Prosecco Frozza Col dell’Orso

Nel blog di Elogio dell’invecchiamento, ho chiesto una volta: conoscete un Prosecco capace di cambiarvi la vita, o anche solo di convincervi appieno?
Non ho ancora trovato una risposta, ma un po’ mi ci sono avvicinato. Ad esempio mi piace molto il Costa Piane di Follador. Poi, un po’ dietro, Masottina, Cuvée di Boj di Valdo, Bele Casel.
L’altro giorno ho aperto con amici un Prosecco che mi era stato regalato, all’interno di un ordine importante di Champagne, da Erasmo Gastaldello, il proprietario della encomiabile Casa del Parmigiano.
E’ un Prosecco Spumante, si chiama Frozza Col dell’Orso. Un Extra Dry. Be’, ragazzi, è adorabile. Bevibilità sontuosa, bollicine pregevoli, buona acidità e sapidità, lunghezza non immensa (è un Prosecco, non un Crystal) e degna chiusura. Si finisce come niente e lo si ricorda con piacere.
Per nulla anonimo, fatto come si deve (rispetto della natura eccetera) e in grado di piacere non soltanto al Ministro Zaia.
Provatelo. Se poi non vi piace, vi regalo un giro di Haderburg quando vi vedo. 

P.S. In questi giorni, Intravino ha pubblicato una doppia intervista al sottoscritto. Trovate i link, e qualche mia riflessione, tra i commenti di risposta al penultimo post (Recensione. Enofaber’s Blog). Non interverrò ulteriormente sulla vicenda. Non qui, almeno.

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23 Responses to “Prosecco Frozza Col dell’Orso”

  1. Sergio ha detto:

    Ciao Andrea,

    Questa te l’ho già scritta ma deve essersi persa nel marasma delle noiosissime polemiche che hanno inquinato il blog nei giorni scorsi.
    A proposito di vino e di prosecco appunto.
    Ultimo film di Vanzina: “La vita è una cosa meravigliosa” con Proietti, Brilli, Salemme e compagnia bella.
    Vi sono un paio di scene in cui, in occasione di importanti ricorrenze, la servitù durante i ricevimenti porta in tavola del Prosecco.
    In ambedue le occasioni la prima la battuta che segue da parte del padrone di casa è, più o meno: “Ma che cosa è questa roba ! Oggi si festeggia una importante ricorrenza. Che ne facciamo di questo Prosecco. Oggi bisogna servire del Franciacorta !”.
    Alla fine del film scorrono i titoli di coda e tra gli “sponsor” ecco comparire il logo del consorzio Franciacorta.
    Tipico esempio di “Product Placement”: avviene in tutti i films.
    Però, dico io; va bene sponsorizzare un prodotto, ma sputtanarne un altro non mi sembra il massimo della correttezza.
    Certo; Il film è una boiata pazzesca, il ministro di Conegliano Zaia forse non l’ha visto, come pure i prosecchisti che, secondo me, avrebbero di che incazzarsi.
    Personalmente mi sono permesso di segnalare il fatto al consorzio…
    Certo è che non vedremo mai uno spot televisivo con Bonolis che urla al maestro Laurenti “Questo caffe Illy fa schifo, portami un Lavazza perbacco !”.

    Con Stima
    Sergio
    BG

  2. Mena ha detto:

    Il 9 giugno alla Compagnia del Taglio a Modena ci sarò sicuramente. Cernilli e Paperoga li chiamo io. Si berrà Brancaia TRE, vero?

  3. Cattamax ha detto:

    Ne avevo già sentito parlare bene da INTRAVINO ma non sono ancora riuscito a trovare. A dire la verità l’enoteca dove vado io non lo tiene e non ho cercato altrove. Nel frattempo mi disseto con il Prosecco BEPIN DE ETO che a mio parere tra i migliori assaggiati fino ad ora e un ottimo rapporto qualità prezzo.

  4. Giampi ha detto:

    Ciao Andrea
    mi fa molto piacere che tu abbia colto il concetto di Prosecco Frozza ed hai fatto centro. Frozza è l’esempio di come dovrebbe essere questo vino spesso incompreso. Purtroppo la forza comunicativa e distributiva di queste piccole realtà (ce ne sono altre come Frozza) è molto debole per cui nelle tavole degli italiani arrivano bottiglie che poco hanno a che fare con la vera identità del Prosecco. Frutto di speculazione e per nulla frutto dell’amore per la terra di Valdobbiadene. Proprio questa settimana Frozza ha imbottigliato per la prima volta il suo brut Le rive Brut Docg che rappresenta l’anello mancante, l’ultimo tassello per completare uno splendido mosaico. Una meraviglia teso mineralissimo, con delicati sensazioni floreali e sassose. In bocca mai banale con una cremosissima co2 che ti accarezza il palato. Un capolavoro. Ti aspetto per un giretto tra le colline di Valdobbiadene. Ciao e buon lavoro
    Giampi

  5. davide ha detto:

    Caro Andrea, lieto di vederti atterrare nel mondo del prosecco…merita approfondimenti anche molto complessi!
    Mentre plaudiamo all’ennesima sconfitta di Andreassss con l’ucraino impronunciabile, segnalo il particolare NoSo2 di Bisol (che a detta dei vecchi del trevigiano cercherebbe di rappresentare il prosecco “com’era”, in una ricerca diversa da quella di Follador, ma sempre ricerca…, il Terre di San Venanzio Fortunato, l’extra brut Adriano Toffoli…ma soprattutto segnalo come espressione del territorio tutti i prosecchi, anche modesti, fermentati in bottiglia!

  6. Bele Casel ha detto:

    grazie per averci nominato!

  7. Andrea Scanzi ha detto:

    Be’, siete bravi.

  8. Luca Ferraro ha detto:

    Anche io come Davide ti consiglio di vivamente di assaggiare il prosecco Colfòndo, l’unico modo per assaggiare l’anima di questo vino.
    P.S. grazie di esserti ricordato della Bele Casel, un’azienda inserita nell’area della Docg Asolo superiore

  9. Paola ha detto:

    Sono cresciuta fra le viti dele prealpi trevigiane. Oltre che essere un vino sopraffino, che nulla ha da invidiare ad altri della sua categoria, per me Prosecco significa caaaasa, come ET.

  10. […] This post was mentioned on Twitter by luca ferraro. luca ferraro said: Andrea scanzi ci nomina di striscio! 🙂 http://bit.ly/a90APk […]

  11. claudia110968 ha detto:

    Salve Andrea,
    noto con piacere che su “certi” argomenti sei molto più ferrato e meno “arrabbiato”.
    Seguirò il tuo consiglio, assaggerò questo prosecco con piacere 😉
    Non mi chiudo a priori…io.
    Cin cin!

  12. Andrea Scanzi ha detto:

    Parlo solo di cose che conosco, ligabuista Claudia (il riferimento è a un mio articolo su La Stampa di ieri). E’ un mio limite (cit). E non inseguo il plauso dei fan, meno ancora se ciechi.
    Fans ciechi e tifosi integralisti (a cui senz’altro non appartiene) sono degli estremisti che non ragionano. Elevando il Ligabue o l’Inter di turno a Dèi intoccabili. Pericolosissimi. E assai noiosi. Non meno di quella critica che non critica, pavida e connivente. Anche nel mondo del vino.

  13. claudia110968 ha detto:

    Ok….
    se mi vedi così….mi spiace.
    cesso i miei tentativi.
    ciao

  14. Nic Marsèl ha detto:

    Pensavo fosse vietato in italia criticare Ligabue

  15. claudia110968 ha detto:

    Non importa che questo commento venga pubblicato….
    (a meno che non interessi al proprietario del blog)

    Ringrazio Andrea per avermi tolto l’aggettivo “infastidita” (che in realtà forse un pò mi si addice in merito a quell’articolo)
    ma soprattutto la ringrazio per avermi tirato fuori da quella cerchia (che anch’io non amo) di fan ciechi tifosi integralisti…era davvero una delle cose che mi aveva ferita.
    Ho letto la sua biografia ieri, mi son confrontata con uno dei 4 amici in comune su FB su di lei….beh qualche disturbo me lo son preso per mettermi in discussione….lo faccio sempre.

    Buon lavoro e a sto punto buon week end 🙂

    claudia

    p.s. ero passata di qui per leggere qualcosa che non mi coinvolgesse…mi scuso per aver parlato di cose che qui non c’entravano nulla….ma “di là” c’era già troppa roba per i miei gusti.

  16. Davide ha detto:

    Come Prosecco mi sento di consigliarti un’azienda che ha cambiato il mio modo di pensare al Prosecco…spero che ti sarà d’aiuto anche a te ?
    L’azienda è Tanorè nel cuore della zona di Valdobbiadene condotta dai fratelli Renato e Sergio Follador a San Pietro di Barbozza. Il sito è http://www.tanore.it
    Io adoro l’Extra Dry ma anche Millesimato, Cartizze e Brut sono molto buoni.
    Condivido comunque anche per Bele Casel molto buoni.
    Saluti,
    Davide

  17. HarryLime ha detto:

    Buongiorno,
    mi chiamo Giovanni Corazzol, 40 anni, fresco lettore, smodato bevitore, dilettante distratto.
    esordisco con una segnalazione. spero di essere utile e di non violare regole del blog: oggi sono passato da Frozza e ho pagato 12 bottiglie di Col dell’Orso 50 euri e 6 di Val Mesdì 21 euri. credo faccia 4,2ca. e 3,5 euri cadaboccia. sagra. lui bello come il sole a torso nudo. purtroppo magro e io, come degli astemi, dei magri non mi fido. anche il mio amico Angiolino (no non posso dirlo amico pur bevendomelo da anni, è solo un’ eco canora) è magro. forse dovrò ricredermi. poi però mi si esagera a pretendere che cambi idea anche sui lupetti neri e i capelli alla zuava. dovrò pur fermarmi alle apparenze. o no?

  18. Pippuz ha detto:

    E bravo chi te lo ha fatto assaggiare !!!
    Ritirato ieri e aperta una bottiglia stasera. Proprio buono e piacevole, gessoso e con la sua personalità che mi ricordavo (me lo hanno fatto conoscere qualche anno fa).
    Tutto ciò detto da uno che non ama il Prosecco.

  19. Maurizio ha detto:

    Buonasera,

    sono appena tornato dopo essere passato da Voi. COMPLIMENTI PER IL VOSTRO VINO.

    Alla prossima

  20. littlewood ha detto:

    certo giovanni frozza e silvano follador (alberta non mi dimentico di te!) numeri 1! non a caso hanno le vigne vicine metodi diversi (non bio e bio) ma il risultato non cambia!

  21. Ardiccio ha detto:

    Frozza è il peggior Prosecco che la Ditta in parola mi abbia mai venduto. Trattamento davvero deplorevole per quasi 100 bottiglie di prosecco 2012.

    Vino non profumato, privo di effervescenze, quasi torbido. Ho contattato il produttore che non si è mai degnato di chiedermi una bottiglia per verificare appunto ciò che aveva vìnduto.

    Non aggiungo altro: sicuramente mai più Frozza e la sua mercanzia !

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