D0M – Dosaggio Zero Mirabella

Ben ritrovati. Lo spettacolo a Voghera, Gaber se fosse Gaber, è andato molto bene.
Faremo altre date, di sicuro a Prato il 20 luglio. Per le altre vi informerò.
Due venerdì fa, alla Cena dei Piemontesi Rossi Scapigliati Ai Binari di Settime (Asti), un lettore mi ha regalato una bottiglia di Franciacorta. Il lettore si chiama Gennaro (obrigado), la bottiglia D0M Mirabella.
E’ un dosaggio zero. 60 percento Chardonnay, 20 Pinot Bianco e 20 Pinot Nero. Lieviti selezionati, 30 percento in barrique e 70 in acciaio. Affinamento sui lieviti per almeno 60 mesi.
La piccola azienda si trova a Rodengo Saiano, nel bresciano.
E’ un Dosaggio Zero onesto e puntuale. Al naso – leggo dal sito – dovrebbe avere note di “lisato”, parola che francamente nel mio abbecedario non era compresa. Più che altro ci ho sentito crosta di pane e lime. Bollicine fini di buona persistenza. Struttura snella, morbidezza (anche troppa per essere un Dosaggio Zero) data da barrique e maggioranza Chardonnay. Acidità discreta, buon equilibrio. Bevibilità apprezzabile. Un po’ corto.
La parola che mi viene da usare è “scolastico”. Un Franciacorta onesto, che già non è poco, ma con una personalità non esattamente pronunciatissima.
Non ne conosco il prezzo e non lo metto accanto a Faccoli o Cavalleri (o certe cose di Barone Pizzini e Uberti). Sta dietro. Ma sta davanti a molti produttori ben più blasonati. E immagino più cari.

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13 Responses to “D0M – Dosaggio Zero Mirabella”

  1. Antoine ha detto:

    Andrea, c’è un vino che si sposi particolarmente bene con il cioccolato fondente amaro?

  2. Andrea Scanzi ha detto:

    Uuuuuuuh, dura. Molto dura. Querelle annosa. Tre scuole di pensiero. Una: il cioccolato fondente amaro non è abbinabile (quindi ci bevi l’acqua). Due: il cioccolato fondente amaro esige superalcolici, quindi daje di cognac, rum, whisky. Tre: il cioccolato fondente amaro esige vini dolci particolari (Sciacchetrà, Muffati) o vini aromatici e/o liquorosi (Porto, Barolo Chinato). Io, nel mio piccolo, voto Chinato, Whisky Single Malt e al limite Rum (ma Agricole, vero, spietato, vivo). Il dibattito resta aperto, comunque.

  3. Nicoletta ha detto:

    acqua confermo

  4. Antoine ha detto:

    Per cioccolato amaro, intendo “molto amaro”: dall’80 per cento di cacao in su. Ho provato con il cognac nottetempo, ma non ha valorizzato l’amarezza del cacao. Verto sul Rum?

  5. Andrea Scanzi ha detto:

    Sì sì, avevo capito Antoine. Lo conosco il cioccolato amaro, eh. Ribadisco la risposta. E la convinzione che sia un abbinamento impossibile. Si va sul soggettivo. Io vado su whisky e rum. Salvi la baracca, ma è un palliativo.

  6. Lapo ha detto:

    per il cioccolato amaro….d’obbligo il rum agricolo, la cosa che si abbina meglio. Provato anche vino francese “cherryzzato”….schifffo…..rum, only rum, for me. Per il franciacorta….per ora non ho trovato un rapporto prezzo-qualità come in Vezzoli….e non parlo di Nefertiti, che comunque esce ad un ventino e se la gioca con Cà del Bosco, ma dei base, che intorno ai 15 dicono veramente la loro.

  7. Francesco ha detto:

    sull’argomento rum e cacao leggasi le avventure di jack aubrey di o’brian.se trasportavano rum e cacao sulla stessa nave un perche’ ci sara’.io del mio la mia figura l’ho fatta richiedendo ovviamente un agricole ad un barman caraibico che c…ol cazzo che mi ha portato un trois rivieres invecchiato e caramellato:tumbler contenente sostanza
    bianca trasparente infiammabile!agricole monsieur e chissa’ che risate sbirciando il mio approccio e successivo abbandono.

  8. Antonio ha detto:

    Casa Caterina tutta la vita.In Franciacorta (forse in tutta Italia) non ce n’è per nessuno…è di gran lunga superiore con qualsiasi dei suoi spumanti a Cà del Bosco, Mosnel,Cavalleri,Santus,Pendìo,Faccoli,Bellavista o Abate Nero,Ferrari,Maso Martis,Giacosa, Ettore Germano.
    Però questo Mirabella mi manca!

  9. Giovanni corazzol ha detto:

    Sara’ da fighette pero lo zacapa col chuao a me mi fa pensare ad ataualpa. O a qualche altro dio

  10. Lorenzo ha detto:

    All’enoteca da David a Pistoia il D0M costa 20 euro.
    E’ stato presentato per la prima volta al Vinitaly lo scorso anno (sostituiva il precendente “dosaggio 0”). In quella occasione ho conosciuto anche uno dei titolari. Mi ha fatto una gran bella impressione. Mi raccontò (a me che sono un nessuno, già questo è significativo) che D0M voleva essere una sintesi di quanto avevano fin lì appreso dai maestri francesi (“D0M” come l’abate e “D0M” come Dosaggio 0 Mirabella) ed al contempo ammise che per Mirabella c’era ancora molta strada da fare per fare un prodotto competitivo fino in fondo.
    Onesto e sincero. Cosa non comune tra i permalosissimi e narcisi produttori di vino.
    Onesto e sincero. Come il D0M.
    Per quel prezzo è, secondo me, una gran bella bevuta.

  11. gennaro castelnuovo ha detto:

    Ciao Andrea,
    innanzitutto grazie per la serata di voghera, perche’penso sia necessario ricordare Gaber e farlo rivivere attraverso la rappresentazione della sua arte, soprattutto in un momento come questo in cui fa davvero bene pensare che lui sia un italiano.
    Per quanto riguarda il vino, invece, non vorrei che iniziassi a pensare che ti faccio assaggiare solo vini sveltina(cit), al massimo fatta bene. In effetti i due vini (velenosi e mirabella) non mi avevano convinto e volevo un parere alto ed imparziale.
    I vini amplesso (bricco appiani Roddolo) e armonia (barolo Rinaldi) giusto per citare un paio di “scapigliati” li bevo senza chiedere niente a nessuno, perche’ c’e’ un limite anche alla stima.
    Saluti
    Gennaro

  12. Gianni Z. ha detto:

    con il cioccolato consiglio il passito di prosecco… quell di Agostinetto o quello di Follador Silvano.
    Devo dire che ho riassaggiato dopo tempo un nominato anche sopra di Franciacorta…lasciamo perdere…meglio ferrarelle…
    Gianni Z.
    Ps. come finezza penso che il classico di Follador S. superi di mille miglia i vari franciacorta…poi solo champagne.

  13. claudioT ha detto:

    Non parliamo poi del Montenisa Brut, un altro di quei Franciacorta che spiazza per la limitatezza gusto-olfattiva (non forse come il D0M).
    Comprato grazie ad un gruppo di acquisto a 10 euro, dico 10 euro, in un astuccio blu spettacolare per eleganza, ha svilito un pranzo domenicale con un olfatto concentrato su note di lieviti e pasta da pizza, con qualche sussulto di lime e alla bocca per la scomposta sapidità minerale e poco altro.
    Comprato a quel prezzo è stato comunque un affare ma mi domando: non era meglio un rispettabilissimo metodo charmat di Foss Marai o Merotto o Bisol o Frozza???

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