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Stella Flora 2005 – Castelli

lunedì, Gennaio 24th, 2011

Ancora orange wine, stavolta marchigiano. Contrada Isidoro, verso Monte Urano. Provincia di Fermo, zona vitivinicola del Piceno. L’azienda, nata nel 1999, è quella di Maria Pia Castelli.
Dal mio amico Arnaldo Rossi, al Pane e Vino di Cortona, sabato scorso ho bevuto lo Stella Flora 2005. Un prodotto che ben racconta la filosofia aziendale. Pecorino 50 percento, Passerina 30, più lievi aggiunte di Malvasia di Candia e Trebbiano (dieci più dieci). La macerazione è importante, attorno ai 25 giorni. Il vino, mi dicono, è seguito con particolare attenzione da Marco Casolanetti, artefice del Kurni, il vino vero più concentrato e discusso del panorama italico (chi lo ama e chi lo odia: a me piace l’idea ma non il prezzo e l’effetto sciropposo che ne derivano). 
Giallo dorato, non torbido. Bella impressione visiva. Al naso, anzitutto note agrumate. Scorza di arancia amara, come ha scritto Roberto Giuliani nel suo Lavinium. Bella mineralità, erbe aromatiche, frutte tropicali essiccate e un che di mandorla. Al gusto, piace il basso tasso alcolico (12 gradi). La struttura è buona, non trascendentale per essere un bianco macerativo. Nulla da dire su freschezza e sapidità. L’equilibrio è maggiormente apprezzabile alle alte temperature. Uso sapiente della barrique (della serie: il male non è il mezzo, ma l’uso che ne fai). La nota ossidativa è evidente, come certi bianchi dello Jura: anche in questo caso, c’è chi li adora e chi no. Personalmente non amo l’effetto ossidativo, quindi ne avrei fatto a meno. L’unica perplessità – ma siamo sul personale – di un bianco che si lascia apprezzare per carattere e bevibilità. Prezzo al ristorante di 25 euro.