Non è tempo per noi

Non è tempo per noi


Sogni e tic, traumi e ambizioni degli aspiranti rottamatori che spingono, ma non troppo, alle porte del Paese. Cresciuti negli anni Ottanta, troppo giovani per il vinile ma troppo vecchi per la rete, i quarantenni di oggi sfoggiano miti così educati da passare inosservati: hanno sostituito Che Guevara con l’Uomo Tigre, Martin Luther King con il professor Keating de
L’attimo fuggente, la rivoluzione con la desolazione. Condannati all’equilibrismo, in perenne fuga per il pareggio, protestano, mugugnano, ma alla fine si assolvono. E si rassegnano al bordo campo, “come quei calciatori che entrano nei minuti di recupero e neanche toccano palla”.
Un ritratto impietoso e autoironico della “generazione di mezzo”, più rottamata che rottamatrice, sdrucita prima ancora di diventare luminosa, di cui nessuno si permette di parlar male, tanto sembra di sparare sulla croce rossa.

Allora se “non è tempo per noi”, come in una canzone di Ligabue, “il complotto ce lo siamo fatti da soli. E vuol dire che ci va bene così. Perché è proprio la retrovia che ci piace: così possiamo lamentarci di quelli in prima fila che non si spostano mai e si tengono le luci della ribalta tutte per loro”. Eppure un riscatto è possibile, anche per i nati negli anni Settanta. Forse.

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TRE EDIZIONI NOVITA’   –   DUE EDIZIONI TASCABILI

 

ANDREA SCANZI è nato ad Arezzo nel 1974. Firma del “Fatto Quotidiano”, è anche autore e attore teatrale (Gaber se fosse Gaber, Le cattive strade). Questo è il suo nono libro.

 

Andrea Scanzi
Non è tempo per noi
Rizzoli, pp 178, € 17,00

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PRESENTAZIONI

19 novembre 2013 – ore 18:00
Roma, Libreria Arion Esposizioni, Via Milano 15/17
L’autore dialoga con Alessandro Di Battista e Marco Travaglio

29 novembre 2013 – ore 18:00
Como – Libreria Feltrinelli
, Via Cesare Cantù 17
Modera Maurizio Pratelli del “Corriere di Como”

3 dicembre 2013 – ore 18:30
Isernia – Libreria Enzo Della Corte, Corso Risorgimento
Moderano:
Mario Lombardi (assessore cultura Provincia di Isernia),

Bice Antonelli (consigliere comunale Isernia),
Giovanni Petta (professore e musicista).

13 dicembre 2013 – ore 18:00
Savona – Libreria Ubik, Corso Italia 116r
Modera Giovanni Durante, presidente provinciale dell’Arci.

18 dicembre 2013 – ore 18:00
Trieste – Libreria Lovat, viale Xx settembre 20
Modera Alessandro Mezzena Lona, caporedattore “Il Piccolo”

21 gennaio 2014 – ore 18:00
Milano, Feltrinelli Duomo
Relatori: Peter Gomez e Gianluigi Paragone

1 febbraio 2014 – ore 18:00
Chiusi (Siena) – c/o Ridotto del Teatro Mascagni, Via Garibaldi 30
L’autore dialoga con Giulio Casale

15 febbraio 2014 – ore 18:30
Serralunga d’Alba (Cuneo) – Fondazione Mirafiore, Laboratorio di Resistenza Permanente

28 febbraio 2014 – ore 18:00
Firenzela Feltrinelli, Via de’ Cerretani 30r
Relatori: Giulio Casale e Antonello Cresti

2 marzo 2014 – ore 17:00
Pistoia Museo Marino Marini, Piazza Garibaldi

6 marzo 2014 – ore 18:00
Monfalcone (Gorizia) – Libreria Ubik
Relatore: Roberto Covaz

7 marzo 2014 – ore 18:00
Schio (Vicenza) – Libreria Ubik

1 maggio 2014 – ore 21:00
Perugia – Teatro Pavone
Festival Internazionale del Giornalismo. Incontro Spettacolo con Giulio Casale

15 maggio 2014 – ore 14:30
Catanzaro – Aula A del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Storiche, Economiche e Sociali dell’Università Magna Graecia di Catanzaro

15 maggio 2014 – ore 19:00
Cosenza – Libreria Mondadori
Con il Senatore M5S Nicola Morra

 

10 luglio 2014 – ore 23:30
Polignano a Mare (Bari), Il Libro possibile – Piazza San Benedetto
Intervistato da Dario Vergassola


15 luglio 2014 – ore 18:30
Marina di Pietrasanta (Lucca), Caffè della Versiliana – Festival Gaber 2014
Con Paolo Dal BonPresidente Fondazione Gaber

16 luglio 2014 – ore 19:00
Monticello Brianza  (Monza Brianza), Monticello Spa (Via San Michele)
Con Gianluigi Nuzzi, modera Fabio Migliorati

31 luglio 2014 – ore 22:00
Ponza, Ponza d’Autore
– Hotel Domitilla
Con Maccio Capatonda e David Parenzo. Modera Pierluigi Pardo

Domenica-lunedì 9-10 agosto 2015
Caccuri (Crotone), Premio Letterario (Secondo classificato)

23 Comments

  1. Caro Andrea,
    ma quanto scrivi bene! Ti ringrazio perchè è con il leggerti quotidianamente che coltivo l’italiano, senno’ si perde facilmente fuori dal suolo patrio 🙂
    Ma dimmi una cosa: davvero credi che Joe di “Indovina Chi” sia la sesta femmina?!
    Ma era maschio, no?! Insomma qua o la tua infanzia (a Cortona) o la mia (a Perugia) sono tutte da riscrivere ahaha!
    Scherzia a parte, continua cosi’ e stammi bene,
    Silvia

  2. Caro Andrea tu sei il vero aretino diretto, cattivo, un po ignorante.hai il grande pregi della sintesi e dellachiarezza.SPero non abbia anche i difetti poco coraggio ed il salto nel carro del + forte.SOno delle tue stesse zone e sono fiero che dopo fanfani e boncompagni sia arrivato tu.Vorrei segnalarti 1 sola cosa per iniziare sulla riforma elettorale, dibattito che tiene botta sui media.Per iniziare non sarebbe logico proporre il voto, come avviene in tutto il mondo civile in unsolo giorno domenica dalle 8, oo alle 20, 00 eper le 22, oo avere i risultati.Votare non solo presso le scuolu ma anche in supermercati ed altri luoghi come avviene in altri paesi.SOlo questo, visto tutto il sistema da anni postbellici che le votazioni mettono inmoto in ITalia rappresenta un risparmio di 100 milioni.Puoi farlo sapere aBeppe che chiacchiera chiacchera ma poca farina..AVrei altre idee ma non ho il dono della sintesi.SPero tu mi legga. Buona vita.da S.Polezzi.

  3. Ciao Andrea,
    sto leggendo il libro e mi ci riconosco tantissimo (io nata nel 1974 come te!).
    Francesco, mio marito, nato nel 1969… già meno. E’ proprio vero che anche pochi anni possono fare la differenza.
    Un’annotazione sui cartoni animati giapponesi(tu citi “L’uomo tigre”): la maggior parte dei cartoni che abbiamo seguito da bambini noi nati nei Settanta… non erano creati per i bambini! Ironia della sorte… gli eterni bambini hanno guardato cartoni da adulti riadattati in Italia per un pubblico che non era il loro.
    In ultimo: anch’io essendo nata da genitori maturi (per l’epoca s’intende) ho vissuto e in parte ancora vivo dei loro miti. Non ho visto l’ultimo discorso di Berlinguer, ma ricordo mio nonno e mia mamma che piangevano la sua morte… e ora io ne rimpiango profondamente l’esistenza.
    silvia

  4. Se è vero che la conoscenza aumenta la comprensione, è anche vero che la comprensione ci rende sicuramente piu tolleranti.
    Mi sono incazzata come poche con l’immobilismo di chi rimane in panchina a guardare (pur non essendo proprio la mia generazione).Il motivo del “nientalismo” è tra le righe del tuo libro. Sorrentino è diventato un regista grazie alle forti esperienze vissute. “L’evento scatenante” ti spinge sempre ad una reazione, perchè non esiste pareggio, o lo vinci o ti ammazza. Per questo penso che la crisi sia una benedizione per noi italiani. Se ti tolgono il sostentamento, la “panchina”, o cadi o ti alzi e ti metti a giocare (magari in piazza!). Il bipolarismo è tra l’ipocrisia di chi vive di espedienti e maschere ricamando sul “come” (*come la Boldrini che non godendo di alcun rispetto reagisce col punire i modi o cm portavoce chiamando in causa tutte le donne sulla faccia della terra), e chi fa della verità di contenuti e sentimenti (va bene anche il vaffanculo di pancia di grillo) il cavallo di battaglia, qualunque essa sia (pregi e difetti di una generazione). E penso che lo scanzismo, seppur da buon osservatore che si stacca dall’emotività delle cose (quindi anzichè la verità di pancia preferisce quella di testa), faccia parte della seconda, per questo mi è piaciuto il libro. E se è vero che siamo ciò che mangiamo, allora anche la cultura con cui ci nutriamo influisce nel nostro agire.
    Magari saccheggerò qualche spunto per qualche progetto fotografico!
    Grazie e buon lavoro :)))))

  5. Steffanone Dario, ma se Scanzi non è brutto come forse sei tu è colpa sua? 😉

  6. sicuramente 17 euro ben spesi, anche se penso che non ti toglierai mai di dosso quella patina da fighetto un po’ saccente che non se la tira troppo sennò poi gli altri se ne accorgono ma che però un po sì…e anche la tua prosa, al di là ripeto dei contenuti sui quali sono sostanzialmente d’accordo, è come te: compiaciuta. scrivi guardandoti allo specchio: e ti piaci. sei come quelle belle ragazze che sanno di essere carine, e se la tirano. gigioneggi un po’ troppo nella ricerca della frase ad effetto ad ogni rigo, e questo rende un po’ stucchevole un libro che diversamente non avrebbe difetti. vai a rileggerti biagi, buzzati, scerbanenco ed applicati, che tanto non è ancora tempo x te
    🙂 e buon anno

  7. Cicatrice? Ma cosa dite??? Ho visto Scanzi dal vivo dopo la data a Trieste e è un gran figo! Anche alto! Quella non è una cicatrice ma la “ruga del sonno” come la chiamano i chirurghi estetici che dal vivo neanche si nota e in quella foto sì. Giù le mani da Andreuccio!!!

  8. Andrea, una curiosità: quando hai finito di scrivere il libro?
    Magari potresti mettere una postilla al post (scusa il gioco di parole) con una piccola cronologia della stesura.

  9. mi sono arenata al 23%.
    la parte su liga mi ha tagliato fuori. non riesco ad andare avanti nella lettura nemmeno se mi metti le figure.

  10. E’ da tempo che ti seguo sia televisivamente che sul “Fatto”. Ti stimo e su molte cose la penso come te (era da tempo che non mi capitava e cominciavo a preoccuparmi), comprerò sicuramente il tuo libro e verrò a vederti a teatro.
    Forza Andrea.

  11. Eccolo finalmente il “saggetto in stile berselliano” di cui mi parlavi nell’intervista di quest’estate…
    Sei in stato di grazia, le tue aspettative saranno soddisfatte.
    Ed anche le nostre.
    Un abbraccio.

  12. Lo leggerò con attenzione, perchè ho un figlio nato nel 70, e anche perchè leggo sempre con attenzione « scusami ma ho un età che mi permette di darti del Tu » sempre che non ti dispiacia, altrimenti fammelo sapere, un augurio di cuore, sarà certo un successo, almeno per chi ama ” Il Fatto Quotidiano ” e i tuoi articoli.
    un saluto cordiale Angelo Puggioni. Torino.

  13. Caro Andrea, esiste una versione epub?
    Vivo in Bolivia e mi risulta un po’ difficile comprarlo in libreria

  14. E’ da poco tempo che ti seguo, questo libro mi incuriosisce e lo acquisterò…in bocca al lupo!
    Lucia

  15. Grande Andrea, consideralo già mio!
    Ps: Volevo porti delle domande, ma mi servirebbe un tuo contatto diretto, che non sia Twitter 😉

  16. stimo molto Andrea Scanzi come persona, sempre imparziale nel giudicare chiunque e qualunque fatto, come giornalista molto chiaro nei suoi articoli sempre comprensibili a tutti (anche ai meno colti e non in grado di capire paroloni difficili, a volte scritti o detti a posta per non farne capire il significato) bravo leggero’ il suo libro.

    • Guarda,sono del 70 , dalla nota in alto , recensione , prefazione,sinceramete non sono molto d’accordo , cmq leggero’ il libro e le faremo sapere!

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