Quirinarie M5S: cosa fare?

prodiSpesso i 5 Stelle sono stati criticati – anche da me, e lo rifarei – per non essere saliti su due/tre treni importanti. O comunque per avere dato al Pd l’alibi di andare da Berlusconi. Le mosse di questi giorni sono state più intelligenti e nulla, da parte loro, pare intentato. Dire che “si sono chiamati fuori” solo perché non sono andati fisicamente al Nazareno è operazione di consueta delinquenza intellettuale: hanno chiesto i nomi a Renzi, hanno scritto al Pd, hanno inserito i nomi di Prodi e Bersani: cosa voleva di più Renzi, una fettina di culo (cit)? La verità, peraltro arcinota, è che Renzi – che si è guardato bene dal considerarli – ha già da mesi il nome in tasca e lo ha condiviso con il suo maestro Silvio. Renzi finge di cercare i M5S per fare ingelosire Berlusconi e per dare all’opinione pubblica l’illusione che lui è democratico. Per questi motivi trovo che la trama sia scritta e che qualsiasi mossa sarà probabilmente inutile, ma si spera sempre (almeno ogni tanto) di essere smentiti. Chissà. Patetica anche la lettura “squadrista” della contestazione ai 9 transfughi grillini: sentirsi dare dei “venduti”, in questi casi, più che un insulto pare una sottolineatura didascalica. Parliamo di cose serie, quindi non dei martiri di professione con la propensione alla frignata televisiva. Domani la base 5 Stelle dovrà scegliere, proprio come accaduto stamani ai parlamentari, tra due strade: quella iper-coerente, utopica e intimamente appagante (ma politicamente inutile) e quella tattica. So che, per i duropuristi, la “tattica” è una parolaccia come lo è la furbizia. Li capisco. Ma so anche che, se fai politica, devi giocare con le carte che hai e non con quelle che vorresti avere. Quindi: due anni fa i 5 Stelle proposero Rodotà, un nome splendido (benché a loro poco caro) che il Pd impallinò con la scusa vile e imperdonabile del “non è un nome nostro, tiè”. Ora i 5 Stelle optano per il doppio binario: il nome dei sogni, alla Di Matteo, e il nome tattico, alla Prodi. C’è persino Bersani, e ovviamente molti ironizzano sul fatto che due anni fa fu trattato a pesci in faccia dal Duo Disgrazia (poi un po’ sono migliorati) Lombardi-Crimi. Vero, ma a) napoBersani non chiese mai un’alleanza bensì un appoggio esterno, b) Il Capo dello Stato non è il Capo del Governo e, così come i 5 Stelle volevano Rodotà al Quirinale ma (sbagliando) al Governo, così accetterebbero Bersani al Colle ma non a Palazzo Chigi. Non è difficile da capire, può arrivarci anche Pigi Battista (forse). In questi casi bisogna ragionare in due modi: cosa vorrei e cosa voterei. Cosa vorrei? Vorrei una persona come Di Matteo, Carlassarre, Imposimato, Settis o Zagrebelsky. In un paese non dico dei sogni, ma anche solo non così lungamente sputtanato, sarebbero nomi con possibilità concrete. In Italia, no. Votare loro significa fare un bel gesto che però, concretamente, equivale alla masturbazione politica. Cosa voterei? Parliamoci chiaro: se l’unico obiettivo plausibile è insinuare crepe nel patto purulento del Nazareno, gli unici nomi “concreti” sono Prodi, Bersani e Cantone. Ed è lì che andrebbe focalizzata la scelta. Oltretutto sono nomi che garantirebbero bersaniuna Presidenza rispettabile e dignitosa. Cantone è un nome divenuto “renziano”, su cui il Ciambellone di Rignano potrebbe convergere. Prodi è stato messo giustamente – anche se molti parlamentari non volevano – perché è il nome fatto da quei tre o quattro Pd che hanno risposto ai 5 Stelle: Civati ha il carisma dei fagiani lessi, e ogni volta che va in tivù riscrive un nuovo capitolo del donabbondismo, ma politicamente dice cose oneste e sensate. Non è certo lui il problema. Se M5S vota Prodi al quarto scrutinio, (larga) parte del Pd non potrà dire no e Berlusconi uscirà sconfitto (e dunque anche Renzi). Bene che vada i 5 Stelle manderanno in difficoltà il nemico, male che vada si intesteranno comunque una vittoria e soprattutto regaleranno al Paese un nome degno (Prodi è “quello dell’euro”, certo, ma è anche una persona che in quel ruolo starebbe benissimo). Le stesse cose valgono per Pierluigi Bersani, scelta decisamente azzardata per i 5 Stelle – lo so – ma scaltra e non peregrina, ancor più dalla quarta votazione in poi, quando il nome verrà deciso tramite una consultazione-lampo online. Quindi: io non sono iscritto ai 5 Stelle, e mai lo sarò, ma se fossi un attivista – tra “il farsi i pompini a vicenda” (cit) e la concretezza della politica “merda e sangue” – non sceglierei la prima opzione.

P.S. Credo però che, alle Quirinarie M5S, vinceranno Imposimato o Di Matteo. Nomi splendidi, ma che renderanno felice anzitutto Renzi.

40 Comments

  1. gentile Scanzi, il patto del Nazareno è mediaticamente morto (ad uso e consumo degli allocchi); in realta’ questo nuovo teatrino è stato messo in opera per ricompattare dx (FI,Lega, NCD, FdI ecc.) e PD e, in caso di elezioni a breve anche col consultellum, metterlo in c. a chi continua a non informare la gente, a salire sui tetti e pensa che 60 milioni di italiani siano davanti al computer dalla mattina alla sera. Lo dimostra il fatto che il bulletto non ha intenzione di cambiare l’Italicum, mantenendo i capilista bloccati che è l’unica norma che interessa a B. Se la sn del PD non fosse solo attaccata alla poltroncina, data la situazione politica attuale, si dovrebbe facilmente imporre per eleminare la norma e ripartire con le preferenze o, meglio, con i collegi uninominali mantenendo simile tutto il resto (governabilita’ assicurata)

  2. riflessioni elementari: 1°-nel 2011 (caduta di Berlusconi) Bersani avrebbe dovuto imporre le elezioni (anche contro i voleri di Napolitano) (Berlusconi a casa)
    2°- dopo le elezioni i cinque stelle avrebbero dovuto dare la fiducia al monocolore PD; avrebbero costretto il PD a votare le loro iniziative di legge. In caso contrario elezioni ed i cinque stelle al 50 e passa per cento (Berlusconi a casa). 3°- dopo le prime 3 votazioni per la presidenza della repubblica e la candidatura di Prodi da parte del PD i cinque stelle avrebbero dovuto votarlo e Prodi sarebbe stato eletto alla faccia dei 101 PD,(per me quinta colonna berlusconiana nel PD) e Rodota’, alla quarta chiama, si sarebbe dovuto ritirare ed invitare i 5mS a votare Prodi (vero attaccamento alla causa, governo diverso e Berlusconi a casa). Ne avrei tante di riflessioni da fare e tutte mi fanno capire che c’e’, da parte di tutti, o incapacita’ tattica e strategica o ricerca del meo particulare

    • prima si comincia con la strategia e la tattica davanti alla coerenza, poi la politica davanti alle regole e per concludere si diventa un partito politico come un altro..

  3. Dici che “Renzi ha vinto”.
    Non vorrei sminuire le vittorie di nessuno ma più passa il tempo e più sono convinta che la candidatura di Mattarella sia stata calata come una mannaia anche e soprattutto sul collo del nostro caro leader. Questo purtroppo non significa che ciò costituisca automaticamente un vantaggio per tutti noi.
    Riguardo ai Cinquestelle, invece di sparare rancorosamente a zero su di loro accusandoli di aver perso l’ennesimo treno, imho voglio pensare che dietro il loro atteggiamento stranamente distaccato ci sia stata la rinuncia ad una tattica conveniente preferendole una strategia che guarda ad un risultato più importante. E determinante.
    D’altronde ormai sono parlamentari adulti (checché ne pensi Cacciari, un altro bue che dice cornuto al presunto asino), preparati, e mi sembra anche che abbiano imparato a difendersi egregiamente.
    E comunque, se è vero che il nuovo presidente merita una possibilità nonostante ombre e penombre, i parlamentari del Movimento hanno diritto ad un’autostrada di possibilità: per il loro passato intonso, per aver avuto il coraggio di buttarsi in un’avventura in cui sapevano perfettamente che avrebbero dovuto sputare sangue e rimestare merda, e perché, detta papale papale, si stanno facendo un culo così anche per me e per te.

    Buona giornata e buon lavoro, my dear desgrazziate.

  4. Stiamo assistendo ad una pantomima politica tra finti strappi rincorse e rilanci, compromessi e ricatti per ottenere vantaggi personali.
    D’altronde non possiamo aspettarci da un pregiudicato e dal compare indagato che scelgano un uomo ligio al dovere istituzionale garante della Costituzione quindi legalità.
    Come per l’ex presidente il nuovo deve avere le stesse caratteristiche intrinseche, gli scheletri nell’armadio.

  5. Il cerchio dei papabili si stringe attorno a persone che hanno scheletri nell’armadio quindi ricattabili.

  6. Ho visto Otto e mezzo. Ti ho seguito con piacere. Non posso dire lo stesso dei tuoi interlocutori. La Comi ha raggiunto l’apice della surrealtà quando ha incominciato a blaterare sul quel pover’uomo di Berlusconi che “non ha ottenuto niente di quello che ha chiesto, aveva chiesto di restare a Roma ma gli è stato negato anche quello, come se ci fosse volontà di fuga, invece voleva solo negoziare blablablabla”
    Già, tutto normale: un pregiudicato a cui viene negata la possibilità di spostarsi liberamente e che pretende di farlo perché deve negoziare. E con chi deve negoziare? Con il Governo. Chissà se questi si ascoltano quando parlano.

    Ma voglio entrare nel merito dell’argomento trattato.
    Votare Prodi, adesso, sarebbe un’ingenuità enorme da parte dei parlamentari Cinquestelle.
    Di più, politicamente parlando sarebbe un suicidio ora che la linea anti-euro si è spinta oltranzisticamente in avanti. Le bocche di fuoco mediatiche non aspettano altro per scatenarsi. E dal momento che Prodi non arriverebbe mai allo scranno quirinalizio, rimarrebbe solo quella che tu vedi come una soddisfazione (“bene che vada ….”) ma che in realtà diventerebbe una condanna che legherebbe definitivamente i Cinquestelle all’accusa di onanismo, in questo caso pure eterodiretto. Rimarrebbero con il… cerino in mano.
    No, visto l’andazzo poco democratico sperimentato due anni fa, stavolta le cose dovranno andare diversamente.
    Renzi ha proposto Mattarella? Bene, credo che il Movimento possa convergere tranquillamente su quel nome (peraltro ampiamente spulciato dal Fatto Quotidiano che ha fatto lo stesso con Imposimato e, francamente, mi sembra che fra i due la figura migliore la faccia Mattarella) e lo deve fare platealmente, possibilmente prima di un eventuale ripensamento di Forza Italia.
    Personalmente, se l’elezione va in porto qualcosa mi dice che l’Italia non ci guadagnerà granché istituzionalmente parlando. Sono invece convinta che il Movimento farebbe un notevole balzo politico in avanti togliendo a Renzi e ai mass media il comodo alibi del “roccafortismo grillino” preso come scusa non solo per sparare a zero sul Movimento ma anche per giustificare qualsiasi nefandezza perpetrata dal Governo.
    E se a Renzi venisse in mente di ritirare o sabotare in qualche modo la candidatura di Mattarella, il Movimento potrebbe dire a testa alta e senza timore di scottarsi “Vedete? Noi ci abbiamo provato ma a Renzi non interessa nulla del Paese, l’unica cosa che interessa a lui e a Berlusconi è toglierci di mezzo per continuare a farsi gli affaracci loro”.

  7. gli altri partiti hanno messo in atto tutta questa pantomima prorpio per farci convergere al meno peggio (CREDI SUL SERIO CHE PRODI O BERSANI FACCIANO CADERE IL PDN PATTO DEL NAZARENO?) o suvvia qualsiasi presidente della repubblica che e’ stato nel parlamento come politico negli ultimi 20 anni manterra’ il patto del nazareno fra Caimani (adesso sono piu di uno) ci osno i loro diritti acquisiti in ballo….. SCANZI fai il POLITICO di palazzo o lo scittore o il Giornalista? i confini tra finzione e realta’ sono molto labili e tut lo sai ….fino .ieri Luigi Di Maio e tutto il Movimento sbandierava che non bisogna fare la politica del meno peggio ed oggi invece bisogna cambiare idea all’improvviso?per far cadere questa pantomima (questo ragionamento si fa dalla 4 votazione in poi) I CITTADINI DOVE SONO IN QUESTO RAGIONAMENTO SCELLERATO?

  8. Io voterò Imposimato, tanto l’ultima decisione spetterà cmq a Silvio…così hanno voluto gli italiani…è solo questione di tempo e avranno ciò che meritano.

  9. Io non mi considero un duropurista, ma non vorrei mai Prodi o Bersani come Presidente della Repubblica.
    Sono nomi degni? Da quale punto di vista? Per me un presidente della Repubblica deve prima di tutto essere superpartes. Un arbitro e un controllore sulla Costituzione.
    Pensate che Bersani o Prodi non firmerebbero molte delle leggi che ha firmato Napolitano?
    Mi pare che Bersani faccia tanta polemica, ma poi rientri sempre nei ranghi quando c’e’ da votare in Parlamento… peggio anche di Civati (e ce ne vuole), che ultimamente invece ha votato anche contro al proprio partito.
    Io non credo che con questi 2 nomi possa cambiare qualcosa rispetto al predecessore, Napolitano appunto.

    Quindi, per ottenere una vittoria di Pirro (visto?? il PD e’ in difficolta’!! Come siamo stati braviii!!!!) dovrei avere nuovamente 7 anni di leggi indegne, e di “moniti” di parte?
    NO GRAZIE.

    Guardiamo bene le priorita’. Qui non si tratta di un giochino a “chi ce l’ha piu’ lungo” (cit.). Qui si parla della carica piu’ importante, con dei poteri abnormi.
    Vi prego, lasciamo perdere i “dispettini” fra tifosi.

  10. io credo che Imposimato, nome peraltro nuovo nella corsa al Quirinale, sia più eleggibile di Prodi ( ormai inflazionato)

  11. Sarà un bel mal di pancia… In un altro paese non andrebbe così, ma noi non siamo un altro paese. Prodi e Bersani, per vari motivi, non si possono neanche nominare ma se l’alternativa è Amato, ben vengano! La base del MoVimento non è fatta di gente che mastica politica da decenni, è fatta di gente comune che ha un sogno nel cassetto: un paese vivibile, con un Governo degno di questo nome, un Parlamento che fa il suo mestiere e un Presidente di tutti che riesca a garantire onestà, diritti e doveri per tutti ed equità sociale. Sarà davvero un bel mal di pancia, sbaglieremo sicuramente qualcosa ma quando si combatte per realizzare un sogno bisogna essere pronti allo scontro con la realtà….

  12. Personalmente spero che vincano Di Matteo e Imposimato (io voterò Cantone perché credo che sia uno dei pochi nomi che non darebbe fastidio a nessuno, cosa che l’approvazione dellla sua nomina ad ANAC, avvenuta all’unanimità in commissione affari costituzionali, conferma).
    Un nome quindi chiaramente in linea con la base cinque stelle, da giocarsi nelle prime tre votazioni. Spero però anche che in buona posizione si classifichino Bersani e Cantone (più che Prodi).
    Non credo che sarebbe strategicamente vantaggioso un Bersani votato fin dalla prima elezione (o un Prodi o un Cantone), credo che sarebbe strategiacamente vantaggioso arrivare alla quarta con un nome del genere nel cannone, una sorta di asso o di jolly da calare nel momento più opportuno.
    Secondo me il vero vantaggio di avere Bersani nella rosa dei nomi, è averlo lì senza sapere se se lo giocano o meno…

  13. Si ma prima di sostenere Prodi per fare dispetto al duo B&R bisognerebbe anche guardare i numeri. A meno che non lo proponga R stesso, non ci sono lontanamente i numeri per eleggere Prodi.

  14. Quindi il nome è già scelto ma per “mettere in difficoltà” renzi bisognerebbe dare un voto “tattico” alle quirinarie. In tutta onestà, Scanzi: renzi ha i suoi piani da perseguire e conosce bene gli Italiani, quindi anche se uscisse Prodi lui tirerebbe dritto con il suo nome, e il piddì/FI compatti con lui (a parte qualche franco tiratore senza peso) . Sarebbe messo in difficoltà? Certo. Per un paio di settimane. Poi l’indignazione cala e lui continuo brioso e felice come ha fatto finora. Ti ricordo che ha appena detto che per il 2015 non ha intenzione di guardare ai sondaggi, ergo: non gliene frega niente di essere “messo in difficoltà” dall’opinione pubblica.
    Morale: io voto Imposimato. Non mi sentirò preso in giro una volta scelto il candidato di renzi/B e la mia coscienza sarà leggera.

  15. Il fatto di pensare di scegliere un nome per una carica in virtù di una tattica politica mi fa rabbrividire,anche se ne comprendo la ragione pragmatica e l’eventuale ricaduta in caso di “successo”.
    Personalmente sarei per il cosa vorrei incrociato sul cosa voterei,ad esempio Rodotà (mi spiace lo abbiano estromesso) o Zagrebelski,o Imposimato oppure anche la Severino.
    Dovendo scegliere per la strada pragmatica,tra Prodi e Bersani forse sarebbe più problematico il secondo per il Nazareno,anche in virtù della riluttanza del primo.
    Sul trattamento riservato ai nove fuoriusciti dissento, gli hanno dato molto più dei venduti;non concordo su alcune loro puntualizzazioni, ma sulla loro critica di fondo sì: c’é un serio problema di gestione e digestione del dissenso nel M5S, certe reazioni di ieri lo hanno confermato.
    Se ci di definisce una forza di governo, si devono maturare certi meccanismi ed atteggiamenti in caso di divergenza di opinione e di gestione della politica;se non si ha la forza di fare questo, non si ha la capacità di fare le cose con e per gli altri.
    Hai scritto pure tu su certi harakiri derivanti da decisioni bi-univoche e votazioni online a ratifica di decisioni di due sole persone;il M5S non é ancora pronto a governare, ma É l’unica speranza vera ed attuale per avere un nuovo orizzonte di governo sano…é uno spinoso cespuglio da curare,con grande nerbo è linfa.
    Puó sbocciare in maniera eccelsa…ma dipenderà dai giardinieri.

  16. Visti gli interessi privati del gatto e la volpe i nomi che ronzano come mosche intorno a quella melma istituzionale sono, Amato, G.Letta, Casini, Schifani, Finocchiaro, Grasso, comunque dalle caratteristiche corsare, spero di sbagliare per il bene degli italiani onesti.

  17. Domani voterò Bersani un tentativo per spezzare l’abbraccio mortale renzusconi, il resto è poesia!

  18. Se quei grulli dei parlamentari 5 Stelle avessero indicato la Bonino (che fra l’altro era fra i dieci delle Quirinarie di due anni fa), avrebbero anche avuto qualche chance di ottenere la maggioranza, visto che non è da escludere che vi si sarebbero opposti solo i renziani e buona parte (non tutti) del Ncd.

  19. Il tuo pensiero non fa una piega. Tanto che ho anche pensato che avrei potuto votare Cantone anziché Imposimato. Ma poi ho pensato che spesso la “coerenza”, come l’onestà (intellettuale e non), porta spesso a migliori risultati della “tattica” (anche detta “strategia” in questi casi, anche se per nulla efficace nel “vero” lungo termine). Un esempio banale è che il proverbio “tra i due litiganti il terzo gode” spesso funziona in politica, anche quando si insiste nell’aspettare che questa “anti-tattica” cresca di efficacia dopo un primo fallimento (Rodotà 2013).
    In questo senso il nome di Imposimato è il più “concreto” (a meno che non lo si bruci confondendo questa “anti-tattica” con la “tattica”).
    E poi… a proposito di “giocare con le carte che hai”, non si dovrebbe avere anche la carta della votazione lampo sul blog per il 4° scrutinio?

    • Se poi si mettesse Rodotà al posto dell’appena auto-esclusa Carlassare, il poterlo votare sarebbe secondo me anche meglio (tra l’altro, un tipo di votazione online così semplice è basato soprattutto sulla popolarità…).

  20. …Renzi ha già da mesi il nome in tasca e lo ha condiviso con il suo maestro Silvio:
    Pierferdinando Casini? E’ scomparso da mesi dai talk show sperando di poter essere considerato super partes. Staremo a vedere

  21. Ciao Andrea, bravo.
    Sono un attivista 5 Stelle da quando nacque il Movimento al teatro Smeraldo e sinceramente, con tutti i limiti di una cosa così nuova, non vedo alcuna alternativa in questo paese a parte il non votare, ma non rinuncio ad un diritto per il quale chi è venuto prima di me ci ha lasciato la pelle e che in mezzo mondo si sognano ancora.
    Detto ciò condivido ogni tua parola, le “quirinarie” avrebbero senso se ci fosse un governo 5Stelle, ma in questa situazione sono davvero un nonsense, l’abbiamo già visto. Purtroppo l’isteria (data anche dalla disperazione di un paese che affonda senza speranza) del blog ci ha portato a questo ennesimo ed inutile “spreco di buona volontà”, io avrei lasciato campo libero ai nostri parlamentari che si stanno facendo un mazzo incredibile e che meriterebbero molta più autonomia. A chi ci governa non gli frega nulla di sputtanarsi e di essere digeribili all’opinione pubblica, mezzo paese è sul loro libro paga, punto e basta, voteranno un farabutto che potrà garantirgli impunità per altre 2 generazioni, letta casini o roba del genere.
    Fatta la frittata delle quirinarie l’unica cosa sensata è proporre Prodi o Bersani.
    Personalmente ritengo Bersani un cane politicamente ma una persona onesta e, ricordo bene, che il decreto Bersani sulla portabilità del mutuo è l’unica legge di questo paese che mi sia servita in vent’anni e che è stata un siluro per le banche, perciò voterò lui.
    Altrimenti tanto vale suggerire Pertini per far vedere che siamo bravi e belli…

  22. il governo cadrà perchè il presidente che sarà eletto sarà votato all’ultimo momento e quindi inaspettato dopo giorni di confusione totale…giorno probabile il 4 febbraio..dopodichè il fonzie di firenze potrà ritornare alle origini grazie al biglietto di sola andata offerto dal nano….

  23. Proporre Bersani dopo averlo praticamente fatto dimettere e’ una scelta a dir locomotive paradossale, sarebbe credibile solo se si ammettesse contestualmente di avere sbagliato 2 anni fa a non aver accettato di considerare la possibilità di appoggiare in suo esecutivo.Solo se gli chiedesse (a Bersani non al PD)prima scusa.

    • la situazione è completamente diversa. non c’è bisogno di scuse. Bersani, al tempo, chiedette di appoggiarlo gratuitamente e non poteva aspettarsi un altro risultato. oggi non sta chiedendo niente.

    • Ma la scelta di Bersani OGGi ha un altro significato, è una “scelta” obbligata se si vogliono ottenere “alcuni ” risultati, visto che non abbiamo altre possibilità di dare Voce a quelli che Vorremmo ci rappresentassero, che io rinvengo in Imposimato o Rodotà

    • Allora non hai letto attentamente, quanto dice l’articolo: “Il Capo dello Stato non è il Capo del Governo e, così come i 5 Stelle volevano Rodotà al Quirinale ma (sbagliando) al Governo, così accetterebbero Bersani al Colle ma non a Palazzo Chigi.”
      Sono due figure completamente diverse, perciò non c’è da chiedere nessuna scusa!

  24. c’è una discreta possibilità che possa vincere Prodi perché la base si dividerà tra sognatori e pragmatici smaliziati. I primi si diluiranno su 7 nomi. I secondi solo su 2 nomi, di cui uno (Prodi) prenderà il 99% e l’altro (Bersani) l’1%.
    Se Prodi prenderà 10 mila voti dovrebbe prevalere su Imposimato.

    • Bene, io già immagino lo scenario nel caso dovesse disgraziatamente prevalere Prodi (o addirittura Bersani):
      La “maggioranza” in Parlamento proporebbe una Finocchiaro qualsiasi per poi fare discorsi sulla strumentalità di Prodi solo perchè è anti-Berlusconi, e difficilmente potrai convincere chi pensa “ma tra due schifezze, non è giusto che prevalga la schifezza della maggioranza?”.
      A noi non ci rimarebbe nemmeno la dignità dell’averci provato…

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