Monleale 1995 – Walter Massa

Dovevo fare la pace con i vini dei Colli Tortonesi.
E’ una zona che amo, che ho visitato e di cui parlo anche nel Vino degli altri, ma ultimamente avevo avuto qualche (piccola) delusione.
Il Timorasso è uno dei vitigni bianchi autoctoni più meritevoli, dal potenziale non ancora pienamente espresso e non da tutti conosciuto a dovere, ma ultimamente mi ero imbattuto in bianchi sin troppo precisini. Quasi asettici. Di più produttori.
Quasi come smacco del destino, una Magnum di Timorasso aperta alla vigilia di Natale sapeva di tappo. E l’altra era abbastanza deludente. Cosa stava succedendo?
Ieri sera ho aperto, con mio padre e i miei amici, una Monleale Colli Tortonesi 1995. Barbera in purezza. Una magnum di quindici anni regalatami da Walter Massa, dopo la mia presentazione a Tortona lo scorso 5 novembre. Un vino vecchio di 15 anni, di cui esistono solo 400 esemplari (e 4mila bottiglie canoniche da 75 cl).
Massa è  il grande valorizzatore dei Colli Tortonesi. A differenza di molti pionieri, non ha fatto terra bruciata attorno a sé ma ha permesso che il movimento della sua terra crescesse attorno a lui. Ha Apripista e maestro. Quest’anno è stato premiato come vigneron dell’anno dal Gambero Rosso.
L’ho visto molte volte. Chiacchierone, vulcanico, narciso. I suoi bianchi mi piacciono molto (non tutte le annate), rossi e Moscato meno. Di solito funziona così.
Ieri invece la sua Barbera Monleale 1995 ha fuoreggiato. Forma smagliante. Naso ricco, complesso: ematico, etereo, speziato. Note animali, anche. Frutto e fiori secchi rossi. Sottobosco. In bocca, acidità sorprendente. La morbidezza (finalmente) non era stancante. Idem per la struttura. Una Barbera che andava su verticale, dinamica ed elegante. Lunga e vibrante.
E’ stato un gran regalo.

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5 Responses to “Monleale 1995 – Walter Massa”

  1. Kurtz ha detto:

    Degli enoici ricordi.
    Una decina d’anni fa, o giù di lì, in un ristorante di Alessandria, il proprietario ci propose in assaggio un vino bianco a noi sconosciuto e dal nome ruggente (?), indicandoci un signore ad un tavolo che parlava ai suoi commensali in maniera concitata e con fare quasi ieratico. Era il produttore del vino in questione. Fu così che conobbi Walter Massa e il suo Timorasso, ma soprattutto la sua esemplare vicenda professionale.

    De senectute.
    Le Barbera quando invecchiano bene, quelle che ne hanno facoltà beninteso, diventano superbe. Qualche mese fa con amici ho aperto una magnum di Bricco dell’Uccellone ’92. Le sensazioni mutavano di continuo e fioccavano come coriandoli, ma il frutto era sempre lì, pulito e preciso a memento di una ferma identità.
    Un vino con le controgonadi che ha impunemente spadroneggiato.

    Bella Scanzi!

  2. walter ha detto:

    che coincidenze, oggi e’ passato a trovarmi ezio cerutti, mi ha chiamato marina, ho parlato con elisa e, tutti mi han detto della bellsssima recensione di MONLEALE95. bene, anche se piu’ di cosi non so,….. la prossima volta che passi dai miei colli caliamo an’altra carta e vediamo di ricontrollare “l’equilibriosopralafollia”. Cosa “narcisa” e’ che apro il solitob quotidiano “la stampa di torino” e leggo che scrivi di Luigi Tenco,lo stesso giorno che scrivi di me,ricorre la mia carta inestata: la solita strada bianca come il sale, il grano da crescere,i campi da arare;guardare ogni giorno se piove o c’e il sole, per saper se domani si vive o si muore. si,TENCO uno dei pochi conterranei alessandrini andati oltre… grazieANDREA ah, e grazie baccini.W

  3. Andrea Scanzi ha detto:

    Caro Walter, leggerti e bere i tuoi vini è sempre un grande piacere.
    Ti abbraccio, sperando quantoprima in un nuovo incontro. Da narciso a narciso. 🙂

  4. gian paolo ha detto:

    Il grande Maestro Walter,potrei bere all’ infinito i suoi vini, Timorasso in testa….la sua forza è porpio nel saper trasmettere ciò che sà e mamma mia quanto sà!Sempre pronto a darti consigli e a indirizzarti. Grazie della bella recensione .ciao
    Gian Paolo

  5. Della ha detto:

    Proprio ieri sera stappo un Timorasso Derthona, trepidante di assaggiarlo (la mia prima volta…), quando d’improvviso…acetone al naso! Nooo… Forse era tardi (2003), era in cantina da un annetto, anche se un piccolo pensierino a chi me l’ha venduto…
    Vabbè ritenterò e sarò più fortunato!

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