“Renzi? Parla come la brutta copia di Jovanotti”

Schermata 03-2457108 alle 11.16.07“Renzi? E’ il finto nuovo, proprio come Berlusconi. E’ identica anche la narrazione. Berlusconi diceva “noi siamo il popolo dell’amore e voi dell’odio”, Renzi dice “Noi siamo il bene e voi i gufi”. E’ uguale. E’ una rottamazione finta, perché i De Luca e Crisafulli ci sono ancora, pur di vincere Renzi raccatta di tutto. Non c’è alcuna meritocrazia, a dispetto delle prime adunanze alla Leopolda: è meritocratico mettere la Barracciu sottosegretaria? Trovate davvero che le Boschi e le Madia siano più preparate delle Gelmini e delle Carfagna? Io no, e non lo dico con gioia. Evidentemente hanno la patente dell’essere “di sinistra” (come no), e questo le salva da tutto secondo certa stampa. E poi la politica: a livello economico (Jobs Act) e costituzionale (ddl Boschi, Italicum), Renzi prosegue nel solco berlusconiano. Di nuovo e di sinistra non ha nulla. E oltretutto gode di un consenso nei media che negli ultimi 30 anni non si era mai visto. Vorrei poi dire un’ultima cosa sulla famosa “narrazione” di Renzi. Certo, è stato bravo a indovinare alcuni jingle, come la parola “rottamazione”, ma ripete sempre le stesse cose e c’è una pochezza semantica imbarazzante: “L’Italia è il paese in cui il domani arriva prima”, “L’industria della lagna non serve”, “E’ il cambiamento che ci chiede di cambiare”. Ma che roba è? Siamo all’asilo? Renzi ha detto che D’Alema parla “come una vecchia gloria del wrestling”. Può anche essere, ma Renzi parla come la brutta copia di Jovanotti, e tenendo conto che pure l’originale non è Bob Dylan, direi che c’è poco da entusiasmarsi. A sinistra di Renzi c’è uno spazio immenso e ci sono milioni di elettori che rimbalzano come palline da flipper: chi si è avvicinato ai 5 Stelle, chi ai dissidenti Pd, chi a Sel o Tsipras, chi guarda a Landini e chi si astiene. Ecco: l’unica alternativa valida a Renzi può essere lì, perché se davvero si tratta di scegliere solo tra Renzi e Salvini, poveri noi” (Otto e mezzo, 25 marzo 2015, Qui il video).

6 Comments

  1. “E’ il cambiamento che ci chiede di cambiare”.
    Tautologia applicata, ossia fregnaccismo oggettivamente comparato e soggettivamente ridondato (che ho detto? boh. Seguo l’ispirazione indotta da cotanto pensiero e mi adeguo neuronalmente).
    Comunque, a proposito di comparazioni, non sputtaniamo l’asilo, luogo di individui ancora nobili e, se ne avessero la forza, pronti a prendere a calci nelle basse terga certi personaggi.

  2. dimenticavo la parte più importante del reality show Renzi’s talent, il patto del “nazareno”
    dove in separata sede alla faccia degli italiani ha deciso per volontà divina di modificare la Costituzione Repubblicana insieme a Silvio condannato definitivamente per frode fiscale, reato con lo Stato e coadiuvato da Denis plurindagato dalla Magistratura per reati di corruzione, associazione a delinquere, truffa, finanziamento illecito ecc…
    wunderbar direbbe la Merkel, wonderfull Cameron, merveilleux Hollande e me cojoni a Roma!

  3. matteo renzi è il vecchio che disavanza!
    • come presidente della prov. FI assunse senza titoli necessari 5 persone, assolto perchè a sua insaputa.
    • come sindaco di FI visse nella casa di un amico imprenditore assegnatario di appalti municipali.
    • in quel periodo era assunto nell’azienda di famiglia ma in aspettativa perchè impegnato in politica (l’ente che presiedeva pagava i contributi alla ditta del padre/sua) impresa di famiglia chiusa per fallimento fraudolento secondo indagini della Magistratura, che oltretutto scopre aver ricevuto finanziamenti pubblici per ripianare debiti.
    • come capo di governo ha 5 sottosegretari indagati, due ministri dimissionari De Girolamo e Lupi per vicende note; Poletti tempo prima di diventare Ministro della Repubblica in qualità di presidente delle Coop. banchettava con personaggi romani accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso.
    • nottetempo inserisce di soppiatto la norma del 3% nel decreto attuativo fiscale tentando di eliminare il reato penale di evasione fiscale.
    • approva in totale conflitto di interessi con la ministra boschi la trasformazione delle banche popolari in spa ipervalutando le azioni del 65%, la CONSOB indaga ipotizza anomalie per insider trading.
    • chiese le dimissioni del ministro alfano per il caso kazako, poi fu lui stesso a riconfermare alfano come Ministro degli Interni;
    • per il caso della Ministra Cancellieri-Ligresti/unicredit chiese le dimissione poi rassegnate.
    • come segretario e capo di governo non prese provvedimenti politici in merito allo scandalo primarie in Liguria.
    • in quanto segretario PD e Premier non ha espresso pareri politici o preso provvedimenti nel caso “mafia capitale”.
    • come segretario del PD non si esprime politicamente in merito alla candidatura a governatore della regione Campania di De Luca condannato in primo grado.

    Questa è solo una parte delle corbellerie istituzionali commesse dal rottamatore ormai nudo e dalle sue pulzelle/cavalieri senza macchia e pudore, arrogandosi oltre al potere temporale addirittura quello spirituale di decidere come dove e quando applicare principi etici e morali.

  4. Il paragone tra Renzi e Jovanotti è perfetto, ahimè! Paradossalmente, considerando la musica di Lorenzo Cherubini piuttosto “povera” e discretamente imbarazzante (per usare timidi eufemismi), il suddetto paragone va a discapito di Jovanotti piuttosto che di Renzi… La qual cosa attesta, in modo plastico, in quali mani è finita la nostra povera Italia… Sic!

    • Il toner è quasi esaurito. La fotocopia è uscita sbiadita… Forse sarebbe stato meglio tenersi l’originale ed evitare di sprecare tempo. Oltre che un foglio di carta, ovvio…

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