Champagne Gaidoz-Forget

Uno Champagne senza infamia e senza lode. Parlo del Gaidoz-Forget Carte d’Or Brut, uno dei tanti vigneron che sto scoprendo grazie al pluricitato C-Comme.
Quando sento una bottiglia che non ha né la drittezza (?) dello Chardonnay, né la boschività (??) del Pinot Nero, quasi sempre ho a che fare con uno Champagne a maggioranza Pinot Meunier. Il vitigno minore – si fa per dire – dei tre spumantizzati nella regione-culto francese.
C’è chi sa elevarlo, magari utilizzando la biodinamica, come Françoise Bedel. Questo Gaidoz-Forget, dal prezzo vantaggioso di 14 euro (in Francia), non arriva a tanto. La sede della piccola azienda a conduzione familiare è a Ludes.
Il Carte d’Or è 80 percento Meunier, 10 Pinot Noir, 10 Chardonnay. Premetto che, più passa il tempo, meno amo gli Champagne tri-blend: o sono le Cuvèe di punta di Maison plurilodate (ma devi fare il mutuo per comprarle), o alla fine rimpiango sempre i monovitigni. Come per i vini fermi.
Il Carte d’Or non ha grandi bollicine, soprattutto appena aperto. Paradossalmente, sotto questo aspetto migliora al secondo e terzo assaggio. Più convincente durante il pasto (pesce non elaborato) che come aperitivo: non avendo grande personalità, da solo non ce la fa mentre si rivela umile nell’abbinamento.
Di positivo ci sono una bevibilità innegabile e uno sciroppo di dosaggio non eccessivo. Di meno positivo, un’acidità media e una persistenza contenuta. Mi è parso il classico Champagne da 6+, che vale comunque più di quanto costa.

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10 Responses to “Champagne Gaidoz-Forget”

  1. Della ha detto:

    L’ho bevuto qualche settimana fa, Carte d’Or Brut, come aperitivo. Concordo con il voto, senza infamia e senza lode.
    A me è parso anche un retrogusto leggermente dolciastro, ammandorlato (può essere che la temperatura fosse leggermente più alta del dovuto) e subito l’avevo letto come un eccesso di sciroppo di dosaggio (subito smentito dal tuo post 😉 )
    Tu non hai avuto questa sensazione?

  2. Andrea Scanzi ha detto:

    @Della. Lo sciroppo l’ho sentito, ma meno di altri Champagne. Più ammandorlato che dolciastro, nel mio caso, ma sopportabile (“leggermente”, come scrivi tu). Senz’altro, se la temperatura si è alzata, lo hai sentito di più. Io uso la glacette e faccio sì che lo Champagne resti sempre a temperature ideali, altrimenti lo rovini quasi sempre.

  3. Della ha detto:

    Hai ragione, infatti appena tolto dal frigo non aveva quel sapore, sentito solo dopo un pò che era in tavola

  4. Armando ha detto:

    e aiutami a dire….questo vino era mediocre, che i meglio vini bianchi che ho bevuto questa estate freddi erano buoni ma poi quando si son scaldati un po’ erano solo diversi, magari in quelche caso anche migliori…(Fiano Picariello, Pallagrello Bianco Angela Posillipo°

  5. marco ha detto:

    Andrea,
    domenica 22 agosto siamo andati a trovare Raphael Bereche, un appuntamento fissato da tempo, con la programmazione delle vacanze in Bretagna.
    L’azienda si trova sulla montagna di Reims a Craon di Ludes. Lì solo Pinot nero (vigneti in mezzo ai boschi!!), poi hanno delle terre anche in pianura, per lo Chardonnai ed il meunier.
    Lavorano solo 9 ettari di uve proprie. Ci ha fatto una buona impressione, molto disponibile, non montato, alla fine grande degustazione, tutto il contrario di Gatinois lo scorso anno (è vero , eravamo senza appuntamento, ma che cordialità?!).
    Se ne hai occasione prova l’extrabrut come partenza , distribuito da Cavalli, prezzo in cantina 22 circa.

  6. Marco ha detto:

    Ciao Andrea, vorrei mandardi una foto, come posso fare? Non sono io nudo, te l’assicuro!! E’ la foto di un mio piccolo pellegrinaggio, quasi religioso, e dovresti facilmente riconoscerlo!

  7. Flachi10 ha detto:

    Caro Andrea, se uno volesse mandarti una mail con il titolo ormai famoso “vini che non piacerebbero a Parker” a quale indirizzo la può mandare? non lo trovo da nessuna parte sia web che libro stesso!

    Grazie!

  8. benux ha detto:

    Per festeggiare il mio compleanno ho comprato un magnum di Crémant de Borgogne di cui ora non ricordo la marca, l’enoteca ha detto che è allo stesso livello se non superiore a molti champagne (in effetti era molto buono).
    tu che ormai se uno dei massimi esponenti del settore bollicine che ne pensi?

    p.s.
    io neanche sapevo che fossero questi cremant.

  9. Frappo ha detto:

    Ciao Andrea, una curiosità. Ho visitato il sito di C-comme seguendo i tuoi consigli, ma ho visto che non fanno spedizioni all’estero. Provando ad iscrivermi infatti l’unico paese disponibile nel modulo d’iscrizione è solo la Francia. Correggimi se sbaglio. Ti ringrazio e complimenti per l’ottimo lavoro.

  10. Frappo ha detto:

    Come non detto Andrea, scusami. Ho letto che l’argomento è già stato ampiamente “sviscerato”… grazie lo stesso… piuttosto hai qualche altra “dritta” di enoteche online d’oltralpe dove acquistare champagne meno blasonati a prezzi interessanti, naturali e non?

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