I tortellini più cari del mondo

Non so quando è successo, forse cinque anni fa o prim’ancora, ma a un certo punto ho cominciato a non badare a spese per le primizie enogastronomiche.
Se c’è una cosa a cui non so rinunciare, delle molte e non tutte dicibili, c’è il prodotto di culto in cucina. Aceti balsamici tradizionali (di Modena e di Reggio Emilia), Prosciutti e Salami di Grigio del Casentino, formaggi rarissimi. Farine, gomasio, lieviti naturali. I sali, ecco, i sali: ne ho di tutti i tipi. dell’Himalaya, di Cervia, delle Maldive (rosso), della Danimarca (affumicato). Il burro salato francese. Il patè di sardina del Portogallo (ah, la Lusitania).
Sono una banca per i famolostranisti della cucina (e del vino, ma lì un po’ meno). In nome della difesa della tradizione, faccio delle cazzate che ne basterebbe la metà. Però sono cazzate che hanno buon sapore. Per sintetizzarla con gusto, sono un bischero, sì, ma quasi di talento.
Avevo passato uno splendido weekend con Linda e Daniele Luttazzi, a Bologna. Davamo aria al cervello, rimettevamo in circolo i neuroni assaltati da questo tempo devastato e vile (cit). Avevamo scoperto – tra le altre cose – pub in chiese sconsacrate, slowfood carini e ristoranti misconosciuti, tutti vicini al Teatro Arena del Sole: Il Cantuccio, La Baita, Donatello, Serghei.
Ho speso il solito mutuo alla Feltrinelli (quella sotto le torri, dove una volta intervistai Michele Serra, mi pare nel secolo scorso).
Volevo un po’ di tortellini, quelli veri. Li ho trovati in via dell’Indipendenza, al civico 70. “I famosi tortellini della nonna”, chef Alessandro Citeri.
Ha un bel negozietto, pieno di rarità. Mi ha anche regalato due-tre etti di tortelloni speck e radicchio (sublimi). Tra necessità personali e regali per amici, abbiamo comprato due chili di tortellini. Da cuocere rigorosamente in brodo (anche se poi li mangi asciutti: non fate errori, da queste parti vi sgozzano per molto meno). Undici minuti di cottura (dice Citeri: io, che mangio al dente, stacco al minuto 8 e poi altri due in padella col sughetto). Un capolavoro. Vero.
C’è solo un piccolo problema. Ho pagato quei tortellini, autentici, fatti in casa, veri e palesemente lisergici, 38 euro al chilo. Sì, avete capito bene. Trentotto euro al chilo. Una cifra folle. Assurda. Idiota (come me). Ma erano così buoni che, quando torno a Bologna, li ricompro subito.

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60 Responses to “I tortellini più cari del mondo”

  1. rita ha detto:

    .. veramente si mangiano in brodo (di cappone, o di gallina in alternativa, a voler essere pignoli), forse “da queste parti ti sgozzano” se li mangi nel sughetto (di cui non voglio sapere altro). sul prezzo non saprei dire quanto sia equo, sicuramente nei negozi del centro i prezzi sono alti, mentre le sfogline probabilmente li fanno pagare meno, ma bisognerebbe conoscerne qualcuna brava. io non ne conosco perchè in casa mangio esclusivamente quelli che fa mia madre.
    in ogni caso buon appetito!

  2. milva ha detto:

    Ciao! Sono una sfoglina serissima di bologna che sta tentando di pubblicizzare il suo prodotto.Se quei tortellini erano buoni sicuramente il prezzo li vale!Ci vuole tanto tempo per farli,e poi se aggiungi gli ingredienti di prima qualita’ non c’è niente da dire!
    Guarda se vuoi provare i miei ,son veramente SUPER!Li sto lanciando in offertissima per 24 EURO AL KG.Ingredienti di primissima qualita’ e garantiti al cento per cento.SOLO CHE LA CONSEGNA E’ SOLO A MANO E SU PRENOTAZIONE. SE TI VA CHIAMAMI AL 3454500651 UN SALUTO

  3. enrico ha detto:

    Francamente non li trovo cari. Dalla Spisnei (vedi La prova del Cuoco) a Bologna, li ho pagati 40,00 (o 44 €uro non ricordo). L’unico problema è che sono eccezionali e non puoi resistere.
    Firmato: un ammalato grave di pasta fatta in casa.
    Cordialmente

  4. alessandro ha detto:

    32.00 kg. ottimi ,piccolissimi e fatti rigorosamente a mano, dal mio amico mimmo della caciosteria di pavana, addirittura spediti a domicilio, ma la meraviglia e’ mangiarli li’, in quell’osteria favolosa.

  5. Giuliana ha detto:

    sono una sfoglina dell’appenino emiliano e faccio tortellini per tanti negozi di Bologna
    tipo mignon con 98 tortellini ogni etto, che e’ una porzione normale in brodo , mentre alla
    panna ne servono 120 circa il mio prezzo e’ di euro 20 AL KILO presso il mio laboratorio.
    Voglio precisare che i miei tortellini sono fatti con ripieno cotto e si possono anche congelare ed hanno una durata di 4 mesi grazie. se vuoi fare l’ordinazione il mio
    numero e’ 3462153261

  6. Anna ha detto:

    consiglio Ceccarelli via Pescherie Vecchie 8 Molto Buoni 3 confezioni per 2 persone euro 31,00 equo per la qualità(anch’io cerco le eccellenze quale l’olio migliore in Liguria,il pesto ecc)Vedi i prezzi di Principe a Mi per i tortellini!!

  7. GIULIANO ha detto:

    se vuoi assaggiare i miei tortellini mignon (82 Tortellini per un etto) fatti a mano ed
    eccezzionali al prezzo di euro 28 al Kg. te li posso preparare e resterai meravigliato
    tutto dal produttore al consumatore . ciao Giuliano

  8. Patrizia ha detto:

    Io i tortellini fatti in casa con prosciutto parma mortadella favola parmigiano 28 mesi li vendo a 26 euro al kg. Sono buonissimi

  9. Olimpia Parrotta ha detto:

    Io abito in via Indipendenza al 70…il negozio credo sia 70/a…i tortellini sono superlativi…li ha comprati una mia amica di Roma…E ne ha elencato le meraviglie…quanto a me…li faccio …in casa

  10. Giovanni ha detto:

    Caro Scanzi, arrivo tardi lo so…
    38,00 euro per dei tortellini superlativi sono la norma a Bologna, ovunque. Si trovano anche a meno ma non sono altrettanto buoni. Il tortellino é un piatto di altissima cucina e richiede moltissimo tempo. Massimo rispetto. Comunque se ne mangia un etto a testa in brodo, quindi nemmeno 4,00 euro.
    Solo una curiosità. Davvero hanno consigliato di cuocerli 10 minuti? Ne bastano 3 o 4 al massimo.

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