Ognostro 2012 – Tinessa

schermata-2016-11-21-alle-23-06-41Ci risiamo. Sono alla Cieca di Via Vittadini, Milano, con Perfect39 e partiamo coi bianchi. Poi arriva Michele e ci riprova con uno di quei rossi che “okay che son rossi, ma piacciono anche a voi che ormai bevete solo bianchi”. Se lo dice lui, può esser vero. Proviamo.
Ci propone così questo Ognostro 2012, dicendo che è fatto da un giovane mago della finanza – Marco Tinessa – pieno di soldi e di vini pazzeschi in cantina (non ha detto proprio così, ma col tempo ho imparato la sintesi brutale). La presentazione, in sé, non è sinonimo di gran vino. Anzi: mi aspetto un vino yuppie, apparentemente naturale ma fighetto e piacione. Oltretutto è Aglianico in purezza, vitigno splendido che però di rado mi appassiona appieno. Tannini duri, acidità elevata: non è certo un vitigno complicato, e la tendenza alle rese troppo alte e a non aspettare la maturazione piena (spesso a inizio novembre) per non rischiare di perdere il raccolto per via della pioggia complica il tutto. Oltretutto qui il nome, Ognostro, allude dichiaratamente all’inchiostro. Fatale, e inevitabile, pensare a un vinone concentrato e iperalcolico.
E invece.
Ti ritrovi questo nettare che ha sì un colore molto carico, e pure 14.5 gradi, ma è dotato di una freschezza e di una eleganza pazzesche. Un vino ben fatto, difetti zero al gusto al naso e pure all’esame visivo, che ha carattere e freschezza (prodigiosa), buona (non enorme) mineralità e grande complessità olfattiva. Bevibilità suprema, alcol che c’è ma non lo senti. Ha un che di Etna, anche se non dovrebbe entrarci molto, ma poi capisci (un po’) perché: le uve vengono da vigneti a Montemarano, provincia di Avellino, ma la vinificazione è effettuata nelle cantine asettiche di Cornelissen nel cuore dell’Etna (Munjebel eccetera). Il prezzo in enoteca è sui 30 euro, qualcosa meno. La produzione al momento è irrisoria, 600 bottiglie che col tempo potranno salire a 1000/2000, ma non troppo di più. Un passatempo, più che una produzione vera e propria. Ma un gran bel passatempo.

4 Responses to “Ognostro 2012 – Tinessa”

  1. Susanna ha detto:

    Interessante. Onestamente è un vitigno che non conosco e che non so perché, non mi ha mai attratto però mi fido e lo proverò. Mi ha convinto

  2. Vinocondiviso ha detto:

    Conosco il vino e l’ho assaggiato un paio di volte.
    Confermo anche io, estremamente interessante.
    Peraltro, se non sbaglio, la vinificazione dalle prossime vendemmie non verrà più fatta chez Cornelissen.

  3. Michele ha detto:

    Sono riuscito ad acquistare 2 bottiglie (2010 – 2011) ma non le ho ancora aperte. Ho acquistato anche 2 bottiglie di Palmento (Vino di Anna 2014). Sono davvero curioso di degustarle…

  4. Vincenzo ha detto:

    Conosco il vino, conosco i vigneti, conosco la zona e posso garantire che a parte la maestria nella vinificazione, da quelle parti ci sono delle realtà che meritano. C’è un potenziale elevato per quanto riguarda il terreno, l’esposizione, il giusto grado di umidità (vicinanza dal fiume). Se a tutto ciò ci abbini la cura per la vigna e l’amore per vinificarlo, i risultati sono spettacolari!

Leave a Reply