Elogio dell’invecchiamento è stato, ed è tuttora, il mio libro più fortunato. Non perché sia quello che ha venduto di più: è andato molto bene, certo, ma numericamente non quanto Non è tempo per noi e il mio primo romanzo La mia vita è un ballo fuori tempo. E’ stato però quello che ha unito tutti e non ha diviso i commenti. E’ la forza del vino, argomento meno divisivo della politica e dello sport (per quanto anche lì le fazioni si sprecano). E poi era il 2007, ero molto meno noto e dunque non era scattata la corsa comprensibile a stroncare “quello che ce l’aveva fatta”. Invidia e rosicamenti non erano ancora ai massimi livelli.
Elogio dell’invecchiamento, probabilmente, aveva poi la fortuna di unire toni divulgativi e al tempo stesso cazzari. In tanti lo usano ancora come bignami per l’esame da sommelier AIS e in tanti mi ringraziano ancora per avergli fatto scoprire il mirabile Flavio Roddolo (e non solo lui). C’è anche chi mi chiede se ci sarà un terzo volume sul vino. Me lo ha chiesto anche Mondadori, ma quel tempo è al momento passato. Dopo Elogio e Il vino degli altri non avverto l’urgenza di chiudere una trilogia che appunto non esiste.
Sono però felice che, a Elogio, tanti vogliano ancora bene. Per molti resta il mio libro migliore: non sono né d’accordo né in disaccordo. Rispetto semplicemente questo parere. Torno a parlarne perché, per anni, il libro era diventato introvabile se non come ebook. Alla fine Mondadori ha deciso di ristamparlo per sempre. A giugno è uscito come versione Oscar Mondadori: una grande soddisfazione. Lo trovate, e troverete, in ogni libreria “reale” e online. Esiste anche come ebook. L’ho lasciato com’era, non aveva senso aggiornarlo, ma troverete una nuova prefazione scritta a ridosso dell’uscita poco prima di abbandonare la mia casa di Cortona.
E’ stata una bella esperienza scriverlo e mi ha fatto piacere riprenderlo in mano e consegnarlo a un catalogo così importante e prestigioso. Sarò felice se tratterete bene anche questa versione Oscar, che consiglio tanto a chi aveva la prima versione quanto a chi non l’ha ancora letto (credo sia un ottimo entry level per avvicinarsi al mondo del vino). In ogni caso: grazie.
Tags: Elogio, invecchiamento, Mondadori, Oscar, ristampa, Roddolo
Di sicuro sarà il mio prossimo acquisto… Ti aspetto a Bormio se passi per la Valtellina!
Stefano dalla Alta Valtellina – Bormio –
E’ una bella notizia, è stato libro che mi ha avvicinato al mondo del vino.
Era tanto che speravo in una ristampa, lo devo regalare/consigliare a troppe persone! 😀
Bravo Andrea,
letto e riletto il tuo elogio dell’invecchiamento e udite udite l’ho anche prestato. bravo bravo.
non sono mai riuscito a ricomprarlo, spero adesso sia disponibile perché so essere un regalo di natale graditissimo.
qualora non lo trovassi spero ci sia la possibilità
di un acquisto on line.
grazie
Daniele
Libro acquistato da tempo e conservato assieme a “Il vino degli altri” tra i miei libri più cari.
Aspetto anche che, “Le cattive strade”, transiti in qualche luogo agevolmente raggiungibile da Trento.
Un caro saluto, Lorenzo.
PS. Se avrò un indirizzo al quale spedirtelo, in primavera ti manderò una bottiglia del mio “Spaventapasseri” per un parere o anche solo per una stroncatura.
È diventato introvabile anche Il vino degli altri, ha idea se Mondadori ristamperà anche questo?
Ciao Andrea, mi presento brevemente: sono Piero del ’62 (pronto, non ancora maturo, sicuramente non evoluto o passato), ho una Triumph Bonneville del ’71 (oltre a altre 6 motorette), sono cresciuto a chitarre, Pink Floyd, Genesis e tutte quelle bande lì (qualche loro concerto sia del passato che del presente all’attivo), sono sommelier FISAR (scusa) solo per grande passione della bevanda. Venerazione per il gentil sesso ! … ho un’azienda agricola di famiglia dal ‘700 e poi una di servizi informatici (noia).
Ma veniamo al motivo che mi ha spinto a romperti le palle.
Mi capita di ricevere da amiche (e amici) questa richiesta (dalle prime mi piacerebbero altre richieste): ” ci troviamo così ci dai i primi rudimenti per capire se un vino è buono o meno ? “. Lungi da me fare il sommelier/Bignami a qualcuno che apprezza il Rabosello delle sagre di paese (che comunque può avere una sua dignità), non è possibile ! il “vino” è troppo vasto. Men che meno raccontare una scheda di degustazione …
La sommellerie è cosa seria
Ovviamente faccio questo perchè mi piace il vino in quasi tutte le sue forme, sono leggermente vanesio, sono coccole nei confronti delle amiche e “cazzotti” ai (pochi) compagni gelosi delle stesse che sentono “frutti di bosco” in un bicchiere di ribolla gialla… insomma, confesso, per fare il figo e bere dei buoni vini in compagnia.
Mi sono, inizialmente inventato il classico cibo-vino… noia. Poi ho provato ad aggiungere delle sensazioni tattili in abbinamento, meglio.
Sto leggendo, naturalemente, il tuo libro; gradevolissimo (dovresti pensare ad un “volume 2” tipo Kill Bill) e l’idea di associare un vino ad una musica è il completamento, credo, di una leggera godereccia esperienza sensoriale, coccole.
Nel modo digitale di trova qualcosa, ma è scarno
http://www.civiltadelbere.com/vino-e-musica-quattro-abbinamenti-del-sound-sommelier/
Amo la musica (quella vera) in ogni sua forma !
Amused to Death con il Pinot Nero Alto Adige (amo ! ho origini anche trentine) è geniale, ma trovo che con un Cartizze Brut Nature Bortolomiol ci può stare una Primavera di Vivaldi, così come 5AM di David Gilmour con un Dolcetto Dogliani … e un Libertango di Astor Piazzolla con un Catarratto Tasca d’Almerita no ? ma tutto ciò, temo, sia frutto di una combinazione di gusti personale, poco “scientifica”; divertente, continuerò a farlo e a compilare la mia carta playlist Vini/Musica, ma (e qui finalmente la domanda)
ci può essere un Metodo di Abbinamento Vino Musica ?
Ti ringrazio anche se semplicemente leggerai queste parole