Crisantemo Guidolin

“Ricordati che devi morire”; “Sì sì, mo’ me lo segno”. Così parlava Massimo Troisi in Non ci resta che piangere. E così, in ogni intervista, si esprime Francesco Guidolin. Il mattatore al contrario. In ogni sua parola, sia essa pronunciata a Sky o Rai, risiede l’essenza di Leopardi, Schopenhauer e Crisantemi, il panchinaro plumbeo de L’allenatore nel pallone. Il risultato finale non conta: Guidolin piange. A prescindere. In lui tutto è sofferenza: la stempiatura, la magrezza, i lineamenti esangui. L’Udinese ha vinto? “Sì, ma ricordiamoci che potevamo perdere”. L’Udinese è prima? “Sì, ma nel nostro spogliatoio c’è una lavagna che ci rammenta i punti mancanti per evitare la B”.
Per Guidolin il bicchiere è sempre mezzo vuoto. Anzi, è vuoto. Anzi, è rotto. Sbeccato, distrutto. Disintegrato da fato e storia. Ogni weekend regala in tivù perle autentiche di filosofia pessimistica e testamentaria. Il sorriso è vietato, lo sguardo contrito e la voce cantilenante. Esibire ilarità è un’eresia: un lusso di cui vergognarsi.
Guidolin ha così codificato il “crisantemismo” da avere la risposta pronta per ogni domanda. Qualche esempio. “Mister, Di Natale ha fatto un bel gol”; “Sì, ma poteva sbagliarlo”. “Mister, oggi avete perso”; “Eh, l’avevo detto che sarebbe stato un campionato difficile”; “Mister, è lecito parlare di scudetto?”; “Non scherziamo, ieri ho visto le giovanili della Gallaratese e secondo me anche il loro organico ci è palesemente superiore”.
Il Crisantemismo Guidoliniano  è applicabile anche ad ambiti extracalcistici. Guidolin (appassionato di ciclismo) scatta sul Galibier: “Sì, ma la montagna può franare da un momento all’altro e travolgerci tutti”. Guidolin vince le elezioni: “Sì, ma Napolitano potrebbe organizzare un golpe”. Guidolin fa l’amore: “E’ andata bene, cara, ma non abbiamo ancora fugato sino in fondo lo spauracchio della cilecca”. Guidolin: più che un allenatore, il controcanto di Tonino Guerra.

(Il Fatto Quotidiano, 29 novembre 2011)

20 Comments

  1. bravo Andrea, una prestazione al livello delle giovanili della galleratese come minimo. E grande guidolin. un personaggio da bar sport il cui pessimismo siderale si staglia come lucida gemma nera nel mare grigio della banalita calcistica. un uomo fuori tempo massimo; e in tv: il geometra filini imbucato a una festa di modelli d&g.

  2. Eh, anche quando vinse la volata tra gli spermatozoi commentò a De Zan: “calma con l’entusiasmo, mancano ancora nove mesi alla fine del giro!” (Andrea condivido, così come sto imparando ad apprezzarlo come allenatore: sta facendo miracoli senza Inler e Sanchez)

  3. Bellissimo (come al solito) il pezzo. Guidolin è vero non se la sa godere, però è il migliore allenatore italiano, ha convissuto con Zamparini per anni e solo per questo merita ulteriore stima.

  4. Ahahahaha e’ bellissimo.Uno come lui che fa benissimo con certe squadrette dovrebbe sempre godere come un riccio, alla facciaccia dei Conte, dei Mazzarri etc… e invece… Scaramacai.

  5. In ogni caso per il premio “il mio pianto libero” ha un concorrente molto agguerrito: Walter Mazzarri!

  6. Verissimo. Ma anche in questo caso si manifesta una caratteristica alla quale Andrea non ha accennato. L’uomo è tremendamente permaloso. Lo si nota in ambito calcistico quando qualcuno azzarda una critica nei suoi confronti. In ambito ciclistico quando qualcuno ironizza sulla sua competitività in bicicletta. Risponde puntualmente mirando ad evidenziare di essere decisamente forte.

  7. Non so se lo avete visto o notato, ma quando indossa le vesti di commentatore di ciclismo è tutt’altra storia, si entusiasma come un bambino e riesce pure a sorridere

  8. Probabilmente incide anche il fatto che ha subito cocenti delusioni dai presidenti che ha incontrato. Zamparini lo cacciò dopo che aveva fatto grandi cose a Palermo, idem a Bergamo. In lui aleggia sempre un senso di precarietà. Si ride di gusto. Ma attenzione che si sarebbe potuto anche piangere (modalità Crisantemo on).

  9. Certo è un po’ pretino soprattutto in tv…ma vi assicuro che averlo a cena è davvero diverso! E’ comunque un bravissimo allenatore, lavoratore e brava persona!
    Ovviamente con noi friulani deve anche sapersi adattare, siamo un po’ tristi di natura!! : )
    Meglio cosi’ che non come altri allenatori ignoranti e troppo presuntuosi!
    Prima o poi migliorerà…già è diverso rispetto anni fa!

  10. E’ tutto vero:)). Ma e’ una splendida persona. E un grande allenatore: hai presente il concetto di nozze con fichi secchi, ovvero sangue dalle rape ( cit Trap).

  11. Se dovesse vincere lo Scudetto dira’ “e’ presto per gioire sulla mia tabella c’e’ ancora l’ostacolo ricorso di Andrea Agnelli” 🙂

  12. In effetti questo suo pessimismo cosmico non gli ha permesso di approdare in grandi squadre. Peccato perchè come allenatore lo ritengo bravissimo. E comunque grandi risate per l’articolo!!!

  13. Che poi sono convinto che questo atteggiamento non faccia affatto bene alle squadre che allena. Quando allenava il mio palermo, ci sono stati molti momenti in cui la squadra si è fermata proprio per il suo mordere il freno.

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