L’acqua è bagnata. Fidatevi: lo dice Crepet

large_paolo-crepetEsiste la libertà di pensiero, ed è una gran cosa. Ma esiste ancor più la libertà di pensierino, ed è quasi sempre una gran rottura di zebedei. Studiosi più o meno veri, e forse presunti, dispensano dall’alto di non so cosa la loro visione del mondo. Una visione, va da sé, mai spigolosa o anche solo vagamente urticante, benché costantemente scontata. Banale. E ancor più rassicurante. Rientra in questa vasta milizia di esegeti dell’ovvio l’ineffabile Paolo Crepet. Piano, non fate smorfie o sbuffi di insofferenza: Crepet è un gigante. Non ha mai detto qualcosa di originale, e quasi mai di ricordabile, eppure è in televisione da prim’ancora di nascere. Idolo indiscusso delle casalinghe di Voghera, come pure verosimilmente delle nonne di Staggiano, Crepet ci ricorda ogni volta che l’acqua è bagnata. E mentre tu sei lì che stai per pensare “sticazzi, servivi te per scoprirlo!”, lui ti ha già colpito con la sua doppia mossa lisergica: sguardo quasi-penetrante e gesto secco della mano attraverso cui spostare la canuta coltre di pelo brado che, qui, chiameremo per brevità “ciuffo”. Nato 65 anni fa a Torino, il totemico Crepet deve larga parte della sua fama al Maurizio Costanzo Show. Da uomo a suo modo coerente, il mitologico Paolo ci tiene a essere sommamente prevedibile fin dall’inizio. Per esempio dai titoli dei libri: “Impara a essere felice”, “Perché siamo infelici”, “Dove abitano le emozioni”, “Non siamo capaci di ascoltarli”. Pare che a breve darà alle stampe anche i seguenti saggi: “Al sole si suda”, “Non credevo, ma quando ho la febbre scotto” e l’altamente provocatorio “Non esistono più le mezze stagioni. Parliamone”. Voi direte: eh, ma lui è psichiatra, scrittore e sociologo. Quindi ha studiato. Quindi sa. E dunque non merita critiche. Avete ragione, ma qui o attacchiamo ogni giorno qualcuno o Travaglio si cruccia. Al netto però della nostra odiosa iconoclastia, è forse lecito sottolineare come ultimamente Crepet sia solito interpretare in tivù il ruolo più di moda: il renziano pensoso (che è poi un ossimoro). Sabato era a Otto e mezzo con il primo che passava (Luca Barbareschi) e la gufa Sandra Bonsanti. Ieri ne ha scritto sul Fatto anche Daniela Ranieri, ma urge tornare sulle sfavillanti perle di saggezza esistenzial-costituzionali elargite dal ciuffo-renzico Crepet. Ascoltiamolo: “Camilleri (che voterà No, NdA) è Crono che mangia i figli” (giuro, l’ha detto davvero). “Non sono un conservatore quindi voto Sì, i conservatori votano No” (questa l’avrà copiata da Nardella). “Si parla di De Luca per non parlare del Cnel!” (e si fa parlare Crepet perché a volte si è troppo democratici). “Si toglie il bicameralismo!” (come no. E magari l’Inter vince la Champions con un gol di Lerner su assist di Vecchioni). “La Costituzione non è le tavole di Mosè, i padri costituenti volevano cambiarla” (“cambiarla”, Paolo: non raderla al suolo). Gran finale: “Il grande marinaio non ha paura di navigare, ha paura della bonaccia”. Livelli altissima. Se Crepet fosse un piatto, sarebbe una mela cotta.
(Il Fatto Quotidiano, 29 novembre 2016)

6 Comments

  1. la TV regala autorevolezza a tutti purtroppo, al vertice della top ten degli stolti c’è M. Renzi che da tre anni appare sugli schermi televisivi nazionali giocando al piccolo politico-statista declinando panzane, adesso che il gioco non gli piace più perchè sta perdendo ha deciso di cambiare le regole per continuare a raccontar fandonie, e gli allocchi teledipendenti voteranno SI il 4 dicembre.

  2. Il buon Paolo Crepet….
    Lo conosco bene.
    Non ha mai fatto lo psichiatra, ma il carrierista sì.
    Fino all’80, dopo la scomparsa di Franco Basaglia, di cui gestiva pubbliche relazioni, lasciò Psichiatria Democratica e si fece i fatti suoi fino a quando trovò un posto ben pagato in RAI.
    Non ha fatto lo psichiatra, ma i soldi.
    Se lo pagate, Paolo, l’ex bello, dirà che l’acqua è asciutta.
    Vedo che non si fa problemi di dire stupidaggini, favorito dallo scenario di imbecilli/e.

  3. Nell’illusione ma sopita che Andrea, una volta nella vita, mi pubblichi, esprimo a Crepet la mia gratitudine ad esistere se ciò ci consente di gustare simili delizie di Scanzi!

  4. Sei troppo simpatico, mi hai fatto proprio ridere!! Condivido totalmente, questo signore (ma non solo lui) avrebbe fatto meglio come agricoltore o come pescatore. Povera psichiatria, per fortuna che conosco ben altri psichiatri e psicologi, sinceri e competenti!

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