M5S, i talkshow, la speranza e l’asilo Mariuccia

grillo1Ieri ero a pranzo in Romangia da un vignaiolo sardo che stimo molto, Alessandro Dettori. Abbiamo parlato (poco, per fortuna) anche di politica. Mi ha chiesto come vedessi oggi il Movimento 5 Stelle. Gli ho risposto che, pur non avendo i sondaggi davanti, lo ritengo ancora il movimento politico più forte in Italia tra gli under 40-45. Stamani ho letto Marco Travaglio e ho sorriso nel leggere la stessa riflessione. Del resto ci eravamo confrontati anche su questo, lo scorso weekend a Cagliari e Sassari. Ospiti di un Juventus Fan Club di Sassari per Juve-Roma (le espressioni del romanista Antonio Padellaro durante i disastri di Rocchi resteranno indelebili), avevamo anche parlato della imminente tre giorni al Circo Massimo. Scrive oggi Travaglio, e so di replicare qui gran parte dei suoi concetti, che ieri “un sondaggista molto in voga” gli ha chiesto in aeroporto: “Ma secondo lei lo sa che il M5S è ancora il primo partito fra gli italiani sino a 45-50, e sopra quella soglia crolla, regalando a Pd e Forza Italia tutto il resto del paese più vecchio d’Europa?”. E’ uno pizzadei tanti paradossi di Renzi: finge di incarnare il “nuovo”, ma deve il suo successo anzitutto al “vecchio”, inteso tanto come elettorato quanto come programma. Ma il paradosso è anche grillino: che senso ha non andare più nei talkshow (nei tg ci vanno ancora, ma non se ne accorge nessuno) se si deve conquistare proprio l’elettorato over 50 che guarda anzitutto i talkshow? Insistere su Rete e agorà è rispettabile ma si configura come “Sindrome Luttazzi”: convincere i già convinti, riempire i teatri e le piazze di gente che già ti vota. E dunque non conquistare mezzo voto in più, ma al massimo consolidare quelli già in serbatoio. Qual è la logica di uscire pressoché del tutto dal piccolo schermo, se la tivù – ben usata, quindi sì ai Di Maio e no ai Giarrusso – è la maniera più efficace per attrarre chi per ora ti ritiene disfattista e inutile? Il paradosso di una tale strategia tafazziana va di pari passo con il masochismo ciclico della lotta tra faide: perché estromettere Pizzarotti dal Circo Massimo? E perché replicare (come ha fatto Pizzarotti) con una guerra ai vertici? Grillo e Casaleggio dovranno lasciare spazio ad altri, ma il Movimento non pare ancora pronto a tale staffetta (e dunque Pizzarotti, che ha le sue ragioni, rischia di forzare i tempi e fare il gioco involontario tanto dei renziani quanto dei martiri di professione). Io aspetto sempre il giorno in cui il Movimento 5 Stelle capirà che è l’unica opposizione al Partito Unico e, conseguentemente, agirà con efficacia e intelligenza. Milioni di italiani guardano a M5S come sola alternativa e nutrono fiducia in loro, vuoi per meriti effettivi e vuoi per demeriti altrui: se ne sono accorti o no? La fuga dai talkshow è una puttanata totale e della lotta tra pizzarottiani e talebani non ce ne frega una beata minchia: datevi una svegliata, individuate un portavoce (Di Maio) che dia battaglia anche in tivù al Partito Unico, usate il Circo Massimo come luogo per ripartire con slancio (non per frignare, gridare al complotto e regolare conti interni). E finitela una volta per tutte con questo masochismo da asilo Mariuccia.

34 Comments

  1. Ciao Andrea. So che non c’entra niente col tuo post ma ti voglio fare una richiesta, sempre se non ci hai già pensato da solo. Perchè non provi a portare a Reputascion quel genio che risponde al nome di Paolo Villaggio? Secondo me ne uscirebbe una gran cosa.

  2. Mi aiuti tu a tradurre per rendere comprensibile che al fondo ho cambi la filosofia dell’italiano medio o ciccia.
    Italia UCAF( ufficio complicazione affari facili ) oppure UCAS ( ufficio complicazione affari semplici )
    1) Questa mattina stanno fissando i dossi di plastica (gialla e nera per meglio individuarli) sull’asfalto rifatto da poco in via Saponaro, EVVIVA mi mancava fare i saltini. UCAF qualcuno va forte allora mettiamo i dossi, cosi utilizziamo i soldi della comunità compresi quelli delle persone che vanno piano ed in più gli rompiamo i COG….. etitim etitum.
    Soluzione semplice sei tu che vai forte, te lo ha ordinato il medico? Ti costringe la comunità ad andare a velocità elevata ? La comunità Ti toglie per SEMPRE la patente così non rompi più i COG……. a chi rispetta gli altri.
    2) In Italia vige un limite max di velocità che mi sembra 130 Km/h ? UCAF l’ufficio della motorizzazione concede l’omologazione alla costruzione e/o importazione di veicoli che superano il limite max. O sbaglio ? così riempiamo l’Italia di telecamere, misuratori di velocità, centri di controllo, carte per multe e contestazioni per riempire i tribunali…e voi che siete più intelligenti di me aggiungete tutto quello che mi è sfuggito.
    Soluzione semplice non concedere omologazione a veicoli che NON rispettano i limiti di velocità.
    3) Oneri di urbanizzazione. I Comuni blocco legge di stabilità. UCAF così i comuni fanno fare i lavori ai privati, i quali non sono obbligati alla gara pubblica, e OPLA’ abbiamo aggirato la LEGGE contro l’inserimento della mafia nei lavori pubblici con un semplice escamotages
    Soluzione semplice referendum per i lavori e controllo commissione di cittadini con la pensione al minimo
    4) Rompere le bottiglie di vetro per ricostruirle, quando è sufficiente recuperarle e igienizzarle ? UCAF O NO?
    SCUSATE MI FERMO QUI SONO STANCO DI ESEMPI, E’ LA FILOSOFIA CHE DOBBIAMO RIBALTARE.

    Autostrade/grandi opere/opere di interesse pubblico (generico) lo stato/Regione/provincia/comune ha bisogno di passare sulla mia proprietà, la espropria e me la paga in base alle tabelle, finita l’opera effettua dismissioni perché non riesce a pagare il debito pubblico( a mio avviso per regalare ai privati, soliti amici ingenti patrimoni pubblici) E’ COSI’ un privato diventa proprietario del bene che mi era stato sottratto con “esproprio per il bene comune,” intascando utili per il bene suo personale, NEL CASO AUTOSTRADA, allungandomi i tempi di pagamento del pedaggio, perché il nuovo proprietario a pensato bene di risparmiare, licenziando i casellanti, che sono più veloci delle macchinette automatiche dei caselli.
    Mi sembra inutile dire che se un privato vuole passare dalla mia proprietà,
    1) Non e detto che io lo permetta
    2) Non è detto che io vendo
    3) Potrei dire… fai una autostrada? Ok ti concedo il terreno in affitto che corrisponde ad UN CENTESIMO PER OGNI AUTO CHE PASSERA’.
    collaterale
    ET TELEFONO era sip e i pali me li mettevano anche nel …… non solo sulla proprietà nella quale vi era casa mia dove io pagavo affitto dell’apparecchio telefonico ma loro, ne allora ne ora pagano nulla per il palo nella mia proprietà. Giochetti di avvocati ???
    Altro
    Istruzione pubblica e bilanci/leggi/regolamenti ecc
    In base alla costituzione, lo stato è impegnato ad educare i cittadini fino alla scuola dell’obbligo O NON E’ PIU’ COSI’ ?? Be, io penso che tutto quanto riguarda i cittadini O E’ COMPRENSIBILE per chi ha frequentato la scuola dell’obbligo O E’ UN FALSO PER IMPROGLIARE IL POPOLO. ESEMPIO BILANCI neanche i politici li capiscono, e dico di più neanche i COMMERCIALISTI capiscono se hanno cambiato le regole con cui li fanno, ( e poi lo sappiamo sono tutti falsi altrimenti non continuerebbero a cambiare le regole per farli, così da evitare che si capiscano) stessa cosa, vale a mio avviso per leggi e regolamenti, li scrivono dei tecnici ( che sono la vera e inamovibile casta) spesso chiamati professori, o di più CHIARISSIMI, forse per il titolo e anche per i corrispettivi guadagnati dovrebbero scrivere cose CHIARE, invece ….. molti articoli, ancor più DECRETI ATTUATIVI per non poter attuare nulla di CERTO, e tutto contestabile per dare del lavoro (a mio avviso inutile) alla casta della giustizia nel suo complesso. (molti giudici e cittadini sarebbero felici di vivere nelle certezze Voi che ne pensate, chiedo a Voi MICA A FRANCO FIORITO che so già cosa mi avrebbe risposto)
    Ciao io cerco di imparare la tua chiarezza Franco

  3. Non ho un sito web ed è la 1° volta in vita mia, che invio un commento. Lei ha centrato perfettamente il problema (ho 59 anni), ma la risposta di Elena, in particolare, sarebbe la stessa di una mia cara ex studentessa pentastellata. Vorrei votare il Movimento, ma ne critico tattica e strategia. Così non si va da nessuna parte e non si cambia veramente nulla, perché i politici furbi lasciano il M5S nel suo brodo e potranno dire che ha combinato ben poco. Cambiare la mentalità in una generazione? Ma abbiamo il tempo, perché qui la situazione mondiale si fa sempre più intricata e c’è il rischio che l’Italia sia costretta a scelte deleterie. La ringrazio per la cortese attenzione.

  4. Che la tv influenza o addirittura decide chi deve vincere le elezioni non è una trovata ma una realtà e lo si è visto quando è sceso in campo Berlusconi. Andare in TV penso anch’io sia d’obbligo visto che in ogni casa viene lasciato il messaggio che non esiste opposizione e che nemmeno occorre. L’unica opposizione che passa è la minoranza del PD: che bella consolazione. Per cui sarebbe ora di mandare in tv regolarmente gente preparata e non una tantum qualcuno, come è successo prima delle europee.

  5. curioso che si parli sempre e solo del “come” e mai di cosa dire nei talk show, come a circo massimo o chissà dove. siamo tutti d’accordo ad uscire dall’euro? al reddito di cittadinanza (che è poi uguale all’indennità di disoccupazione di renzi). Che ne pensiamo di politica estera, dei rapporti con la Russia, di quelli con gli USA. Cioè, se si vuole costruire un’alternativa, dobbiamo parlare solo di portavoce e altre amenità o di un’alternativa di governo?

  6. curioso che si parli e solo del “come” e mai di cosa dire nei talk show, come a circo massimo o chissà dove. siamo tutti d’accordo ad uscire dall’euro? al reddito di cittadinanza (che è poi uguale all’indennità di disoccupazione di renzi). Che ne pensiamo di politica estera, dei rapporti con la Russia, di quelli con gli USA. Cioè, se si vuole costruire un’alternativa, dobbiamo parlare solo di portavoce e altre amenità o di un’alternativa di governo?

  7. Caro Andrea condivido appieno (come spesso accade) la tua analisi.
    Ogni attivista grillino dovrebbe sempre portare con se il proprio C.I.D. (constatazione amichevole d’incidente).

    Nn c’è nulla da fare. Siamo rissosi, come d’altronde è forse naturale attendersi da persone che hanno più volte sperato che un cambiamento potesse arrivare per mano di uno dei tanti pifferai magici che, per tanti anni, hanno calcato la scena politica italiana.

    Ecco quindi nascere le scintille tra i fondatori del MoVimento ed i suoi più fedeli seguaci. Quelli del #vinciamonoi, che vorrebbero quel cambiamento subito e gli altri, quelli del #vinciamopoi, che si danno pazienza accettando che i grandi cambiamenti richiedono necessariamente molto tempo.

    Da una parte quelli che adorano il Dibba e la nostra Paola nazionale. Quelli che nn passa un giorno in cui nn manifestino con rabbia il proprio dolore per la fatica necessaria per aggiungere un mattoncino ed assistere che dall’altra parte, ogni giorno, si continua a distruggere interi muri.

    Poi ci sono gli incassatori. I Di Maio e i Pizzarotti. Quelli che soffrono ancora di più. Quelli che anche loro lottano tutti i giorni contro le stesse malefatte ma lo fanno somatizzando tutto quel veleno e cercano di aggiungere con la politica del fare l’evidenza che aggiungendo impegno e fatica, si può fare.

    Toccherà quindi soffrire insieme a loro, chi da una parte chi dall’altra.
    Ad ognuno il proprio ruolo ed i propri metodi. Ma assieme però, perché per costruire muri ci vogliono pesanti calce e mattoni ma anche chi lavora per posarli uno di fianco all’altro e chi vi pone nel mezzo la calce legandoli bene assieme con un collante che renderà quei muri basi solide su cui costruire il nostro futuro.

    Forse alla fine si tratta solo di comprendere che la vita di noi tutti va vissuta sempre tra palco e realtà.

  8. Se il dubbio amletico per la soluzione dei problemi italiani attraverso una maggiore ascesa politica del movimento del quale sono attivista è talk o non talk la cosa rimane per me riduttiva. Sapere da dove arriviamo è più importante. Da dove viene un attivismo per un Movimento che fino a tre anni fa non esisteva? Ogni esperienza fa storia a se, come le partite di pallone. Di sicuro ci siamo fatti il fegato tanto in 20 anni di balletto berlusconismo-pd. E li non sono mancati i più spettacolari e faziosi talk show che la nazione abbia mai assaporato. 20 anni non sono un giorno. Untempo interminabile tempestato di santori, ballarò, travagli e compagnia cantante. L’errore più grosso è sostituire il termine Politica con la parola Comunicazione. La politica viaggia su altre frequenze. Ha bisogno di tempi di maturazione diversi, a volte più lunghi, a volte repentinamente mostra reazioni di popolo inaspettate. La Comunicazione invece ormai è il frutto di direttori marketing, cervelloni della gestione televisiva, si muove sulle idee più o meno creative di professionalità specializzatissime a incastrare l’interesse per i contenuti con i successi del messaggio pubblicitario e l’efficacia in termini di ritorno per le aziende di un determinato programma. Insomma è evidente si tratti di due canali paralleli e distinti. Le opzioni rivoluzionarie che il Movimento si prefigge per dare una svolta definitiva al paese possono assecondare le categorie del secondo canale, quello della cosiddetta Comunicazione? che vigore perderebbe il messaggio politico che vibra diversamente lungo i canali del cuore e dell’anima? Io non ho risposte, faccio solo questa riflessione. La carica emotiva di un Grillo che attraversa Scilla e Cariddi non è solo Comunicazione è un’impresa politica che la Comunicazione ha DOVUTO riportare. Penso che il Movimento debba imporsi attraverso atti politici che la Comunicazione DOVRA’ per necessità trasmettere perchè rilevanti per la società ed i cittadini, inscatolare il Movimento dentro i talk è naftalina, non è rivoluzionario, è scimmiottare 20 anni di vuoto cosmico fatto appunto solo di vittorie politiche pilotate dalla Comunicazione televisiva in assenza totale di istanze sincere e sentite emotivamente della Politica. E’ come la Rivoluzione francese propagandata attraverso discussioni nei salotti, si sarebbe mai realizzata? Per questo il paradigma movimentista capovolge in chiave veritiera la comunicazione politica: prima faccio una cosa poi la comunico. finora ha dominato, al contrario, la politica degli annunci. Cioè prima annuncio una cosa e poi non la farò mai. Ripeto certezze non ne ho ma l’analisi mi spinge a dire che il paese ci verrà consegnato in parte ed in parte lo possiamo conquistare coi fatti politici (con tutti i nostri difetti), non lo conquisteremo stando a sbraitare accanto alla Serracchiani o alla Santanchè..l’affiancamento in se ci pregiudica.

  9. tutto questo d’altra parte e’ in linea con il Grillo comico e politico che ha sempre propinato soluzioni semplici a problemi complessi, della serie: vedete, la soluzione e’ evidente, possibile che nessun altro lo veda? Come se fosse facile fare politica…
    Se lei crede, quindi, che quest’ondata di pressapochismo sia il modo di sommergere l’attuale classe politica si sbaglia di grosso, caro Scanzi.
    E con questi succinti commenti chiudo. Spero recepisca, nonostante la prosa scarna e infelice.

  10. sono molto colpito da come una persona intelligente come lei non riesca a capire una cosa
    che io trovo invece estremamente semplice da capire: il M5S non costituisce una valida alternativa a quello che lei definisce “partito unico”.
    Non vede che marmaglia caotica e’ questo movimento, tenuto insieme in modo autoritario da un comico ignorantemente furioso e da un altro losco figuro, vero fondatore intellettuale del M5S, che apre bocca raramente ma, quando lo fa, non lascia presagire nulla di meglio rispetto al suo socio grassone.
    Perche’, ancora peggio di chi prende una direzione sbagliata, come quella presa da una classe dirigente corrotta e autoreferenziale come quella attuale, e’ porsi come quelli che una direzione non ce l’hanno, siccome gliela da’ il popolo.
    La democrazia diretta e’ il presupposto della dittatura.

  11. “Leggo che in una domenica priva di notizia si vuole polemizzare sul Circo Massimo. Non e’ importante chi c’è o non c’è sul palco, ma le idee che si esprimono e le relazioni che si creano. Non ho chiesto di salire, lascio come sempre le valutazioni a chi organizza, rimanendo a disposizione. Ci sarà il gazebo di Parma al nostro evento, e io sarò li’, tra la gente, come ho sempre fatto e come continuerò a fare. Domani sarò alla Camera dei Deputati per parlare della rivoluzione copernicana che stiamo apportando al Welfare di Parma. Il Paese non ha bisogno solo di persone, ma soprattutto di idee”

    Federico Pizzarotii (messaggio facebook pubblicato il 5 ottobre)

  12. Sono d’accordo con Scanzi, è veramente incredibile che non si possa sentire in tv la voce del 2° partito nazionale votato da milioni di italiani. In questo modo gli anziani elettori del PD e della destra berlusconiana che appartengono ai ceti medio-bassi, in mancanza di “altre campane”, non potranno che rafforzare le loro autolesionistiche convinzioni aderendo alle tesi (in concreto simili) di questi due schieramenti e solo sulla base della personale storica affezione.

  13. Gentile dottor Scanzi,
    per i 3 milioni di voti persi tra le elezioni politiche del 2013 e le europee del 2014 il Movimento 5 Stelle deve, a mio avviso, ‘ringraziare’ proprio quei suoi parlamentari che sono andati nei talk show (e non solo) a fare le star di Hollywood, con un presenzialismo e uno sfoggio di personalismi che nulla hanno a che vedere con le ragioni per le quali moltissimi, come il sottoscritto, li hanno votati. Le ragioni sono i fatti, i problemi con i quali la gente comune esasperata, disperata, stremata combatte tutti i giorni in Italia. Delle ambizioni, degli esercizi di retorica, dei proclami ad effetto di qualche ridicolo giramondo o di qualche espertone in cerca di emozioni forti francamente a me interessa meno di zero. Ma non era proprio lei, Scanzi, che commentò le dichiarazioni della Lombardi di qualche mese fa sulla scelta di chi tra i pentastellati dovesse andare in tv, con la, secondo me felice, battuta ‘Toglietele il vino’? Forse prima di andare in tv c’è qualcosa da aggiustare dentro il M5S. Qualche giorno fa ho sentito ad un Tg il Di Maio (che lei indica come un possibile portavoce) impegnato nella pulizia del Circo massimo affermare ‘non ci siamo montati la testa’. Ah sì? E ce lo dice pure? Ma stiamo scherzando, credo. E dove sta scritto che alle prossime elezioni Di Maio sarà rieletto alla Camera? Per tutti, dai deputati e senatori fino ai deputati e senatori compresi, vale il principio ‘uno vale uno’.
    E nessuno è obbigato a rivotare il Movimento 5 Stelle, ci mancherebbe altro. Nella misura in cui ognuno è libero di tornare ad astenersi, area dalla quale sono probabilmente venuti milioni di voti al Movimento. Un paio di giorni fa ho letto su Il Messaggero che alla Festa del M5S al Circomassimo il 10, 11 e 12 ottobre ”Sul palco saranno ammessi solo i vertici del Movimento”. E allora uno che ci va a fare? Potevano fare una bella conferenza via Skype e finiva lì, se già si sa in anticipo chi parla e chi si deve limitare ad ascoltare e basta. Il problema non è la televisione ma chi dice le cose e che cosa dice. Penso che ci sia una gran bella differenza. Detto questo, mi consenta di ribadirle la mia stima: lei, Scanzi, è una delle poche persone che quando le sento parlare in tv non cambio mai canale.

  14. Sono pienamente daccordo.l assenza dalle tv fá appieno il gioco dei partiti che ci denigrano e sbeffeggiano a loro piacimento non avendo davanti nessun interlocutore. Inoltre l assenza nei programmi tv viene vista dalla gente come una debolezza come un non saper contrastare l avversario politico o il giornalista di turno.l assenza viene anche interpretata come mancanza di proposte ed argomenti e si viene tutti identificati alla grillo.capacissimo e trascinatore nei suoi monologhi ma incapace nel confronto.

  15. Dovrebbero prendere te come stratega del 5 stelle e pensionare Grillo (Casaleggio è già fuorigioco visti i problemi di salute).

  16. Hai mai visto un talk show ? Vogliamo veramente essere quelli che solo urlano, per poi non essere capiti e’ la forma del programma stesso che non permette di essere chiari non contando che il piu’ delle volte siamo in posizione sfavorevole per il llegame tra politica e Medi . No non sono dacc’ordo almeno non adesso e rimane comnque personale come opinione

  17. Sono in completo disaccordo con Elena, !!! e vi spiego il perchè!! Il discorso di Elena rappresenta una immobilità disarmante ( provvederò a rispondergli personalmente) paragonare m5s a Lega e IDV significa 1) non vedere oltre a cose che già hanno tristemente fatto il loro tempo 2) mancare di una progettualità consapevole che significa metterci faccia e cuore e dimenticare quello che è già stato fatto per inventarsi un soggetto politico nuovo vincente e soprattutto capace di rispondere veramente ai cittadini 3) la storia poi che ci vuole tempo 1 generazione significa che già in partenza non sai dove andare e cosa fare , noi abbiamo già al nostri interno tutte le generazioni possibili ed immaginabili ed è ora che queste , giovani, adulti, anziani incomincino a prendersi ognuno un pezzo di responsabilità e la smettano di piangersi addosso ognuno per ragioni legate alla propria età. 4) Non credo proprio che Scanzi voglia vendere l’elettrodomestico che lo ha reso famoso anzi meno male che ci sono Scanzi, Travaglio, il Fatto ecc. altrimenti noi per le scelte talebane di alcuni non saremmo conosciuti neppure al 10% degli Italiani ovvero coloro che se la cantano e se la suonano sulla rete che RAGA NON SI VA OLTRE IL 10% degli utilizzatori consapevoli. 5) il Cambiamento di MENTALITA’ si fa quotidianamente cara Elena alzandosi al mattino con la voglia di fare qualcosa per gli altri, ponendo attenzione ai fatti delittuosi che ci circondano,, segnalando in banca operazioni sospette quando fai il cassiere o quando in una azienda pubblica vedi che gli appaltiecc.ec. IL CAMBIO DI MENTALITA’ DIPENDE SOLO DA NOI PIANTIAMOLA DI GIRARE LA FRITTATA ALLE GENERAZIONI FUTURE O PASSATE… e chiudo bene se non bisogna incominciare a quagliare qualcosa di utile mi dica ELENA CHE COSA ABBIAMO FATTO FINO AD OGGI e perchè abbiamo chiesto ai cittadini di darci un voto per entrare nelle istituzioni . Avremmo dovuto fondare ina bella associazione culturale dove si discuteva dei massimi sistemi e dove si era di stimolo per i politici attivi e per i Partiti storici!! Allora visto che così non è stato mi sorge un DUBBIO UN ATROCE DUBBIO!!!!!

  18. Caro Andrea, il tuo discorso è certamente logico e strategicamente valido, ma fino ad un certo punto! Io mi associo con i 3 commenti che mi precedono e ribadisco, che purtroppo questa che stiamo vivendo è una vera e propria guerra civile di tipo culturale. Per ridare dignità a questo Paese c’è bisogno di una nuova classe di partigiani che rivoluzionino la politica che sa solo lucrare dalle funzione o cariche pubbliche affidatele. Ciò è cosa molto ardua, non solo da fare ma soprattutto da perpetuare!!! E a questo aggiungo che anni ed anni di favole e racconti distorti fatti dai media (nel tempo legittimati a dire metodologicamente ogni falsità al servizio del potere), hanno reso,secondo me, gran parte degli over 50 incapaci di rilevare e ribellarsi al giogo che schiaccia il Paese e magari di convincersi del grande lavoro del M5S; purtroppo la mia sensazione è che non ce la facciano e forse dopo una vita passati a credere a sinistra/destra/centro non ce la faranno mai. Stando così le cose, ci vorrà piu’ tempo,anzi io percepisco che è già una guerra di trincea, ma è l’unica strada valida da perseguire; e poi il 99% delle trasmissioni sono ovviamente faziose, e non farebbero venir fuori i grandi meriti e le migliori intenzioni del M5S. L’ultima cosa, la storia di Pizzarotti. Io non sono al corrente della polemica in se del Circo Massimo. Ho letto e sentito cose ottime di Pizzarotti, bravo! ma lui è un grillino, che si è candidato a Parma ed è stato eletto, e sta facendo cose egregie;ma spesso lancia pietruzze a Grillo, e non credo che il fatto di svolgere bene il proprio mandato di sindaco di Parma, debba essere motivo per pretendere di parlare su un palco. Non penso sia una cosa da grillino, anzi mi sembra un indice di personalismo che non dovrebbe esistere (nel M5S)!

  19. Caro Andrea quello che dici è senz’altro vero però ogni volta che vedo un rappresentante del movimento partecipare talk mi faccio un’icazzatura megagalattica ,perchè è una lotta impari tutti i componenti dello studio compresi gli scopini sono contro il movimento pronti a difendere ,anche se minimo,il loro privilegio di appartenere alla RAI o Mediaset, compreso il conduttore che si batte per salvare il suo mega compenso che se dovessero cambiare le cose nessuno le garantirebbe.
    Qualunque ospite, anche il più disiteressato, cerca di prendere una certa distanza dal movimento per non essere etichettato dal sistema.
    Premetto che pur avendo 61 anni e a non essere in difficoltà economica sostengo pienamente il M5S perchè ritengo che per cambire qualcosa bisogna che tutti quelli che sono LA vengano mandati a fare altro e che i cittadini possano nuovamente partecipare alla gestione del paese.
    Per ciò che ho premesso non credo che quelli che si fanno infinocchiare dalla TV possano cambiare idea assistendo ad uno scontro così sbilanciato.
    Gli unici ad essere obbiettivi siete voi del fatto e per questo vi ringrazio, ciao

  20. Ciao Andrea, c’è un tale pessimismo in giro che mi viene il sospetto che il M5S serva solo come catalizzatore di rabbia o contenimento di energia esplosiva senza controllo. 🙁

  21. Le modalità dell’informazione fanno sì che “se non ci sei non esisti”. Io non sto su facebook, per quelli di fb io non esisto anche se sono qui a scrivere.

    Mio padre, over 80 e goloso di talk, di Grillo sa solo che è uno che urla e che faceva il comico. Di Maio, Taverna, Lezzi, DiBattista & friends non sa chi sono. Magari è distratto oppure non li ha mai visti. Forse la seconda …

  22. Innanzitutto tanta invidia perché sei nella meravigliosa Sardegna! Detto ciò,voglio credere che questa “strategia” del M5S sia figlia di un pensiero motivato e ben ragionato. Grillo,ma questo forse lo sai meglio di me,è persona particolarissima e non è affatto semplice rapportarsi. Se alla fine,intanto aspettiamo il raduno al Circo Massimo,tutto ciò si dimostrerà sempre più controproducente e dannoso alzo le mani in segno di resa e mi darò della cogliona per aver creduto fortemente in questo movimento.
    Un abbraccio e cin cin con un bel bicchiere di Renosu!

  23. Caro Andrea, è vero, il moVimento è forte nella fascia under 40-45 e se analizziamo questa fascia possiamo scoprire che, i nostri genitori dovrebbero avere una fascia di età compresa tra 62 – 74, mentre i nostri figli 6 – 14. Io faccio parte dei 40-45 ne ho 43 e vedo nel moVimento il futuro. Siamo proprio noi, che dobbiamo far capire ai ns genitori che un cambiamento si può fare, e si deve fare con il moVimento. I nostri figli crescendo capiranno da soli il giusto per il loro di futuro e quello dei loro fogli. Con riferimento ai Talkshow, la maggior parte degli Italiani non sa il significato, “Chiacchere da Teatro” e nei Talk non fanno altro che chiaccherare e prendere in giro i telespettatori, non abbiamo tempo per le chiacchere.

  24. c’è, secondo me, una grossa falla in tutto il ragionamento. l’articolo inizia ricordando che il m5s è il partito politico più forte tra gli under 40 e che perde moltissimi voti nelle fasce di elettorato più anziano; quindi, andare nei talk show potrebbe diventare l’arma per diventare veramente il primo partito italiano e abbattere renzi. questo, per attrarre l’elettorato che non c’ha voglia di stare su internet a leggersi i post di grillo.
    il mio punto è che se i m5s vanno in tv, allora perdono una grossa fetta di quell’elettorato giovane e non è detto che ne guadagnino in termini di voti tra i più anziani. l’elettore “grillino” è un talebano, cresciuto sul blog di beppe grillo, che sarebbe capace di smettere di votare il m5s nel caso in cui notasse una presenza sempre più costante dei vari di maio e di battista nei talk show.

  25. Caro Andrea, immagino che tu ben conosca il caos interno in cui grava il Movimento; le modalita’ assolutamente soggettive e scriteriate delle scelte dello staff; la presenza nei territori di cerchi magici, incontrollati e ”vecchia politica style”, che non rappresentano assolutamente la parte migliore del Movimento; l’uso di screditare l’altro attivista per mera corsa al potere; la tendenza a intimidire chi dissente. Come fai a dirmi che un Movimento in questa situazione sia l’alternativa? Voi giornalisti iniziate a fare informazione vera su quel che accade internamente e forse sara’ possibile lavorare su uno stile di condotta etico e sensato e creare presupposti per il futuro. Ti allego un articolo ben fatto, con indicazioni precise sul cio’ che andrebbe fatto per costruire una reale alternativa: http://www.marcosabatini.info/2014/10/m5s-punti-per-correggere-rotta/

  26. chi li guarda , i pochi ascolti li fanno perché i Grillini hanno ancora voglia di ridere , perché impegnarci se si va Eu e danno il 40.8 lasciamoli affondare nel loro oblio
    tanto io non ho più nulla e dormo sotto un ponte . e questo pc e l’unica cosa che mi è rimasta e da 6 mesi vedo tanta gente alla deriva e come me aspettano la vs fine si avvicina . Un Saluto Scanzi

  27. Caro Andrea, il suo ragionamento non fa una piega …. alla luce del comune pensare della politica. Lei infatti parla di elettori che scelgono uno schieramento in cui si riconoscono. Ma fino ad ora qualunque esperimento in tal senso (da ultime la Lega e Italia dei Valori) è fallito miseramente perchè, per farla breve, i pochi uomini di buona volontà sono stati risucchiati dal “sistema”. Quindi “o si fa l’Italia o si muore” ovvero o cambiamo mentalità o non ci sarà nessuno che riuscirà a sconfiggere il malaffare, la corruzione, l’omertà etc.
    Quindi io sono convinta che, sebbene ci vorrà tempo (1 generazione?) quello da fare è cambiare mentalità, scoprire noi stessi che stiamo andando a sbattere contro il nostro stesso individualismo ed egoismo. Dobbiamo metterci del nostro per fare qualcosa nel nostro ambito, magari coordinato con altri. In questo senso il movimento o meglio, tutti i movimenti che nascono spontaneamente sono un successo. E allora sarà naturale ogni forma di democrazia perchè la partecipazione sarà scontata e non più una mera illusione.

    Sono un’illusa? Forse ma è l’unica soluzione possibile (secondo me)

    • Intanto che gli italioti diventino italiani ci saranno, grazie a questo modo di condurre e organizzare il movimento, milioni di persone che soffrono di una cattiva politica che li porterà a mangiare nei cassonetti, ti sembra una conquista? Un’altra strada c’è ed è quella di organizzare un partito pulito (basterebbe il re al tanto per cominciare e la trasparenza sull’operato) e non aspettare una primavera perché potrebbe essere anche una prima-falsa.

    • Elena Hai sintetizzato alla perfezione cos’è il Movimento 5 Stelle. Se ci facciamo risucchiare dai media per un voto in più allora puo darvi che avremo più voce in capito ma di conseguenza saremo delegati punto e basta. Quello che non hanno ancora capito e che un cittadino che vota per il Movimento vota per se stesso e il suo futuro otre essere un informato e cioè uno che ha fame di sapere. Purtroppo tanti dicono che così facendo verremo riassorbiti e sconfitti. Pace, Amen, non importa ma sono consapevole che io non mi lascio schiacciare da un sistema marcio e corrotto. Scusa se mi sono rivolto a te personalmente ma creso che scrivendo questo piccolo post il tuo venva ulteriormente visualizzato che per me ha ben sintetizzato l’idea del M5S. Sono un’illuso? Forse ma e l’unica soluzione possibile.

  28. Per come è ridotta la TV italiana non sono sicuro che andarci sarebbe conveniente.
    Parliamo di Talk show completamente pilotati e faziosi e nella migliore delle ipotesi finisce tutto in caciara e chi strilla di più convince di più (almeno i deboli di intelletto che sono tanti).
    Io,da questo punto di vista li capisco,come capisco un grande giornalista (es,Travaglio),costretto ad interloquire con una deficiente in studio o in collegamento.

  29. Andare nei talk show a che serve? Ormai sono seguiti per il 99% da giornalisti, politici di vario livello e militanti di partito. Fasce di elettori che non puoi convincere nemmeno se sei Di Maio.

    • Concordo, dato avvalorato dal fatto che questi pseudo programmi non li segue più nessuno.

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