcaHB2bbNJ/pagina.html) almeno per quel che scrive “la stampa”. Non so se sia comicità involontaria o reale desiderio di riconoscimento. Non si capisce neppure a quale cambio di verso ci si riferisca. Lo so, Tsipras intende l’austerity ed il debito, tutti i giornalisti lo sbandierano incessantemente, ma l’austerity e anche il debito sono difesi dal Renzi per primo, o meglio a gran voce si dice contrario e dice che batte i pugni ma poi nei fatti s’inchina o meglio si prostra, sempre e per primo all’ordine imposto dalla Merkel del 3% in bilancio. Ma non è questo il problema, possiamo dare a Tsipras il beneficio della non perfetta conoscenza delle realtà politiche estere. Quello che non si può invece sottovalutare e che non può non conoscere è il meccanismo “europeo” con l’euro come vincolo esterno che guida tutte le scelte politiche ad esso subordinate, non sovvertibile semplicemente a parole e forse nemmeno a cannonate. Servirebbe una unione di tutti i popoli del sud europa che richiedessero un passo indietro all’europa non un passo avanti e su questo non c’è beneficio che si possa concedere a chicchessia. Vedremo nel giro di un mese se Tsipras è Tsipras o solo un miraggio comprato sulle bancherelle dei libri usati. Spero sinceramente che sia Tsipras, temo però che sia un libro vecchio.

  8. provate a spiegarlo a quei sinistrati ex PCI DS PDS oggi PD elettori portati in regalo da Renzi a Berlusconi in dote per il matrimonio d’affari.

    Quando mai in Italia non si è corso sul carro dei vincitori, se avesse vinto l’estrema destra si sarebbero sperticati o arrampicati sugli specchi unti pur di farla propria.

  9. L’euro e’ stato un abbraccio mortale sin dall’inizio,ho il timore che neanche i greci ce la facciano ad uscirne senza pagare dazi altissimi.Se poi ce la facessero mi trasferisco subito in Grecia,diventerebbero di nuovo dei miti come nell’antichita’.

  10. finalmente un pensiero oggettivo e veritiero.
    Con Tsipras :
    1) non c’entra nulla il renzusconiesimo che è un misto tra la vecchia DC e Forza Italia
    2) La sinistra è morta venti anni fa se non di più e pensare solo di provare a costrurie qualcosa a sinistra con Vendola, Civati, D’Alema o chi sia … è come provare una vita salutista all’interno del reattore di Fukushima

    Cordiali Saluti

  11. A volte condivido il tuo pensiero. Molte volte. Forse aumenterebbero se riuscissi a capire i motivi che ti spingono a parlare così male di Vendola. Siccome ti stimo e credo tu sia una persona intelligente e informata, non posso credere tu non non sappia scindere le menzogne dalla verità su Vendola, Che ovviamente non sarà perfetto, ma credo sia davvero una delle poche persone di un certo calibro rimaste a sinistra. E su ciò che Sel cerchi di fare, ostacolata soprattutto da un’informazione che, quando non omette completamente ciò che viene fatto (a favore spesso esclusivo del movimento 5 stelle), lo travisa.
    Guardiamo sempre fuori dalle nostre mura, ma la verità è che noi una possibilità ai nostri elementi migliori non l’abbiamo mai data. La Puglia, nonostante il Pd, in questi ultimi 10 anni è diventata il fiore all’occhiello dell’Italia, merito riconosciuto nel mondo. Tranne che in Italia. In italia anzi, si tende a nasconderla, a mostrarne solo gli aspetti negativi. A me pare voluto. E mi stupisco di come, una persona del tuo livello possa associarsi al resto dell’informazione.
    E’ anche vero che se uno pensa davvero che il movimento 5 stelle sia la soluzione e soprattutto che rappresenti la sinistra, è tutto detto.

    • definire vendola uno di sinistra è come dire che bertitnotti era comunista.
      uno che se la spassa e ride al telefono con i padroni dell’Ilva è solo una testa di minkia che non sa dove abita la sinistra.

  12. Caro Andrea, ti seguo spesso in TV e ti apprezzo per la coerenza e per l’acutezza delle tue analisi. Anche quello che dici nell’articolo mi trova completamente dì’accordo. Quelli che esultano non sono quelli più indicati per fare quello che TSIPRAS ha fatto in Grecia. Ovvero, lo Statista greco ha fatto e sta facendo una rivoluzione dal basso. Qui da noi, si fanno solo accordi tra vertici. Ovvero, qui la noi, non è stata ancora fatta la rivoluzione copernicana politica, e ancora la politica gira attorno ai politici, anche corrotti, e non attorno ai cittadini. Poi hai ragione anche su quell’altro aspetto grottesco della politica italiana, e di quelli che confrontano delle cose del tutto opposte tra di loro. Tra Renzi e Tsipras, la diversità consiste in questo, che il primo è l’uomo dei poteri forti, mentre il secondo è uomo del popolo.

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