L’estate dei turisti supercafoni (l’umanità è senza speranza?)

Schermata 2016-08-21 a 12.22.59Sono passate diciassette estati, ma in fondo il tormentone resta sempre quello: Supercafone. Lo cantò il Piotta nel 1999, e nel frattempo lui è cresciuto: i diretti interessati, cioè noi, no. E’ sempre più l’estate del cafonissimo a tutto tondo, a conferma di come il problema non sia la volgarità del presente ma la tristezza del genere umano. Basta poco per rendersene conto: per dire, uno guarda Gianluca Vacchi e capisce che non può esserci speranza alcuna. La sua è la parabola dell’uomo che eleva a talento il non avere talento, che fa notizia perché è rimbalzato al Billionaire o perché balla come un tarantolato tamarro: in qualsiasi paese farebbe pena e avrebbe l’attenzione che si è soliti concedere agli Orfini, ma in Italia merita un profluvio di articolesse e fenomenologie. E ancora: il cafonismo regna, signoreggia e soverchia nei treni, con turisti (di qualsiasi nazione) che si tolgono le scarpe e appoggiano i piedi sui sedili neanche Schermata 2016-08-21 a 12.23.36fosse casa loro. Oppure i businessmen che parlano al telefono ad alta voce nella carrozza silenzio, o le mamme che non dicono nulla – e anzi si vantano – ai loro figli mentre giocano a tutto volume con videogames diversamente intelligenti, rompendo le palle a tutto il treno. In questa smisurata giostra della volgarità imperante, merita una menzione a parte il turista (?) italiano che ha sparato un razzo da uno yacht davanti all’isolotto di Espalmador, forse l’angolo più incontaminato di Formentera. Ne è nato un incendio, che ha creato disastri e che ha al contempo riverberato la naturale antipatia che generano (non solo a Formentera) gli italiani all’estero. Magari però fosse solo un problema italiano. C’è Venezia, devastata dai turisti stranieri che bivaccano ovunque e quando hanno caldo si buttano nei canali. Ci sono quelli che si tuffano a Piazza Navona per farsi un Schermata 2016-08-21 a 12.23.19selfie, e già che ci sono rubano qualche moneta dalla fontana del Bernini. Sempre a Roma sono stati in molti a notare tre turiste che, allegramente, si facevano un bagno in costume rinfrescandosi nel fontanone del Gianicolo. Ridevano molto, e anche questo è sintomatico, perché il supercafone non si rende conto di esserlo, e anzi tratta da noiosone chi osa fargli notare quanto lui sia gretto: “Oddio che palle, cosa vuoi che sia un bagno?”. Il “cosa vuoi che sia” è il mantra usato anche dal predatore da spiaggia, ominide di qualsivoglia età e nazione che va in Sardegna e quando torna in patria si porta con sé sabbia, conchiglie e frammenti di rocce. Per lui è normale: “cosa vuoi che sia”. Ultimamente i predatori hanno aggiunto una variazione sul tema: il furto di stalattite. E’ accaduto giorni fa alle grotte di Castellana, in provincia di Bari. Un turista, che meriterebbe più o meno l’ergastolo come chi abbandona Schermata 2016-08-21 a 12.22.36gli animali (altra piaga biblica) ma che se la caverà con un buffetto, ha pensato bene di staccare uno stalattite di 20 centimetri che aveva impiegato appena 1500 anni per formarsi. Siam sempre lì: “cosa vuoi che sia, in fondo è solo un sasso”. Il supercafone è poi aduso a far festa in luoghi da sogno, salvo poi dimenticarsi di pulire tutto: chiedere per credere a chi, al mattino, ha visto di recente la spiaggia del Poetto di Cagliari e l’ha trovata devastata da rifiuti e sporcizia. E’ una spiaggia presa spesso d’assalto dai ragazzini, e appunto: “cosa vuoi che sia, in fondo son solo ragazzi”. Non male anche i falò e la pesca abusiva nel Parco regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Il supercafone non si riposa mai: è un Attila ridanciano senza eroismo, che gode di immunità, si adatta alla volgarità del contesto e balla ilare E andiamo a comandare, felice che esistano canzoni brutte come lui. L’unica salvezza sarebbe un’invasione degli alieni, ma probabilmente facciamo schifo pure a loro. (Il Fatto Quotidiano, 21 agosto 2016)

26 Comments

  1. Io sono sulle splendide dolomiti e faccio bellissime passeggiate accompagnate dall inizio alla fine dalle flautolenze chiassosissime emesse da pseudo motociclisti che si eccitano rumoreggiando sulle curve delle strade, distruggendo qualsivoglia ambiente naturale, rovinando la tranquillità degli esseri umani evoluti e degli animali delle zone. E meno male che mi trovo in una zona dell unesco. Ecco che il genere umano, arrendevole ai bassi istinti e approvando queste condotte, favorisce solo l amplificarsi della deficienza, della mancanza di rispetto, e dell aggressività. Solo pensando a un’estinzione certa del genere umano il mio cuore si sente sollevato, e colmo del più profondo senso di giustizia universale

  2. l’essere umano la peggiore delle bestie su questa Terra.
    Concordo con Scanzi, se esistessero gli extraterrestri ci schiferebbero anche loro, ma poi penso a quegli artisti uomini e donne dal pensiero raffinato che hanno fatto grande la storia d’Italia domandandomi, possibile facciano parte della stessa razza umana? Esseri immondi cloache viventi antropologicamente agli antipodi con esseri umani eccelsi per cultura e capacità intellettive che a nulla son serviti per erudire le masse, senza fare distinzioni tra chi è ricco e veste firmato ma devasta il paesaggio costruendo orrende ville o in veste di politico dirigente rilasciando autorizzazioni per distruggere l’ambiente, peggio avallando guerre da quelli che si tuffano nelle fontane o lasciano immondizia sulle spiagge, che per certi aspetti sono meno dannosi della classe politica e dirigente.

  3. Mi sono trasferita da poco nella “città bella”, Gallipoli, perché in Toscana, dove vivevo, in un secondo ho perso tutto. Conoscendo le persone che abitano Gallipoli tutto l’anno, fra cui anche i gallipolini, mi sono ritrovata come in famiglia: una famiglia di gente sorridente, che fa lavori duri per vivere, che sa godere la bellezza e l’unicità della propria casa e che pure non nega ai propri ospiti di fare altrettanto. Qui le persone sono semplici, un po’ come Firenze negli anni 70.
    Ma da giugno regna l’inferno! Come a Venezia, ti ritrovi persone seminude che camminano per il centro con la bottiglia di birra in mano che una volta finita viene abbandonata dove capita; come in ogni grande città dopo un concerto, al mattino devi scavalcare i corpi dei giovani che, ubriachi o “strafatti” si sono addormentati lì dove erano perché non ce la facevano con le proprie gambe a tornare alla casa presa in affitto; la movida notturna che non ti fa riposare mai anche se tu al mattino devi alzarti per andare a lavorare; le tonnellate di spazzatura extra che vengono prodotte…qualcosa come 2,5 t in più….e luoghi che in inverno sono belli come il peccato che in estate diventano un fiume di spazzatura anche umana…..Mentre il sindaco dice che “tutto va bene” ( riporto qui l’indirizzo dove ho letto una tale scempiaggine – http://m.famigliacristiana.it/articolo/gallipoli-i-due-volti-della-regina-d-estate.htm)

  4. E’ un problema culturale prima ed etico di conseguenza. Culturale perché non c’è più la conoscenza di ciò che è giusto o sbagliato, corretto o scorretto, lecito o illecito, legale o illegale. Diventa etico perché oltre a ciò, la totale assenza di ogni tipo di morale rende inattuabile qualsiasi freno o restrizione sia nell’agire, sia nel giudicare, e punire

  5. La soluzione c’è: multe, multe, multe, multe, multe, a italiani e turisti. E cartelli multilingue molto chiari e ben tradotti del tipo: solo perché sei in Italia, non credere di farla franca, cafone.

    Vogliamo scommettere che diventiamo un paese più civile?

  6. Mille commenti fine filosofia e di chi scrive baggianate.
    Invece di scrivere e pensare sorregge, agiamo!
    Chi se ne va’ e lascia l’ombrellone per il giorno dopo, smontate e portate via! (io lo ho fatto due volte) chi mette le sedie in fila nel bagnasciuga, togliete per passare, chiudetele ed accatastate. Se prendono sabbia avvisate subito.
    Insomma agiamo invece di fare i leoni da tastiera dopo aver fatto le fregne al mare..

  7. Noi nati nagli anni 50/60 siamo stati educati a schiaffi e punizioni che ci hanno messo sulla retta via, poi e’ nata la teoria del dialogo e dell’amicizia fra genitori e figli, niente di piu sbagliato, i piccoli selvaggi, perche’ cosi’ nasciamo tutti, sono scaltri e danno come ingannare e approfittarsi delle situazioni, tanto … Oltretutto comportamenti indisciplinati e vergognosi da chi dovrebbero essere sanzionati? Non esiste piu’ nessuno che lo fa’ ne controllori, ne vigili, ne poliziotti, tantomeno gli insegnanti, perche’ i pochi che si sono avventurati a farlo hanno rischiato guai se non addirittura denunce. Per cui avanti si vada e prima o poi diventera’ un far west!

    • Certo, ovviamente quelli nati negli anni 50 e 60 sono educati, laboriosi ed onesti, la colpa è delle generazioni successive. (che poi sarà mica colpa dei genitori classe 50 e 60 se i più giovani sono maleducati? Ma sicuramente non sarà così…)

    • sono d’accordo…ho due figli anche io di 20 anni….dialogo si ma alla fine…ci deve essere qualcuno che prende una decisione definitiva…piaccia o non piaccia…perché quando toccherà a loro farlo…capiranno il perché di certe scelte fatte dai loro genitori…l’educazione si insegna e si mantiene…si tramanda..come tante cose…
      Non ho mai creduto in un rapporto ” di amicizia” tra figli e genitori…ognuno ha un ruolo…ben definito..come quello assegnato ad una madre ed ad un padre..ma qui andiamo su un altro tema…

  8. Io sono in ferie a Porto Seguro, Brasile. Non ci possono più vedere, mi hanno detto che gli italiani sono arroganti, entrano nei ristoranti lamentandosi di tutto…..siamo diventati peggio degli Americani, degli Argentini e di molti altri.

  9. Essendo “purtroppo” un tifoso della Roma mi capita di ascoltare di tanto in tanto Tele Radio Stereo, nota emittente giallorossa. L’altro giorno uno dei redattori, Galopeira per l’esattezza, di ritorno dalla trasferta portoghese, commentava la pulizia l’organizzazione e l’efficienza dei trasporti che ivi regna. Entusiasta raccontava della estrema pulizia delle stazioni della metro e della totale assenza di scarabocchi da alcuni definiti opera dei wryters, che invece affliggono la metropolitana di Roma e non solo. “Ma cosa vai dicendo-lo interrompe il suo coconduttore”- quella è una forma di arte moderna chiamata Street art”, aggiungendo poi , lasciando basito il suo interlocutore, che si tratta della nuova forma espressiva delle ultime generazioni che proprio nell’agire nella clandestinità e facendosi rincorrere dalla polizia (magari accadesse)fanno la propria arte.
    Nessun riferimento alla differenza tra l’oscenita’ degli sfregi che deturpano la nostra città, e non solo, ed i rari casi di opere di pregio circoscritte però in situazioni e luoghi ben definiti. Basta paseggiare per trastevere per rendersi conto che il problema sta diventando un vero e proprio flagello.
    Si renderà conto quel “co-conduttore ” del danno che provoca facendo passare per arte tutto ciò alle orecchie di centinaia di ragazzini?

  10. Caro Scanzi
    Gli stranieri si comportano bene perché se sgarrano vengono puniti severamente. Provi solo a buttare una carta per terra a Manhattan, o schiamazzare di notte; passi con il rosso o sorpassi dove c’è il divieto. L’umanità è mediamente bestia dappertutto, non solo in Italia. Basta ricordarsi dei nipotini dell’Olandese Volante e delle loro imprese alla Barcaccia. Cui il Governo Olandese rifiutó di indennizzare

  11. Solo un appunto su una cosa spesso citata come esempio di maleducazione, che secondo me non lo è affatto: in una buona metà del mondo è buona educazione togliersi le scarpe entrando in casa d’altri. Vale in molte culture asiatiche ed in tutto il mondo musulmano. Inoltre, dovendo stare seduti a lungo come in aereo o in treno, togliersi le scarpe è raccomandato dai medici. E non ci vedo proprio nulla di male.

    • Ma come non c’è nulla di male, ma stiamo scherzando? E io dovrei sopportare uno nello scompartimento che si toglie le scarpe. No via, non c’è limite al peggio! Che lo faccia a casa sua!!!

    • Il concetto di educazione è relativo al paese in cui ci si trova, qui è giudicata cortesia stringere la mano ad una persona appena conosciuta, provi ad invadere lo spazio personale di un giapponese che non la conosce e vediaml come la prende, allo stesso modo io mi tolgo le scarpe in casa d’altri solo se ho una grande confidenza con il padrone di casa e comunque dietro suo esplicito permesso, igiene o non igiene il punto è che paese che vai usanza che trovi, la maleducazione sta proprio nell’infischiarsene e fare come se so stesse a casa propria.

  12. Condivido pienamente l’articolo ma vorrei che tu lo completassi con delle proposte: cosa possiamo fare ,tutti noi ,per cambiare e far cambiare questi italiani ? È’ facile descrivere e ,giustamente ,scandalizzarsi, ma più difficile trovare o suggerire delle azioni efficaci senza “scomodare ” Renzi, il governo, i politici, ecc…perché qui non c’entrano ….

    • Sono proprio d’accordo con te Daniela, a parte gli altri discorsi sull’umanità in piena decadenza, veri e comprovati, ma qui si aprirebbe un romanzo infinito.. un thriller.. Tornando ai vacanzieri italiani o stranieri, di cui in generale si apprezza il comportamento molto piu educato di quello italico, direi che il segreto e\o la soluzione stia UNICAMENTE , in un miglior comportamento etico e civile del popolo italiano. Che si è perso oppure c’è, io credo , ma non si mostra piu’, abituati ormai come siamo tutti ,come ragazzacci, a fare piu’ il male che il bene, nostro e per gli altri. Certo è che siamo in ottima compagnia !! I nostri cugini d’oltralpe occupati a discutere e vietare il burkini.. ma non sarà un affare esclusivamente delle donne arabe? In europa, nel mondo , la donna ha avuto la sua evoluzione, non ancora conclusa, direi, quindi le donne musulmane faranno la loro..quindi se noi si sporca il mondo con l’immondizia e la corruzione spietata, loro lo hanno già alla grande sporcato con le abbondanti scorie nucleari, che nessuno sa dove vanno a finire.. che forse la Merkel ha dichiarato qualcosa in proposito?? Pero’ le loro città sono efficienti e costruite intelligentemente per far stare i popoli a loro agio, si vede le tasse dove vanno a finire.. qui invece non si vede niente..solo disastri. I disastri sono anche quindi gli stronzi che si rubano la sabbia dalle spiagge ecc. l’elenco è lunghissimo… non c’è educazione civica..che a scuola era una gran palla , ma qualcosa lasciava nella nostra mente. Calmi.. ministro Giannini, ma quale educazione civica, civile etica..usa la vostra mente di politici ? Questi professori precari che aspettano il ruolo e vengono mandati a giro per l’Italia è civile ed educativo ????? Ma insomma , come diceva il mi nonno ” Il pesce puzza dalla testa..!” E quindi il popolo Italiano deve assolutamente migliorare, Maaaaaa , c’è qualcuno , tanti qualcuno..che sta sopra di noi e prima di tutto non va in galera se ruba i soldi pubblici, mandiamocelo e leviamoli tutto.. cosi’ anche gli italiani, forse cominceranno a credere che si fa sul serio e anche loro, noi, vorremmo con piu’ impegno far ritornare civile il nostro bel paese… Se questo accadesse, non avremmo rivali.. Che cretini !!

  13. Dipende da cosa speri tu Scanzi, ma l’umanità non è te e pensare che l’umanità non abbia speranza è ancora un pensare metafisico, in cui l’umanità per sperare “deve” necessariamente dare un senso innegabile alla propria vita, o “deve” intervenire uno stato etico, o “devono” esserci leggi di mercato eterne, o “devono” esserci rapporti di produzione, ecc.. Ecc.. Ma se ogni dovere poggia indistintamente sul potere, è questo “dovere” destinato ad accadere, cioè a divenire altro.

  14. Sicché, l’umanità, nella “nuova” verità, non ha speranza alcuna se pensa che il vincolo tra la parte e il tutto sia assoluto, cioè necessario, se appunto pensa con l’etica del dovere e non con l’etica del potere. L’etica del dovere nasce nella verità della scienza del non nascondimento, nell’episteme aletheia come direbbe Heiddeger, nella filosofia greca, nel senso inaudito fin lì della verità. Ma se la verità delle cose tutte è la loro morte, anche alpunto quella della verità, di Dio, se il tutto non è necessariamente il tutto di ogni parte, allora se posso uccidere perché non debbo uccidere?

  15. È vero, chi mostra un poco di senno in questo paese è allontanato come pericoloso criminale dedito all’intelligenza e quindi da questo mio scriverle non mi aspetto assolutamente nulla, però, sono talmente abituato a scrivere di cose importanti con chi le cose non le conosce, e non le conoscerà mai, che anche qui mi esprimo. Cosa significa esser cafone? Esser cafone signfica violare il costume, in quanto il costume, o l’etica, è in principio considerato e considerabile l’inviolabile, si che chi si prende del cafone crede di aver violato l’inviolabile costume, o stato etico, ma infine si prende appunto del cafone, delitto (cafoneria) e castigo (lo stato etico che in questo caso dà del cafone al cafone, che qui si esprime con l’articolo di un giornalista), si che non è vero che lo ha violato il costume, ma ha solo creduto di poterlo fare. Ma, e qui veniamo al punto, lo stato etico, a sua volta, è immagine della verità etica, si che essendo immagine gli è parte, non l’intero. Ora, senza entrare troppo in filosofia, dato che l’immagine si rende conto che le conseguenze o le cause del proprio essere non dipendono necessariamente dalla propria relazione con il tutto, proprio per questa “nuova” verità del tutto e delle sue parti, chi non deve fare qualcosa in nome di qualcosa d’altro, la parte che si sente obbligata a fare qualcosa, in nome dell’interezza, dello stato etico, non sentendone la necessità o vincolo, infine non fa quello che deve fare sicché il deve fare si trasforma in poter fare. Se posso farlo, perché non debbo farlo? Questa la nuova domanda etica.

  16. L’umanità è senza speranza? Non saprei che dire signor Scanzi, alcuni atteggiamenti da evitare in pubblico per quella che da piccolo mia madre mi definiva “buona creanza” invece si riscontrano quotidianamente ovunque come lei qui ci fa ben notare.
    Io credo che l’istinto umano, comunque da non sottovalutare, nonostante quella grandissima conquista caratteristica solo della nostra specie per come la definiamo, e cioè l’intelligenza, in alcuni casi prenda il sopravvento su tutti i divieti, regole, imposizioni, leggi, decreti e altro. Non c’è niente da fare…..
    I turisti stranieri poi che palesemente solo quando si trovano in Italia, così almeno mi auguro per loro, assumono atteggiamenti “incivili” fanno parte di quella condizione psicologica scatenata ovviamente dal fatto che vedono degli esempi non proprio edificanti di noi italiani.
    Lei sicuramente avrà letto quel libriccino-saggio del signor Baricco che per caso io acquistai qualche anno fa: I Nuovi Barbari.
    Ecco, credo che sia tutto là…..
    Buona giornata e grazie.

    Paolo Imperatori

  17. Per non parlare di chi va a mangiare in ristorante a mezzanotte e tratta pure male i camerieri arrivando fin quasi alla rissa. Nessun rispetto per se stessi e eper il lavoro altrui. Tutt’altra pasta gli stranieri, calmi, educati, rispettosi, lasciano pure la mancia, quasi non sporcano, essenziali.

    • Veramente non mi sembra,a differenza di quanto si desume da qualche commento,che gli stranieri siano bravi gentili e costumati. Perlomeno se si legge l’articolo
      Il solito vizio italico dell’erba del vicino è sempre più verde ? Ovviamente non e ‘ che ,per questo, mi consolo nel comune è mezzo gaudio !!!

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