I cani lo sanno

È tutta questione di sguardi. È sempre stato così.
Il nostro – quello degli umani – è proiettato in avanti, spesso miope, quasi sempre selettivo. Il loro – quello dei cani – è ancorato al suolo, grandangolare, spalancato su un mondo dove niente è mai di troppo. Ed è il loro punto di vista basso, umile, mai servile, stoicamente onnipresente che ci insegna a essere umani.

Andrea Scanzi racconta delle sue Labrador, Tavira e Zara: delle loro abitudini, delle loro peculiarità, delle avventure di cui sono protagoniste.
Ci sono categorizzazioni, e tipologizzazioni (cane bonsai, cane Springsteen, cane camionista), che finiscono per evocare quello che Shakespeare chiamava “il catalogo degli uomini”. Ribaltato, però. Ci sono il sesso, le malattie, l’intelligenza emotiva. Un mondo in cui si ride, molto, e ci si commuove, non di rado. In Tavira e Zara, e in tutti i cani che a loro si accompagnano, si riflette la comunità umana e lì si scopre fragile e potente, sconsiderata e ottusa. Forse anche felice.
Felicemente animale.

Andrea Scanzi
I cani lo sanno

Feltrinelli, € 14,00 – pp 160

126 Comments

  1. Caro Andrea,
    che bel libro che hai scritto! Mi piace moltissimo la “qualità” della tua
    scrittura: l’ironia, la capacità di sorprendere, la contemplazione caustica e
    pietosa del mondo. Il tutto, filtrato attraverso il rapporto con quelle due
    meraviglie della natura che ti girano per casa. Di Tavira e Zara hai fatto due
    straordinari personaggi letterari, due protagoniste nate e non soltanto della
    tua esistenza. Mi piacerebbe veramente conoscerle. Per quello che vale il mio
    giudizio: bravo, bravo davvero. Per la prima volta, non avere mai avuto un cane
    ha generato in me un curioso senso di vuoto.
    con grande stima

  2. ieri ho barattato Santoro con la lettura di un buon libro… Che ho letto d’un fiato, come se fosse una conversazione più che una lettura. Mi hai commosso, fatto ridere, e ricordato tanti episodi di quando un cane (poi 3) lo aveva la mia famiglia, del dolore per la perdita di mia zia/nonna Giulia, del 2010 anno di merda anche per me.

  3. Capito il “moderation” … nell’attesa di essere “sdoganata”, aggiungo un commento: impagabili i polpastrelli gommosi! Condivido 🙂

  4. Mi sono divertita molto! E mi sono commossa e ho trovato spunti di riflessione e ho imparato. Bei momenti per una canara con la vita rallegrata da un bassotto e da una grande meticcia, disegno di un architetto pazzo, che Dio lo benedica! Grazie Andrea 🙂

  5. ho appena finito di leggere il tuo bellissimo libro. Da chi ha avuto l’onore immenso di passare 13 anni 13 con una labradorona di nome martina.

  6. “E, soprattutto, sanno paradossalmente insegnarti ad essere uomo. Pur appartenendo a un’altra razza, che non è umana, ci insegnano a essere umani.Forse perché sono così dolci, così puri anche nei loro difetti. Sono spietati nel loro voler bene, non hanno alcun tipo di barriera, sono se stessi.”…così sono andata ad abbracciare Ciro e a guardarlo bene negli occhi, grazie.

  7. Ciao Andrea,
    ti scrivo perchè volevo dirti che ho terminato in questo istante il tuo libro “I cani lo sanno”.

    Leggo circa 4-5 libri a settimana. Il tuo è uno dei migliori che abbia letto negli ultimi 10 anni.

    Spero, prima o poi, di stappare un brunello con te, parlando di cani.
    un saluto alle tue ragazze, anche da parte delle mie.
    Laura

  8. Complimenti per ilSuo nuovo lavoro appena finito di leggere, per la presentazione cui ho assistito presso Feltrinelli e per l’illuminazione ricevuta circa la mia condizione…. Single Agreste.
    Nessuno piu’ di me, davvero.
    Ancora complimenti e una carezza ai Pelosi

  9. mi è piaciuto il capitolo sulla Cappella Sistina, il rito mistico insomma. Tutto verissimo. Essendo compagno di vita di due femmine non hai menzionato, però, un particolare, che mi permetto di aggiungere: nel momento del massimo sforzo creativo l’artista di genere maschile sfodera anche la spada infuocata in tutto il suo splendore. Il che, credo, non fa che confermare l’importanza del momento!

  10. un amico veterinario mi ha regalato il tuo ultimo libro….uno di quei libri che quando hai finito di leggere ti lascia il sapore dolceamaro. Per il fatto che ti è piaciuto tantissimo e per il fatto che (sigh) è già finito……Da rileggere molteplici volte. Complimenti, davvero. E adesso mi metto a caccia degli altri libri che hai scritto. Buon lavoro.

  11. Circa 13 anni di convivenza mi hanno reso canedipendente. In questo caso però lo “sniffatore” non sono io!!!
    Leggerò il tuo libro…

  12. E’ sul comodino. L’ho gia’ letto tutto, ma me ne rileggo ogni tanto qualche capitoletto per farmi quattro risate e per constatare che Pruni, il mio cane (femmina) somiglia un po’ a Tavira, un po’ a Zara con tanto pelo in piu’.

  13. Carissimo, ho terminato il libro e confermo quanto ti avevo anticipato. Dal mio punto di vista scrivi davvero molto, molto bene e sono curioso di sapere cosa ne pensa, della tua scrittura, il mondo letterario. Perché secondo me è qui che si gioca la scommessa; al di là dell’argomento sicuramente accattivante e coinvolgente per chi ha amore per i cani.

    Quindi ancora una volta complimenti e grazie

  14. Il regalo di compleanno delle mie amiche è stato il tuo libro bellissimo…io mi sto documentando per scriverne uno che parla di comunicazione interspecifica, argomento tra gli argomenti che affollano la mia testa (troppi, quindi il libro non lo scriverò mai….pazienza…me ne fotto di me, direbbe Carmelo Bene): sono contenta di averti “incontrato”
    io ho un bassotto nero e prepotente e le mie storie con lui sono affini alle tue con le tue belle ragazze… che racconti con un linguaggio direi empatico, sensoriale, attraversante…. ora leggo anche i tuoi interventi sul Fatto, condivido anche quelli… ad majora
    cristina

  15. Ho letto il tuo libro” I cani lo sanno” e penso realmente che chi non ha un cane perda davvero un’esperienza importante da vivere. Penso che sia davvero un libro illuminante.
    Anche se sei molto impegnato ti chiederò comunque se non ti andrebbe di aprire un sito sul quale far confluire annunci di cani da adottare.
    Una persona come te farebbe davvero la differenza.

  16. Ciao Andrea, ho appena finito di leggerlo, anzi di berlo, uno spaccato di vita canina simpatica e semplice, irrinunciabile che tutti coloro che hanno o avuto cani lo sanno. Quello che più mi ha sorpreso di più, scorrendo le pagine del tuo libro, è ( a mio parere) il raccontarti al pubblico in un’altra veste, non quella che tutti conoscono come l’Andrea schietto indomabile cinico ironico,inattaccabile, ma vulnerabile, proprio quella vulnerabilità quasi fanciullesca, dotato di un’infinita sensibilità e dolcezza, raccontare la complicità, le preoccupazioni, le gioie il rispetto e l’affetto smisurato per le tue compagne di vita, in un rapporto d’amore vero e indissolubile. Grazie per il bel libro e grazie anche a Tavira e Zara che ti hanno reso cosi’ completo.

  17. Sto leggendo il tuo libro, finalmente qualcuno che ha il coraggio di descrivere l’amore per un cane in maniera così reale come fai tu. Un amore fatto di abitudini, di gesti, di fisicità. Amore anche per il loro odore, per i rumori, per gli splendidi difetti.
    A ferragosto ho perso la mia cagnolina di 14 anni e mezzo, stavamo insieme da quando aveva poco più di 2 mesi, è stato terribile, più che terribile. In tutti questi anni avevo cercato di prepararmi e mi ero fatta un sacco di film, ma nessuno era doloroso come la realtà e la realtà è che mi sento sola, nonostante un marito e un altro cagnetto che adoro.
    Ma Flori, la mia amica carissima, non è più con me e la casa è vuota.
    Mi piace il tuo libro e mi piace sopratutto che i tuoi cani restano cani, che non sono figlie ma sorelle. Mi piacciono i racconti della vostra quotidianità, le buffe cose che accadono a chi divide la vita con questi esseri meravigliosi.
    Complimenti.

  18. stamattina prima di andare al lavoro ho finito il libro.
    Che dire? confermo le sensazioni positive iniziali e aggiungo che mi è piaciuto per vari aspetti:
    In primis perchè sembra quasi che tu stia raccontando di te ad un amico che non senti da un po’ e che chi legge, indipendentemente dal fatto che possieda o meno un cane, ha l’impressione che Andrea Scanzi, il Criminoso, il fustigatore sottile di politici, tennisti, personaggi dello spettacolo etc.., stia rivelando proprio a lui dei lati di sè che ne completano un po’ il ritratto.
    Ne esce un Andrea bambino che sognava un cane e che inverecondamente lo è ancora; e non lo scrive per posa, ma racconta e basta. Insomma il criminoso c’è e si vede, ma stavolta gli fa da complementare un ragazzo che non fa mistero delle sue lacrime o delle sue gioie.
    Anche quando scrivi di scelte o opinioni che altri potrebbero discutere ( cfr alimentazione vegetariana o quando dici che i cani soffrono per noi) lo fai non con la presunzione di avere in tasca la verità assoluta: semplicemente verità lo sono per te e per come imposti la Tua vita.
    Se poi chi sfoglia “i cani lo sanno” è anche un fortunato compagno di vita di un cane, allora lì scatta un’empatia particolare.
    Io mi sono riconosciuto un centinaio di volte e a volte ho sorriso come uno scemo, altre mi sono davvero commosso.
    Insomma tutto sto sproloquio per farti i miei complimenti e per ringraziarti di avermi raccontato così bene di Andrea, Tavi e Zara.

  19. Ciao Andrea,
    tanti complimenti per il tuo libro. L’ho preso ieri e l’ho già divorato! Mi ha divertito e commosso, è proprio fico.
    In bocca al lupo per tutto.

  20. Andrea che devo dirti…stupendo! Hai una scrittura davvero meravigliosa…splendido! Ma questo lo sapevo già da tempo. Volevo inviarti una mail senza parole, come mi hai lasciato alla fine del libro. Ho solo una cortesia da chiederti, se è possibile. Siccome ho rimesso su qualche chiletto, e ieri sera mi ha fatto saltare la cena, puoi per il prossimo libro fare un tomo di 869 pagine, così in una settimanella calo i miei buoni 8/9 chili? Te ne sarei grato.

  21. non ti conoscevo…ho letto “i cani lo sanno”..mi sono innamorata del tuo modo di scrivere…anche la mia Gia mi spia…ed è bello. Grazie per questo libro che ho letto tutto d’un fiato…

  22. Andrea, veramente bella la frase:”L’uomo è un animale egoista.L’uomo è un gatto che ha bisogno di un cane per vivere.L’uomo è una contraddizione fredda”.
    p.s. sto rileggendo “C’è tempo”,bellissimo davvero..

    francesco

  23. Andrea,ho appena finito di leggere “i cani lo sanno”. Temevo l’effetto “Liù”, effetto che hai sapientemente evitato. Il tuo è un libro bellissimo, financo commovente: complimenti!
    Giusto per infastidirti:
    Sono padrone di due bellissime cagne che presto verranno coperte, presumibilmente dopo una accurata toelettatura. Spero solo che non sporchino.
    Si,devo dire che ho molto apprezzato il capitolo “le parole che non vi ho detto”.
    Un saluto
    Gino

  24. Mi riesce difficile pensare che si possa leggererlo e non sentirsi “emotivamente partecipe”; è un libro dai sentimenti veri ed è inevitabile non sentirli come propri.

  25. finito, piaciuto, perfino odiato un po’. Non è stato facile, I. era lì a ogni pagina. e pure la nostalgia messa sotto il tappeto in questi quattro anni di lontananza. odori, immagini per niente sfocate, il profumo del veterinario, noo non puoi pisciare ancora sul tappeto, fammi vedere cos’hai in bocca.
    hai scritto un libro per niente banale, e molte tracce di te. credo sia meglio di un paio d’anni di psicanalisi.
    bravo, si può dire?
    bacio, anzi strofinatina di naso su muso.

  26. basta un minimo di sensibilità per capire i cani e chi li ama. ma spesso all’umano manca del tutto. Bellissimo libro, grazie…(lacrimo e rido insieme)

  27. Feltrinelli Torino quale? porta nuova o piazza castello ??? PS: mia madre si e’ letta pure lei il tuo libro in una serata (ieri per la precisione) durante le sue funzioni di babysitteraggio. Entusiasta, avrebbe voluto la mia copia per sua sorella. Io ho strenuamente resistito: “no guarda mamma, Scanzi viene a Torino, mi serve la copia per l’autografo, la zia poi chissa’ quanto ci mette a ridarmela…”. La genitrice va dunque stamani in libreria a comprarene una copia da regalare. Verifichero’.

  28. Ho comprato il libro oggi alla Feltrinelli di Monza, intorno le 17,30. Ho finito di leggerlo venti minuti fa (dalle 17,30 alle 19,50 va sottratto il tempo per tornare a casa, il tempo per lavarsi ed il tempo per nutrirsi (a casa mia si cena… quando gli spagnoli fanno merenda)). Veramente gradevole, complimenti. Il capitolo 32 (quello sull’evacuazione, o meglio cacca) è da leggere ai bimbi al posto delle storielle di Gianni Rodari. Clap clap. Mi hai fatto venire una voglia matta di conoscere le principesse e di accarezzarle.
    Leggerti è un piacere, che sia un libro apparentemente semplice ma tremendamente intenso come questo, un articolo sulla politica italiana o un’apologia sulle volèè di Seppi (a proposito, la citazione finale l’aspettavo, sfogliavo le pagine con impazienza). Quando verrai in Brianza per “Gaber se fosse Gaber” farò una cosa che ho smesso di fare anni fa: porterò con me il libro e ti chiederò di autografarmelo.

  29. ho iniziato ieri il tuo libro, regalo di compleanno, e ne sono stata totalmente rapita. Non ti conoscevo se non di nome, saltuariamente avevo letto qualcosa di tuo. Ma il tuo stile mi ha stregata… ho aperto un capitolo a caso, e mi salta agli occhi Safran Foer, e non è un caso… poi scopro che sei anche critico di vino… insomma … non ti perderò di vista…

  30. Mannaggia a te, Scanzi. Ho vissuto per 14 anni con un incrocio tra un Breton ed un Setter, una palla di pelo a pois neri, Chicca. Tre estati fa, mio fratello la va a prendere dal lavaggio, lei gli corre incontro, abbaia e muore. Di infarto, ci ha detto poi il veterinario. Ecco, io ho sempre creduto di aver superato la perdita della mia compagna di giochi, della mia più fedele amica e della più grande rivale a nascondino..invece domenica, al parco, intravedo da lontano una sagoma. Identica a lei. Mi avvicino, era al guinzaglio di una signora dall’aria molto dolce. Chiedo alla signora il nome del cane, le dico che è praticamente una copia del mio, che non c’è più. Ci gioco un pochino, le faccio salutare le mia bimbe, e vado via. Passa un’oretta..ed in macchina, mentre stavamo rientrando a casa, inizio a piangere a dirotto. Non lo so, in mente i suoi occhioni, la sua assenza, la sua presenza silenziosa. In mente le tue parole, ” “Un cane è pace, bussola, riferimento. E’ guinzaglio che tira. E’ ombra che aspetta fuori dal bar. E’ il nostro milite ignoto. Un cane muore al tuo posto per vedere la strada che ci sarà dopo e poi raccontartela. Un cane va in perlustrazione nell’abisso”. Benedette lacrime. Che mi hanno ricordato che non ho mai dimenticato. Grazie per questo libro.

  31. Le 150 pagine più commoventi degli ultimi 150 anni…. Grazie da me e dal mio Rumo, che da due mesi e mezzo rende la mia vita una irrinunciabile fatica!!

  32. Caro Andrea,
    ho comprato e letto il tuo nuovo libro.Mi ha fatto compagnia in una domenica finalmente tranquilla,dopo la vendemmia.Mi è piaciuto e ti faccio i complimenti, scrivi proprio bene. Mi sono ritrovata in tante cose , ho due jack russell che adoro, spesso preferisco la loro compagnia a qualsiasi altra alternativa mondana,figurati, amo talmente gli animali che ho un pollaio dove le galline muoiono di vecchiaia e ogni volta che mangio le loro uova le ringrazio! Il tuo libro è una sconfinata dichiarazione d’amore peri cani, mi fa un pò di tristezza leggere tra le righe che la stessa sconfinata dichiarazione non c’è per “l’altro amore” quello tra uomini e donne. Su quell’argomento ti ho sentito, stanco, disilluso , anche ferito. Mi dispiace.
    Scusa , forse questo commento e un pò troppo personale, ma leggila come un augurio . Che tu possa un giorno trovare una Tavira umana, che ti capisca e ti ami senza porre condizioni.
    So che sorriderai per questa frase un pò banale, ma che ci vuoi fare, nonostante tutto, nonostante le bastonate che la vita ha riservato anche a me , resto un’inguaribile romantica !
    Un abbraccio

  33. Ho comprato il tuo libro oggi e ho iniziato a leggerlo dopo cena sul divano. L’ho finito ora, dopo opportuno trasferimento nel mio letto. Bravo davvero davvero davvero.

  34. letto e divorato, come previsto, nel weekend
    e pure sottoscritto (che fa tanto verbale della pubblica amministrazione o denuncia di smarrimento del portafogli), nel vedere che alla fine il fil rouge è il cazzeggio, meglio se accompagnato da un amico a quattro zampe, il cazzeggio fa da sottofondo necessario, se non addirittura indispensabile, alle vicende della vita, alla rabbia, alla felicità, alla tristezza, alla commozione.
    la demenza come unica ancora di salvezza, in questo siamo proprio sulla stessa lunghezza d’onda 😀
    bella l’idea delle citazioni nascoste, spettacolari alcuni capitoli (per i vari stati d’animo di cui sopra, dai più personali a quelli dove hai lasciato andare il braccio, dal ci guardano/mi guardano al panegirico della defecazione), godibili e piacevoli comunque tutti.
    una sola perplessità. arrivato all’ultima pagina ho pensato “cazzo. già finito? e adesso?

  35. Ho terminato oggi I cani lo sanno e siccome ero curioso di conoscere Tavira e Zara sono andato sul tuo profilo a cercare le foto. Sono rimasto male quando non le ho trovate. Dovresti mettercele.Tornando al libro è stato per me divertente e commovente, mi sono detto che sei una persona intelligente anche se non considero molto l’intelligenza in rapporto ad altre qualità. Volevo presentarti la mia amica a quattro zampe ma poichè te ne freghi non lo faccio.

  36. ..ho finito adesso di leggere..che delusione girare la pagina e accorgersi che non c’è più nulla! mi hai fatta piangere, Andrea..tanto…ma anche sorridere (come promesso) riflettere, ricordare..mi ha intenerito ritrovare nel libro tanti episodi, personaggi, momenti, sensazioni che già conoscevo…quasi io e te fossimo amici veri! Il tuo rapporto con le cucciole nere, lo sai…per certi versi è così vicino a quello che ho io con le mie cucciole bionde. Le sento di là che borbottano nel sonno e respirano piano e nn c’è niente al mondo che mi faccia stare meglio…
    Lggerti è stata una scossa alle viscere..ha aperto un po’ di argini. Adesso spengo la luce.
    Buonanotte Andrea…
    ps: hai già cominciato a pensare alla versione cinematografica? 😉

  37. “Loro le lacrime le asciugano comunque. Anche se non ci sono. Le creano con la lingua, verniciando gli occhi, per lasciare un’idea di bagnato che rispetti uno stato d’animo.”

    Quello che più mi colpisce del tuo libro – ed è una considerazione molto personale, mi perdonerai, che non contempla la indubbia ammirata reazione del resto dei lettori – sono le riflessioni che mi porta a fare su me stessa. Sulla necessità per una persona come me, sola, sentimentalmente (in senso lato) ormai indipendente e a tratti anaffettiva, di essere accompagnata (e guidata) nella vita, da un cane. Ho sempre saputo di volerlo (a partire da una decina d’anni a questa parte a dire il vero, non prima) . Ma dopo aver letto il tuo libro (molto tuo) mi rendo conto che è forse quello che davvero mi manca. Riflessione per me importante ma allo stesso tempo triste. Perchè mi costringe ad un’autoanalisi che si risolve con la consapevolezza amara che forse non me lo potrò mai permettere.
    L’ho finito adesso. La lettura è fluente. Scorre senza che tu te ne accorga e ti trovi immerso in un mondo solo apparentemente noto fino a quel momento. Per lo meno per una, come me, che un cane non lo ha mai avuto. E non ti dà la possibilità di distrarti per un secondo. Ti tiene legato fino all’attimo prima in cui la vescica ti implora pietà. Perchè è divertente ed è commovente. E come forse ti ho già scritto – o forse no, non ricordo – è un libro più per i non-padroni che per i padroni (anche se non gradisciil termine, ma è per capirci).
    Ironico, cinico e lapidario, mi ricordi Benni quando, riferendoti ai cani in generale, non parli col cuore ma con la testa. Quel mondo surreale che ti fa rilassare e ti fa dimenticare che domani ti aspetta quell’ufficio di merda.
    Ma la parte che preferisco, che poi è la quasi totalità del libro, è l’altra. Quella in cui emerge il tuo amore sviscerato per le tue negroidi. Per l’altra metà del tuo cielo.In tutto questo non puoi non innamorarti (immagino anche se non le conosci) di loro. Io mi sento una privilegiata ad averle conosciute e accarezzate e ad essermi fatta slinguazzare da loro (anche se l”ultima volta davvero troppo poco).
    Splendide citazioni. Da Gaber a De Andrè, un misto di ironia e poesia. O di poesia ironica di un innamorato.

    Grazie della splendida compagnia.

    PS Quella della donna che stende i panni è da antologia.

  38. Argomento da persone sensibili,
    il libro ” l’ho accattato” il giorno dopo l’uscita,
    ora penso anche di regalarlo.
    Nella mia vita, Ho avuto sempre quattrozampe e non,
    che mi hanno dato tanto affetto,
    ora però vivo in un appartamento
    e loro con i miei genitori a 1000 km di distanza
    mi mancano tanto…………..

  39. E’ già in ordine su amazon. Alla data più comoda verrò alla presentazione, Andrea, per il famoso “scarabocchio”. L’ultimo è andato come speravi, Roddolo ha continuato così…e Federer pure!

  40. che bello poter parlare degli animali facendone un libro, e’ di solito un argomento etichettato (da chi non li frequenta) come banale e un po’ infantile, se in piu’ e’ una donna che ne parla, ancora peggio.
    io sono cresciuta con i cani, e gatti e non so come si fa a vivere senza!
    osservarli, comunicare con loro, giocarci, premiarli e sgridarli, assisterli quando non stanno bene, rispettarli come animali, senza tr…. un esercizio di vita: un rapporto direttamente profondo, senza mediazione, simile alla maternita’.
    non vedo l’ora di leggerlo.

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