Tivù, M5S, fuorionda, travi e pagliuzze

artini-renzi-piazza-pulitaIeri ho visto un po’ di Piazzapulita. Dovevo essere ospite anch’io ma – per vari motivi – ho declinato. Per più di un’ora si è parlato, riparlato e riparlato ancora di democrazia interna & 5 Stelle. Un tema che Formigli ha cavalcato prima di altri e che, non meno di Telese, lo esalta da sempre. Più che legittimo: è un argomento reale, di cui è giusto eccome discutere. Dopo una lunga intervista a Pizzarotti, in cui il sindaco di Parma ha – volutamente – parlato tanto e detto pochissimo; e dopo i fuorionda decisamente disinvolti di Artini e Villarosa, con tanto di special guest Matteo Renzi, che ovviamente si è buttato a pesce (cioè balenottero) sull’ex 5 Stelle suo compaesano, proprio come fece Letta con le esilaranti Gambaro e De Pin; dicevo, dopo tutto questo, che è andato avanti per ore, contrappuntate da avvincenti disamine sui massimi sistemi della Sora Parietti, d’un tratto sono arrivati – come fosse una cosa normale – Biancofiore, Beccalossi e Salvini. E lì, una volta di più, mi è venuto mestamente da sorridere. Perché? Perché il giornalismo italiano corre sempre il rischio (rischio?) di parlare tantissimo delle pagliuzze 5 Stelle e pochissimo delle travi che avviliscono da almeno due decenni la democrazia italiana. Mentre giornali e tivù tratteggiano tal Pinna come novella Solzenicyn, le Biancofiore e Beccalossi riscrivono la Costituzione, i Salvini fomentano l’odio e i Renzi flirtano alla luce del sole con Berlusconi. I 5 Stelle hanno mille colpe, e sono bravi a sabotarsi da soli, ma mi pare che al governo non siano mai stati, che non abbiano indagati tra le loro fila e che tutto sommato il loro programma (spesso discutibile) lo rispettino. Dunque, anche a volergli male, le loro colpe non sono né mai saranno paragonabili a chi nel frattempo ci ha condotto nella melma attuale. Il giornalismo italiano è oggi instancabile nel pungolare i 5 Stelle. Giusto. Se però avesse impiegato anche solo 1/10 di questo impegno per smascherare negli ultimi 20 anni la peggiore classe politica d’Europa, forse non saremmo messi come siamo.

P.S. Quando Berlusconi cercava di portare dalla sua parte i Razzi & Scilipoti, la chiamavano “operazione disonesta”; se lo fa Renzi, la definiscono “abile mossa di scouting”. Forte, eh?

17 Comments

  1. l’altrai sera a Piazza Pulita si è vista – chiaramente per chi vuole capire – come agisce e pensa la Peste Emozionale. Paradossalmente la Tv questa volta è servita a smascherare cosa accade dietro le quinte della politica pestilenziale -. di destra, sinistra e centro – mentre i cittadini sono disinformati scientificamente ogni giorno con ogni distrazione di massa per non farli pensare. Beppe Grillo aveva ragione e dovrebbe essere ringraziato per quello che sta facendo, invece la peste fa di tutto per distruggerlo e distruggere il M5S. Cari cittadini, votanti e non votanti, imparate da questo giovane come ci si comporta dentro al Palazzo del Potere e nella vita sociale di tutti i giorni. Dire alle persone oneste – siete dei talebani, puri e duri – e tipico della Peste per offendere, denigrare, ferire l’onesta, facendola passare per quello che non è – fanatismo religioso, usando la mostruosità talebana come esempio – con l’intento patologico di spostare l’attenzione e ribaltare la verità per giustificare la propria ambivalenza, un conflitto nevrotico tra – essere e avere – di non essere in contatto con il proprio nucleo naturale rivestito dalla corazza caratteriale e somatica, che impedisce l’autoregolazione di bisogni primari, e comportarsi unitariamente e naturalmente come solo le persone oneste e intransigenti possono farlo e per questo che sono invidiate, ma anche odiate, per la loro coerenza, come ogni persona ONESTA sperimenta sulla sua pelle nella vita di TUTTI I GIORNI.

  2. Movimento 5 Stalle
    Molte cose sul Movimento 5 Stelle si sono scoperte solo dopo averlo votato. Nessuno sapeva cosa fosse davvero una volta entrato nelle istituzioni, nella realtà. Dopo mesi si può tirare qualche somma. Tipo che è un movimento che trasmette tensione. I parlamentari hanno paura di parlare, hanno paura di finire nel mirino e venire ghigliottinati dal blog. Non è una bella sensazione. Tu mandi il tuo parlamentare a Roma e quello sparisce perché se viene malinteso in una mail o in una telefonata, lo fanno fuori. Ascoltando i comizi di Grillo del passato, tra battute e sarcasmo, in pochi l’avrebbero detto che il movimento si mettesse a maltrattare i suoi parlamentari, come se la rabbia contro i vecchi politici, la sfogasse sui propri “portavoce”. Un clima fratricida che ha stravolto l’immagine del movimento. Da movimento entusiasta, allegro, visionario, dopo pochi mesi si è trasformato in un covo di serpi, musone e litigioso. Non si capisce poi nulla di quello che fa e che pensa. Snobbando i media tradizionali, alla fine parlano solo ai loro adepti. E le persone, che magari li hanno votati ma vogliono una visione più completa della politica italiana, ne sentono parlare solo per le gaffe indecenti di Grillo o per i litigi intestini. Dopo mesi in Parlamento, poi, si è capito che nonostante il duro impegno dei singoli, tutto è vanificato da una leadership generale debole, senza una visione strategica che non siano le follie futuristiche di Casaleggio o gli isterismi di Grillo. Una leadership che sottrae il parlamentare al proprio elettorato e lo controlla con la paura. Una leadership che impedisce al Movimento di fare quello per cui la gente lo ha votato, politica. Il risultato è una scarsa efficacia, e un’antipatica sensazione di occasione perduta.

    Tommaso Merlo

    • Penso che i parlamentari del vostro movimento abbiano perduto un’occasione per dimostrare che si può far politica con idee innovative per colpa del suo “leader”. Molto probabilmente se avesse accettato il confronto nelle varie trasmissioni confrontandosi con le altre rappresentanze parlamentari, presentando: progetti, proposte di legge, in quei forum, i cittadini li avrebbero sentiti più vicini a loro e alle necessità quotidiane. Stare nel proprio castello dorato dicendo che sono il più bello, il più biondo e quello con gli occhi azzurri, al proprio specchio, rimane una cosa asfittica che non giova a nessuno. Qualcuno lo dovrebbe dire a quel signore con i capelli griggio/bianchi e barba annessa che gli italiani sono stanchi di sentire grida vogliono vedere risolti i problemi che attanagliano le famiglie e non le sue esternazioni sugli altri “leader”. Mettetelo a riposo.

    • probabilmente questo punto di vista sul movimento è esattamente quello che l’informazione interessata vuole trasmettere al popolo, e da questo post, purtroppo, mi pare proprio ci stia riuscendo

    • Ieri i cittadini aspiranti Senatori e Onorevoli, che Beppe presentava sul palco e un po’ ironicamente prendeva in giro, gridavano insieme a lui TUTTI A CASA TUTTI CONVINTI e sottoscrittori delle regole che Grillo e Casaleggio hanno imposto per cautelare e difendere il M5S. Poi entrati nel pala della Peste Emozionale, sono emersi gli stessi bisogni nevrotici che fanno fallire la politica, di destra, sinistra e centro. Grillo si fidava di TUTTI, sapendo in cuor suo che un 20% lo avrebbero tradito come è avvenuto in questi quasi due anni dentro il parlamento. Il grande errore di Grillo è stato quello di non conoscere l’essere umano e la sua patologia caratteriale rivestita dalla corazza. Non basta avere la fedina penale per riconoscere la Peste Emozionale, è illusorio pensare di fondare un movimento senza conoscere la malattia dell’Umanità che ha sempre fatto fallire ogni idea illuminante e rivoluzionaria, per colpa dei seguaci, fedeli, come tragicamente conferma la storia umana. Se Grillo avesse letto il libro L’Assassinio di Cristo, di Wilhelm Reich, forse si sarebbe dato la conoscenza e gli strumenti scientifici per difendersi dentro e fuori dalla Peste Emozionale. Ma purtroppo la sua curiosità in questo caso è stata davvero poca per andare in profondità invece di fermarsi alla retorica che l’essere umano non lo possiamo cambiare. Un errore gigantesco che sta pagando caro, perché la peste sa bene come operare e distruggere il suo peggiore nemico, e lo ha fatto da millenni e lo sta facendo in ogni sistema patologico che l’Umanità corazza si è data per organizzarsi e portare avanti la vita patologica totalmente ignara di esserlo.

  3. Ci sono giorni, come questi, che veramente mi viene voglia di alzare le mani in segno di resa. Siamo un paese irrecuperabile. Adesso ci meritiamo Salvini,come ci siamo meritati per 20 anni Berlusconi. Ma possiamo accettare di vivere in un paese dove ci viene ancora negato il diritto di voto? Mi chiedo se il M5S è stata una chimera o possiamo ancora credere nella loro potenziale forza… Non so più a cosa credere. Quello che so,è che finché ci saranno giornalisti come te, come Travaglio,Gomez e tanti altri,che ogni giorno raccontano la vera realtà delle cose,io mi sentirò meno sola in questo inferno.
    Grazie come sempre

    • No, ti puoi fidare del M5S è lunico rimasto che ci possiamo aggrappare, qui si combatte una guerra tra chi vive di potere e chi cerca di stanarli,

  4. Come sempre, stiloso post, acuto, pungente. Ho visto Piazza Pulita solo dalle 23 in poi. Il “circo” degli ospiti in studio era insopportabile. Ci fosse stato lei li avrebbe fatti morire… Ma tanto loro risorgono, sempre. Sul post non ho altro da aggiungere alle sue parole che in questi “talk” politici mi pare tutto molto “di casta”. Grazie. Tiziano G.

  5. E’ un peccato ke giornalisti come te si contino nelle dita di una sola mano. “GRAZIE”

  6. Tutto giusto Scanzi. Adesso proviamo a tradurre questo discorso ed applicarlo a Pizzarotti, lettera per lettera.
    Dopo una lunga intervista a Pizzarotti, in cui il sindaco di Parma ha – volutamente – parlato tanto e detto pochissimo, essendo una sua precisa tecnica quella di sfuggire come un pesce ai discorsi che riguardano il governo (pessimo) della sua città; e dopo i fuorionda decisamente disinvolti di Artini e Villarosa, con tanto di silenzio assoluto di Pizzarotti, che di fronte a tale vergogna ha taciuto senza neanche un appuntino, perchè quando fa comodo lui è un amministratore e non se lo può permettere, quando fa comodo è invece incontinente nell’occuparsi quasi esclusivamente dei c..zi del M5S, proprio come ha fatto da 2 anni e mezzo a questa parte; dicevo, dopo tutto questo, che è andato avanti per ore, contrappuntate da avvincenti disamine sui massimi sistemi della Sora Parietti, d’un tratto sono arrivati – come fosse una cosa normale – Biancofiore, Beccalossi e Salvini. E lì, una volta di più, mi è venuto mestamente da sorridere. Perché? Perché il giornalismo italiano corre sempre il rischio (rischio?) di parlare tantissimo delle pagliuzze 5 Stelle e pochissimo delle travi che avviliscono da almeno due decenni la democrazia italiana. Mentre giornali e tivù tratteggiano tal Pizzarotti come novello Solzenicyn, le Biancofiore e Beccalossi riscrivono la Costituzione, i Salvini fomentano l’odio e i Renzi flirtano alla luce del sole con Berlusconi. I 5 Stelle hanno mille colpe, e sono bravi a sabotarsi da soli, ma mi pare che al governo ci sono eccome, e laddove come a Parma governano hanno letteralmente stracciato il loro programma (decisamente il migliore che c’è in giro). Dunque, anche a volergli male e anche a fare lo sforzo di considerare Pizzarotti un 5 Stelle, e non un democristiano qualunque, le loro colpe sono di essere perfettamente paragonabili a chi nel frattempo ci ha condotto nella melma attuale, almeno nello spin-off parmigiano. Il giornalismo italiano è oggi instancabile nel pungolare i 5 Stelle e chiudere 2 occhi sulle porcate che fa Pizzarotti nella sua città. Giusto. Se però avesse impiegato anche solo 1/10 di questo impegno per smascherare negli ultimi 2 anni e mezzo la peggiore classe politica d’Italia, forse non saremmo messi come siamo. Ad esempio, cosa c’era scritto nel programma di Pizzarotti, che avrebbe aderito a mani basse all’Expo o che quelle colate di cemento sono la negazione dei 5 Stelle? Perchè nel caso lei non lo sapesse, Scanzi, non è andata come da programma.

    • “ai discorsi che riguardano il governo (pessimo) della sua città;”

      ma dove vivi? Sta facendo letteralmente miracoli a Parma dalla situazione in cui si trovava

  7. “messaggi il cui contenuto rappresenta un’aggressione alla persona
    e non alle sue idee”, questo è una delle avvertenze indicate prima di scrivere sul blog di Andrea Scanzi. Non amo particolarmente Renzi, però mi chiedo Andrea Scanzi lo sa che ogni volta che dà del balenottero, del grasso, del “panzuto” a MAtteo Renzi contraddice questa avvertenza e soprattutto utilizza una modalità un po’ squallida. inutile che poi si denuncino fatti di bullismo nelle scuole, se anche quelli “grandi e maturi” prendono in giro una persona per l’aspetto fisico. Credo che Renzi possa essere preso in giro per almeno centinaia altri motivi soprattutto rispetto alle sue idee che rispetto alla persona. Andrea Scanzi, questi sfottò sulla ciccia funzionavano all’asilo. e ora che tu sei belloccio non giudicare gli altri dall’aspetto fisico. E’ davvero una caduta di stile

  8. Avevo scritto un post sul mio profilo fb, a proposito dell’argomento, che è identico al finale del tuo articolo.

  9. De Gregori cantava: “non è da questi piccoli particolari che si giudica un giocatore!”

    Ecco nell’insipienza totale di questa Italietta, perdiamo ore, giorni, mesi e anni a fare gossip politico su faccende di rilevanza infima, senza riuscire a costruire niente.

    L’Italia sprofonda in ogni settore (ormai superati i 40 anni, riusciamo ad apprezzare le differenze in negativo rispetto al periodo in cui il nostro paese, governato sicuramente da persone senza scrupoli, era una delle maggiori potenze mondiali), siamo governati, forse da ladri, forse da parassiti, ma soprattutto da persone indegne di ricoprire il ruolo che hanno: quante di queste persone supererebbero una selezione per ricoprire un ruolo dirigenziale in un’azienda sul mercato?

    Nessuno di noi si può chiamare fuori da questa decadenza: sono sempre più convinto che il vero problema non sono quel migliaio di incompetenti a Roma, in quanto loro sono il frutto della nostra società, ovvero, purtroppo (e mi spiace doverlo dire) sono una fedele rappresentazione del nostro popolo, fatto di furbetti, di rubagalline, di persone che cercano di fregare il prossimo e che non si rendono conto che si stanno fregando da soli.

    Concludo dicendo che l’Italia non sta andando alla rovina con Renzi, o con Letta, Monti, Berlusconi ecc. ecc. La decadenza è primaditutto culturale e di senso civico e investe tutti noi che stiamo producendo questa vergognosa classe politica.

  10. non è un caso che la stampa si occupi delle pagliuzze pentastellate, stampa chiaramente pilotata.
    mi fà pensare che tanto accanimento sia il risultato di una paura. i politici probabilmente conoscono bene quello che potrebbe essere per loro il potenziale distruttivo del movimento. purtroppo a volte sono i portavoce m5s a non essere coscienti di tanto potenziale

  11. Che dire…hai ragione…secondo me ‘unico modo per contrastare lo strapotere mediatico che Salvini ha ogni volta che è ospite in trasmissioni è quello di mandare qualche bravo parlamentare 5 stelle con carte alla mano di leggi e provvedimenti che hanno proposto loro e leggi e provvedienti che hanno proposto PD e FI. Questo è l’unico modo per sapere chi è il disonesto!

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