Recensione (Promiseland)

Ero alla stazione di Milano Centrale e ci sono cascata di nuovo! La bellissima libreria rossa mi stava chiamando e io avevo ancora un sacco di tempo davanti a me prima dell’arrivo del treno. Ho cercato di resistere, ma come al solito, non ce l’ho fatta. Per fortuna sono entrata e fra i tanti libri, cercando fra quelli di cucina, proprio lì a fianco c’era il libro di Andrea Scanzi, mi è bastata un’occhiata per capire che sarebbe stato il mio compagno di viaggio in treno.
Mi sono ritrovata così a curiosare nella vita di Andrea, Tavira e Zara: un uomo e due labrador. Le loro vite si intrecciano e si svolgono in simbiosi, le giornate e le vicende di questo trio vengono raccontate in maniera schietta, divertente, profonda, a volte irriverente, ma sempre fantasiosa e veritiera. È lo sguardo di un essere umano profondamente legato a due creature fantastiche, affettuose, uniche e insostituibili.
L’autore porta uno sguardo protettivo e amorevole sulle sue compagne, ma anche lucido nel suo racconto. Nulla sfugge all’esame, nel suo stile Andrea Scanzi ci racconta le sue giornate, i momenti felici, le passeggiate, le scelte fatte in base alle esigenze del trio, ma ci racconta anche aneddoti meno accattivanti, facendoci sorridere anche solo dal titolo dei capitoli: “L’evacuazione: un rito mistico”, oppure “Lecco dunque sono”, passando attraverso la descrizione della malattia, degli sguardi tra di loro…
Questo libro è una storia d’amore messa su carta e chi ha avuto la fortuna di vivere con un cane sa che questo tipo di storie non sono mai a senso unico, ma bensì coinvolgenti e ognuna unica e indissolubile a modo suo.
“I cani lo sanno” l’ho letto volentieri, con calma, gustando le citazioni e i richiami, sentendomi coinvolta nella descrizione dei sentimenti che si provano quando si parte in viaggio e non si può portare il proprio compagno, curiosa di leggere le reazioni di Zara e Tavira al ritorno di Andrea per confrontarle con quelle di Pizza, per scoprire, ancora una volta, quanto ognuno dei nostri amici sia unico e inimitabile.
Ci sono momenti di ironia, di tristezza, tutta la convivenza di questi tre esseri (stavo per scrivere persone!) è passata al setaccio e ci viene regalata in questo bel libro, a volte un po’ triste ma molto molto bello e vissuto.

(Promiseland, 26.12.2011)

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