Ortrugo e dintorni (vini piacentini)

Ho scoperto di avere un debole per gli autoctoni piacentini. L’Ortrugo, in particolare. Ma anche alcuni rossi tipici di quella zona, su tutti Gutturnio e Bonarda. Vini facili, spesso frizzanti o addirittura spumanti (Charmat e Metodo Classico) nel caso dell’Ortrugo, che spiccano per bevibilità e territorialità.
Da Faccini, bel ristorante a Castell’Arquato, ricordo di aver bevuto un Gutturnio di pregio, l’azienda era Casa Benna. Discreto anche il suo Ortrugo.
Recentemente, in un ristorante piacentino a Milano, il Pane al pane vino al vino in zona Corso Buenos Aires, ho provato un Ortrugo Brut Metodo Charmat. Cantina Valtidone, prezzo (troppo) 22 euro. Discreto e nulla più.
Dalle guide leggo che i migliori Ortrugo sono Enrico Loschi per quello fermo, Massimiliano Croci per la versione spumantizzata (Metodo Classico) e Alberto Rocca per l’Ortrugo Doc frizzante. Di Croci, in particolare, sento parlare da anni. L’ho letto su Porthos, è distribuito da Caves de Pyrene e lo proverò presto. Lo conoscete?
Se avete dritte da darmi per qualche vino piacentino a suo modo imperdibile, sono qua.

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21 Responses to “Ortrugo e dintorni (vini piacentini)”

  1. Fabio Grazioli ha detto:

    Ciao Andrea, sono un tuo lettore da tempo (libri e blog). Poche settimane fa al ristorante La Fiaschetteria, vicino a Cortemaggiore, mi è stato consigliato il Vignamorello di La Tosa, gutturnio fermo. 22€. Lo consiglio. Inoltre mi è capitato di bere un paio di volte un Metodo Classico Rosè della cantina Luretta, On attends les invites (non ricordo dove vanno gli accenti) che ho trovato molto piacevole, sia come aperitivo che a tutto pasto. Ciao.

  2. jacopo cossater ha detto:

    Andrea, ho un debole per i vini di Croci, in particolare per tutti i suoi “sur lie”. Il Monterosso e l’Ortrugo sono due bianchi godibilissimi, rinfrescanti, appaganti (plus: costano pochissimo). Ti sorprenderanno, anche per la loro straordinaria capacità di invecchiamento. A margine il suo vino dolce, una specie di Icewein. Si chiama “Emozioni di ghiaccio” e.. non ti anticipo niente.

  3. Maurizio ha detto:

    Se un giorno passi da Castel San Giovanni o dintorni fammi un fischio che ti dò qualche dritta dove mangiare e bere molto bene.

  4. Giovanni Melis ha detto:

    Ciao Andrea,
    prova Azienda Agricola Luretta, in particolare “Principessa”, un Metodo Classico di Chardonnay, Ortrugo e Trebbiano.
    Potresti poi assaggiare L’Alba e la Pietra, Azienda Agricola Il Poggiarello, bianco macerato di Malvasia di Candia, Ortrugo e Marsanne.
    Fammi sapere cosa ne pensi.
    Un saluto dalla Sardegna (a proposito, quando torni a trovarci?).

    Giovanni

  5. Corrado ha detto:

    Concordo pienamente con Jacopo riguardo la qualità dei vini di Croci e aggiungo che i suoi 2 metodo classico (Alfiere da vitigno Ortrugo e Alfiere Rosé da uvaggio tipico del gutturnio)nel’ultima versione che ho assaggiato a Fornovo nel Novembre scorso sono gustosissimi e di profondità non indifferente.

  6. FABIO ha detto:

    provare le versioni frizzanti di ortrugo e gutturnio dell’azienda la moradella di vicobarone, comune di ziano piacentino: piacevolissimi, prezzi ridicoli e proprietari gentilissimi…in primis matteo figlio e giuseppe papà.

  7. FABIO ha detto:

    ma il miglior vino del piacentino rimane in assoluto il vin santo di vigoleno, vino capace di invecchiare per decenni: splendido con formaggi erborinati.

  8. Michele Malavasi ha detto:

    Non posso esimermi nel piacentino ,dal consigliare un grande vino bianco naturale categoria orange, l’ Ageno della Cantina Stoppa della bravissima Elena Pantaleon, Uvaggio di malvasia di Candia, ortrugo e trebbiano, macerato 30 giorni. Unico consiglio per apprezzarlo al meglio, non servirlo troppo freddo e aspettarlo 5 minuti nel calice prima che sprigioni un ventaglio aromatico suadente e ampio, in bocca ha un grande grip e un timbro quasi tannico. Ancora più estremi i vini di Dienavolo, piccola cantina dell’ enologo della Stoppa.
    Cambiando regione , colgo l’ attimo per consigliare un vino emblema dell’ estate per colore ( rosato) e tipologia( metodo classico), peró è indispensabile avere fiducia nelle mie dritte, come per il durello di fongaro, perchè siamo nella categoria outtake e per molti anni il bardolino è stato associato come vino per gaudenti tedeschi con i sandali e le calze di spugna. Veniamo al vino, è un chiaretto metodo classico pas dose millesimato 2008 cantina monte Saline di Cavaion Veronese, cantina che produce metodo classico da Decenni, sui 14euro in cantina, molto difficile da trovare in giro per l’ Italia visto che se ne producono poche migliaia, è splendido a partire dal colore brillante e con un perlage da manuale, in bocca spinge e verticalizza con finezza ed eleganza, ha un inconfondibile impronta salina data dai suoli morenici, di gran beva e di grande eccleticità negli abbinamenti.Provare per credere….

  9. claudioT ha detto:

    Caro Andrea,
    mi permetto di segnalarti due post recenti su alcuni vini emiliani provati in una classica serata tra amici:

    http://grappolospargoloo.spazioblog.it/176298/W+l%26%2339%3BEmilia…note+di+degustazione.html

    http://grappolospargoloo.spazioblog.it/176256/W+l%26%2339%3BEmilia%3A+quelle+che+berreste+nelle+Osterie+del+tempo+che+fu%21+%28foto%29.html

    Ho trovato i vini di Leo Bulli sorprendenti per piacevolezza ed economicità: Champagnino in primis uvaggio di Chardonnay, Sauvignon, Malvasia e Ortrugo, rifermentati in bottiglia, lo definirei un vino da bere al ritorno da una giornata di lavoro, dalle nostre parti (Napoli) si dice per asciugare il sudore dal corpo, l’Ortrugo in purezza è più arcigno e ombroso, il Gutturno è un piacere dell’anima, da bere fresco di cantina 14° almeno.

    Già conosci Podere il Saliceto di cui hai provato il discreto Lambrusco L’Albone metodo charmat, ma se riesci a prendere due boccie di Falistra, berne una subito e uno ad ottobre inoltrato penso nè rimarrai piacevolmente incantanto, ancora una volta un vino di una leggerezza e bevibilità sconvolgente che non ha complessità ma salata serbevolezza, se ami il genere.

    Infine qualcosa dell’azienda Cinque Campi può essere un modo per scoprire una Emilia austera e complessa come non mai…vai sul Rosso e Le Marchione con qualche anno in più potrebbero non farti vibrare di passione ma non ti lasceranno indifferente.

    A presto.

  10. mela ha detto:

    Lato opposto della vallata rispetto a Denavolo, di Giulio Armani e figlio, dei PinotNero di una piccola azienda naturale, sopra i 500m slm, Casè di Alberto Anguissola.

    prosit

  11. Stefano ha detto:

    Ho chiesto consiglio al massimo esperto di vini di Castell’Arquato: il suo responso è ” suggerisco il “Sorriso di Cielo”, malvasia aromatica di Candia della azienda agricola “ La Tosa”. Della stessa azienda da provare anche il Valnure, specie per chi apprezza l’Ortrugo”.
    Buona serata
    Stefano

  12. Claudio ha detto:

    Condivido tutto quanto di buono è stato scritto su Croci. Consiglio vivamente anche i vini sia fermi che frizzanti di Lusenti, a Ziano Piacentino.

  13. lucia ha detto:

    Io invece ho un debole per tutti i vini di Loschi Enrico. E’ ottimo l’ortrugo fermo, ma il Gutturnio sia fermo che frizzante sono veramente “incantevoli”. Da non trascurare poi lo spumante Extra Dry e il Passito “Arte Contadina”. Divinamente buoni……
    Provateli!!!!

  14. Andrea ha detto:

    Brava Lucia. Sono pienamente d’accordo con il tuo commento sui vini di Loschi Enrico.
    Sono un affezionato Cliente. Ogni anno vado a Bacedasco in questa piccola Azienda dove trovo una grande serietà, tanta cortesia, ottimi prodotti e prezzi che ho sempre ritenuto adeguati ai prodotti.
    Andrea

  15. Roberta ha detto:

    Ciao Andrea, ti ascolto sempre volentieri quando ti vedo in tv ma non sapevo di questa tua passione per i vini piacentini. Mi occupo da oltre vent’anni di vino piacentino, sono un tecnico di laboratorio specializzato in enologia. A giugno ho aperto una enoteca a Rivergaro, in Val Trebbia che tratta solo ed esclusivamente vino e prodotti piacentini. Pochi giorni fa abbiamo inaugurato anche la sezione di vendita on line, puoi trovare tutto qua: http://www.piacenvino.it.
    Al momento abbiamo circa 80 etichette ma ogni settimana inseriamo qualcosa di nuovo. Ti posso garantire che abbiamo vini davvero eccezionali che pochissimi conoscono, spesso anche i piacentini stessi.
    Purtroppo paghiamo la cronica incompetenza delle nostre amministrazione nel promuovere il territorio e i suoi prodotti. Anche per questo ho realizzato il sogno nel cassetto, voglio dare il mio contributo a far conoscere i prodotti della mia terra. Scusa se mi sono dilungata, se vuoi qualche dritta sono qui e se passi da queste parti passa a trovarmi.
    Roberta.

  16. Giorgio ha detto:

    “Champagnino” della cantina Bulli, bevuto a casa di amici. Gradevole, brioso senza tante pretese, ma da apprezzare. Da considerarefavorevolmente anche il rapporto prezzo/qualità. Peccato che non sia facile reperirlo nei negozi, almeno qui nel comasco o a Milano. Proverò a contattare il produttore per sapere come fare per acquistarlo. Saluti a tutti. Giorgio

  17. Giorgio ha detto:

    “Champagnino” della cantina Bulli, bevuto a casa di amici. Gradevole, brioso senza tante pretese, ma da apprezzare. Da considerare favorevolmente anche il rapporto prezzo/qualità. Peccato che non sia facile reperirlo nei negozi, almeno qui nel comasco o a Milano. Proverò a contattare il produttore per sapere come fare per acquistarlo. Saluti a tutti. Giorgio

  18. Massimo ha detto:

    Decisamente in ritardo:
    Molto valido, a mio parere, l’Ortrugo del Poggiarello. Ma se vuoi acquistarlo guarda in rete, lo trovi a 6,90, anziché a 8,30 € in cantina.
    Non è l’euro o poco più di differenza ma la sensazione di essere fregato…
    Così la cantina ti diventa antipatica e non riacquisterai mai più.
    Saluti a tutti
    Massimo

  19. mariapaola ha detto:

    posso proporre la mia produzione vinicola …..
    gutturnio ,ortrugo e gutturnio fermo invecchiato in botti di rovere ,produzione limitata di quest’ultimo .
    cantina “i podaroli “di rocchetta mariapola situata nella vallata di bacedasco basso .
    grazie

  20. Nicola ha detto:

    Certo che 22 euro ti ha fatto sembrare non all’altezza l’ortrugo cantine valtidone, ne costa 5,5 nella versione spumante.x 22 si beve altro

  21. Clara ha detto:

    Se parliamo di Val Tidone, tra i vini piacentini che preferisco devo certamente includere il Gutturnio frizzante Podere Casale etichetta nera ed anche il Gutturnio Superiore, sempre del Podere Casale di Vicobarone. Anche l’Ortrugo è notevole, io l’ho assaggiato dopo un pomeriggio in piscina soggiornando nel loro bel agriturismo. Da provare 🙂

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