Porto Cervo Wine 2013

DSCN0599Sono assente da questi spazi da più di due mesi. Imperdonabile, lo so (ma si può sopravvivere serenamente anche senza questo spazio, lo so).
Ammetto che in queste settimane non ho bevuto molti vini indimenticabili. Qualcuno sì, e ne parlerò.
Dedico però il post di oggi alla mia partecipazione al Porto Cervo Wine Festival. Ci andai anche l’anno scorso, e fui criticato. In effetti, con la Costa Smeralda, non è che io ci entri molto, per usare un eufemismo. E buona parte dei vini lì presenti è assai mainstream.
E allora perché ci sono andato un’altra volta?
Dieci motivi.
1) Perché lo scenario è splendido. 2) Perché nella vita, ogni tanto e possibilmente spesso, bisogna godere. 3) Perché spesso chi mi critica perché ci vado vorrebbe essere al mio posto. Tipo gli amici di Intravino, e in particolare il bravo Leonardo Romanelli, che un anno fa mi hanno mazzolato perché avevo osato andarci (scelta ritenuta non sufficientemente duraepura) e quest’anno c’erano (ops). 4) Perché ci incontro quasi sempre bella gente, vedi foto. 5) Perché (a proposito) capita di imbattersi in Arianna Occhipinti, con cui in passato mi sono scontrato per motivi che neanche ricordo bene, e a quel punto scopri reciprocamente che lui (o lei) non sono poi così cattivi . O meglio, io lo sono anche sul serio, ma forse lei non se n’è accorta. E comunque grazie, anzitutto per la dedica. 6) Perché l’addetta stampa, Raffaella Manca, è una delle 312 donne che amo follemente, e la sua eleganza mi fa puntualmente impazzire. 7) Perché la francese che sta al banco di Perriet Jouet non mi fila mai, ma proprio mai, ed è una sensazione per me così nuova che un po’ mi piace. Mi fa sentire Pigi Battista, permettendomi di comprendere nuovi mondi. 7) Perché ogni volta che mangio al Cala di Volpe – quest’anno c’era Rafael Gualazzi – ripenso a quando Zucchero mandò tutti a fare in culo, “Baraccone cassonetto bagascione” eccetera, e mi viene da ridere, soprattutto perché Zucchero – dopo una quintalata di insulti – quella volta disse “Vai” alla band e riprese a suonare come nulla fosse. Genio. 8) Perché qualche buon vino lo incontri. Qualcuno lo conosci già, come Franz Haas. Altri li scopri, come il Quartomoro Frizzante sui Lieviti, uno di quei vini glou glou che amo sempre di più. 9) Perché capita che al lunedì ti portino a pranzo nel cuore della Gallura, magari a Cantine Siddura, e mangi immerso nella natura, e scopri un Vermentino onesto (soprattutto lo Spèra, il più semplice) e un Cannonau piacevole. Che non è mica poco, di questi tempi.
10) Il decimo punto non me lo ricordo. Ma già che ci sono cito il ristorante Pomodoro, che è quello che se la tira di meno e quello in cui mangio sempre meglio.

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7 Responses to “Porto Cervo Wine 2013”

  1. fede ha detto:

    Apriranno le cortes in autunno … perchè non ti fai un giro, scoprirai un’inedita sardegna enologica
    http://www.paradisola.it/sagre-sardegna/autunno-in-barbagia

  2. Gaia Spinella ha detto:

    Da irriducibile sostenitrice dei vini rossi siciliani, mi permetto di segnalarti il Nero d’Avola, Nero d’Avola/Merlot, Cerasuolo di Vittoria, il primo e’ nettamente quello piu’ corposo. Come vino da dessert, segnalo, invece, il vino alle mandorle, da consumare preferibilmente ‘gelido’. PROSIT

  3. Salvatore Lupo ha detto:

    Hai abbandonato il Blog perchè ti sei dato troppo alla politica. Alla cattiva politica. Ti hanno scoperto i salotti televisivi, hanno visto che sei brillante, un pò strafottente e non ti mollano. Ma che cazzo parli a fare con la Santanchè!… Non tradire il vino! Alla lunga da più soddisfazioni. Credimi, anche se io produco solo un modesto Rosso in quel di Noto e tu sei un fanatico dei Bianchi.

  4. dino ha detto:

    In Costa…Smeralda anche io ci vado poco e preferisco spesso i paesaggi all’interno, tant’è che dopo la prima edizione non c’ero neppure più voluto tornare. Quest’anno un po’ perché mi hanno “costretto”, un po’ perché avevo bisogno di cambiare aria, ho finito per cedere e oggi posso dire “per fortuna”! Ho incontrato persone che non vedevo da anni e ti stupisci che si ricordino ancora di te con affetto, ho conosciuto un monte di persone che in effetti con la Costa Smeralda non c’entrano molto, ho un bell’autografo di Arianna sul suo libro che conservo amorevolmente a casa. Ciao Costa, spero di rivederti ancora…

  5. SergioPaderi ha detto:

    Personalmente leggo volentieri le tue recensioni sui vini.
    Del perchè sei andato al PortoCervo Wine non me ne frega una cippa, e farci un articolo sopra francamente non fa’ altro che aumentare la disistima verso una sinistra che prima o poi, diventa irrimediabilmente al caviale.

  6. Alessandro, Enea ha detto:

    Ho conosciuto Andrea Scanzi attraverso l’ “Elogio dell’Invecchiamento” e fin da subito mi ha colpito il suo amore per il vino. L’ho seguito senza mai incontrarlo anche nei salotti televisivi e ancora una volta confermo che è un personaggio poliedrico. Io lo riconosco nel mondo del vino e spero che un domani abbandoni il vegetariano per poter apprezzare maggiormente i Rossi, ma questo è un mio consiglio.
    Per quanto riguarda lo stop sul blog, ogni giorno controllavo se scriveva qualcosa e dopo una lunga attesa finalmente, il 31/05 leggo il blog e vedo un nuovo post.
    I 10 motivi come i 10 comandamenti , così anche io mi permetto di dire la mia, anche se per scrivere oggigiorno, bisognerebbe consultare prima un avvocato. Io scrivo col sentimento d’amore che ho per il vino, non vorrei mai offendere qualcuno. Andiamo per punti.
    1: che lo scenario sia splendido sono pienamente d’accordo;
    2: mi trova concorde;
    3: una persona può andare dove vuole, le critiche a volte sono costruttive;
    4: confermo anche questo punto sulla base della mia esperienza;
    5: Arianna Occhipinti forse uomo per la tenacia che mette nel voler realizzare quello che in genere è compito del genere maschile, una donna che non ha paura di infangarsi , respirare terra polverosa in estate e sporcarsi le mani, arriva a casa alla sera distrutta dalla fatica fisica ma con la gioia finale di ottenere un prodotto che io adoro. L’anno scorso a Verona mi trovavo nello Stand “Triple A” con un agente. Ho visto il suo documentario “ Senza Trucco”, spero che le annate successive siano di egual emozione.
    6: non andare d’accordo con le donne per me è difficile, quindi lo capisco, il mondo femminile è sempre affascinante!
    7: prova a pensare a Belle Epoque, forse sei fuori epoca, ma lo sguardo verso di lei non te lo può togliere nessuno;
    7 bis: Rafael Gualazzi anno 2012 Teatro Romano, Verona, sotto un’acqua torrenziale, ho assistito ad un concerto fantastico, per me è un grande! Zucchero a Maggio di quest’anno, Arena di Verona, sublime come Selosse. È il Re della gente comune.

    8: Franz Haas Moscato Rosa, indelebile nella mia mente!

    9: entrambi due vini tipici del territorio. Bianco e Rosso che possono emozionare o no, ma pur sempre piacevoli.

    10: due ristoranti, due paesaggi, due ricordi nelle tue due presenze. Continua così,

    Enea.

  7. Stefania ha detto:

    Ciao,
    decido di scriverti lo stesso nonostante vari tentennamenti. Ho letto il decalogo relativo ai commenti e credo di aver ritratto i polpastrelli decine di volte nel timore che questo mio, non totalmente inerente al post, potesse suscitare una reazione negativa. Poi però mi sono detta: “Parla di Siddùra, non è un commento così estraneo”. Quindi, eccomi. Sono Stefania e mi occupo della comunicazione della cantina che hai visitato diversi anni fa. Oggi abbiamo nove vini e 40 ettari vitati e la stessa voglia di far bene che hai – spero – potuto constatare nel 2013. Mi piacerebbe mostrarti l’evoluzione in campo e in cantina.
    Ti ringrazio,
    Stefania

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