Elogio breve dei vini naturali

Schermata 2016-08-21 a 15.47.05Dieci anni fa erano nicchia, ora molto meno. Il concetto di “vino naturale” è per certi versi poco chiaro, quando addirittura equivoco. E può certo nascondere la mera voglia furbastra di “farlo strano”, magari per andare incontro all’ultima moda del momento. E’ però positiva, nonché salutare, questa riscoperta delle tradizioni e – al contempo – questa attenzione alla salute. In Italia abbiamo centinaia di vitigni autoctoni, ma spesso il vino che beviamo è tutto uguale. Statico e perfettino. Incapace di emozionarci e pure poco digeribile. Perché un “solo” bicchiere ci fa bruciare lo stomaco o ci regala la mattina dopo quel mal di testa come se avessimo appena passato una notte alla Bukowski? Perché dentro certi vini, quelli che costano (troppo) poco e quelli che costano (inutilmente) troppo, c’è di tutto. Chiarificazioni oscure, sofisticazioni chimiche, solfiti in abbondanza. Volersi bene significa bere vini buoni, certo. Ma vuol dire anche bere “vini sani”, che non è necessariamente un ossimoro. Ecco allora la galassia dei cosiddetti “vini naturali”, caratterizzata peraltro da viticoltori spesso simpatici e intellettualmente stimolanti. Sono vini ricchi di identità e poverissimi di sofisticazioni, genuini e sorprendenti, con il concetto di “beva facile” al primo posto. Inizialmente potranno spiazzarvi, perché talora un po’ bizzarri e non sempre bellissimi all’esame visivo o nei profumi. Poi però scopri un mondo: un bel mondo. E a quel punto non torni più indietro. E’ come per la musica: se ascolti tutta la vita Antonacci, magari Antonacci ti sembra persino bravo. Poi un giorno ti imbatti per caso in John Coltrane. All’inizio non lo capisci, ma poi ti innamori. E di Antonacci neanche ti ricordi più. (Il Fatto Quotidiano, 18 agosto 2016)

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8 Responses to “Elogio breve dei vini naturali”

  1. Roberto Guerinoni ha detto:

    Ciao Andrea, ho letto alcuni dei tuoi libri e devo davvero complimentarmi con te… Adoro soprattutto Elogio dell’invecchiamento essendo appassionato di vino… Purtroppo sono mesi che sto cercando ovunque di reperire anche Il vino degli altri ma non so più a chi rivolgermi… Hai idea di dove lo possa trovare?? Grazie.

  2. kevin ha detto:

    Ciao Andrea, ti scrivo dal cadore posto splendido con le dolomiti altrettanto splendide. il problema è che dove abito ci sono 2 locali che si definiscono wine bar. dei vini naturali non sanno nemmeno cosa sono. dove posso acquistarli online? grazie ti seguo sempre. spero un giorno di conoscerti di persona. magari a teatro. ciao. e scusami se sono stato lungo.

  3. Daniele ha detto:

    “E a quel punto non torni più indietro”. Andrea, penso che quella tua frase sintetizzi nel modo piu’ bello, sintetico e veritiero il mondo dei vini naturali…

  4. Michele ha detto:

    Bellissimo artricolo! Finalmente sei tornato!
    @kevin http://www.ilvinovero.it

  5. Enodron ha detto:

    Questa riscoperta del naturale fa bene sia al nostro organismo, ma soprattutto al nostro territorio!

  6. Carlotta ha detto:

    Hola, che piacere leggerti anche sui vini.
    Llego con mi tiempo, pero… mejor tarde que nunca!
    Se passi da Barcellona (si sa mai, magari decidi di fare una spedizione verso terre lontane con Abigail), passa da questi posticini se vuoi provare ottimi vini naturali (a parte del buen vino, son tabernas ubicadas en el casco antiguo de la ciudad, una maravilla):
    https://www.lanimadelvi.com/spip.php?rubrique31
    http://www.cancisa.cat/

  7. Silvia ha detto:

    Ora cominceranno ad esserci in Italia anche i vini SAINS, vini veramente estremi, a cominciare da quelli di Marina Palusci: https://www.greenwine.it/it/articolo/19/i-vini-di-marina-palusci-storia-e-innovazione/
    Speriamo che diventino sempre di più <3

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