Ho sempre amato l’azienda parmense Crocizia. In particolare, c’è stato un periodo in cui adoravo bere la loro Besiosa. Una Malvasia di Candia aromatica in purezza.
Ho ritrovato Crocizia grazie a Glu Glu Wine. La Besiosa non c’era, così ho provato due rossi dell’azienda: lo S’cètt, Barbera e Croatina, e il Marc’Aurelio, Lambrusco Maestri in purezza. Vini pienamente riusciti. I rossi frizzanti naturali emiliani si possono – semplificando assai – dividere in due categorie. Quelli fortemente “animali” e un po’ selvatici, e quelli più garbati. Tra i primi, i miei preferiti sono senza dubbio Angol d’Amig, Graziano e Caleffi (che è Cremona, quindi Lombardia, ma la tipologia è quella). Tra i secondi, annovero per esempio Croci e Camillo Donati. Quest’ultimo, non distante anche geograficamente da Crocizia, è (al netto della innegabile personalità delle due aziende) il rimando più efficace per far capire lo stile di Crocizia a chi non si è ancora imbattuto nei loro vini.
E’ un’azienda rutilante e vulcanica, che produce molte etichette (anche il sidro di mele!). Una garanzia.
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Abito sui colli parmensi a dieci chilometri da loro e li bevo spesso. Consiglio anche ‘Balos’, pinot nero rifermentato a bassa gradazione alcolica. Un vino ‘da merenda’ delizioso.