Grand Cru Prestige Brut – Jean Vesselle

Martedì scorso, alla Bottega del Vino di Castiglion Fiorentino, ho bevuto uno Champagne.
Era il Grand Cru Prestige di Jean Vesselle. La zona è Bouzy, patria – con Ambonnay – dei migliori Pinot Noir della Champagne.
Io preferisco i Blanc de Blancs, ma il Prestige è uno Champagne riuscito. Un po’ nervoso, buona struttura, elegante e boschivo (parola che mi è sempre piaciuta per descrivere gli Champagne a base Pinot Noir: “boschivo”).
Centoventimila bottiglie prodotte. Delphine Vesselle, figlia dello scomparso Jean, è cresciuta enologicamente nella Champagne e poi in Sudafrica, Australia e Giappone.
La bottiglia più ambiziosa dei Vesselle è Le Petite Clos, 100 percento Pinot Noir. La Prestige Brut è 90 percento Pinot Noir e 10 Champagne. Classificazione Grand Cru, ovviamente.
Il prezzo – da amico – è stato di 32 euro al ristorante. Di solito si aggira sui 35-40 (se vi va bene).
Ha un finale lievemente americante, bella bevibilità. Bollicine persistenti e fini. Buona persistenza, discreto allungo.
Da provare.

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