Regole di convivenza online

regoleDa qualche giorno, prima di postare i commenti, vi appare questa lista. E’ la policy del blog, del sito e delle mie pagine Facebook e Twitter.
La pubblico anche qui. E per i dubbi residui potete andare qui (leggetelo bene: anch’io banno e blocco con una facilità meravigliosa).
Segnalo anche questo articolo, oltremodo esplicito.

Avvertenze da leggere prima di intervenire sul sito di Andrea Scanzi

Non sono consentiti:

* messaggi non inerenti al post

* messaggi privi di indirizzo email

* messaggi anonimi (cioé senza nome e cognome)
* messaggi pubblicitari
* messaggi con linguaggio offensivo
* messaggi che contengono turpiloquio
* messaggi con contenuto razzista o sessista
* messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane
  (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)
* messaggi il cui contenuto rappresenta un’aggressione alla persona
e non alle sue idee
* messaggi formattati in modo da diminuire la fruibilità delle discussioni.
Tali regole valgono (sostanzialmente) anche per la pagina ufficiale Facebook e il profilo Twitter. Il proprietario del blog non interverrà mai nei commenti ai suoi post. Il proprietario del blog potrà in qualsiasi momento, a suo insindacabile giudizio, cancellare i messaggi. In ogni caso il proprietario del blog non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali messaggi lesivi di diritti di terzi.

21 Comments

  1. Più chiaro di così non saresti davvero potuto essere, ma in effetti anch’io mi domando se ce ne fosse davvero il bisogno, mi spiego meglio: possibile che esista ancora tanta ignoranza e inciviltà da dover sempre mettere nero su bianco regole basilari come queste e fare invece la parte di chi pretende chissà cosa?

  2. QUESTO A PARKER NON PIACEREBBE
    ciao Andrea,ho comprato il tuo libro “il vino degli altri”circa due anni fa e tra letture e consultazioni, bè penso di averlo sfogliato almeno 100 volte. Ti confesso che ho assaggiato diversi vini citati da te. Alcuni già di mia conoscenza , altri cercati dopo aver letto ciò che tu ne scrivevi. Devo ammettere che sono in accordo con te quasi su tutto…quasi. Ho trovato solo un mese fa il Perda Rubia,non è stato facile, ma ti confesso che non mi ha entusiasmato, anzi….Ho provato l’annata 2006 e una volta aperto solo dopo un’ora ha cominciato a perdere l’acetico che pungeva al naso. in bocca una nota zuccherina non perfettamente padroneggiata….ma forse l’annata? Veniamo ora ai miei vini Outtake….Ti segnalo i valtellina superiore di Fay, i suoi valgella sono dei veri capolavori. I moscato di Terracina delle cantine Sant’andrea, bottiglie sotto i dieci euro che stupiscono. L’Etna rosso e l’Etna bianco di Ciro Biondi , bè qui veramente capisci cosa è l’enologia eroica e ringrazi “l’uomo autoctono” di esistere. Per ultimo il Perda Pintà di Giuseppe Sedilesu da uve Granazza (in ogni caso io amo svisceratamente la Sardegna) bè l’ho accompagnato a spaghetti alla bottarga….ho avuto una rivelazione. Ok Andrea grazie per la tua attenzione e spero di averti segnalato qualche vino che ancora tu non conosci. Ciao e ai prossimi outtake
    Franco

  3. Caro Andrea, ti ricordi di me e di mio figlio? Ci siamo conosciuti il Luglio scorso a Bollate e sabato scorso al Piccolo di Milano. Stasera ti vedrò con Don Gallo e vorrei chiederti un favore. Possiedo un suo libro dal titolo “Come un cane in Chiesa” illustrato da Vauro. Ti spiacerebbe chiedergli come ha vissuto quest’esperienza tra “il diavolo e l’acqua santa?”
    Alla prossima e “as usual” complimenti da me da mio figlio Michele e dalla mia compagna Assunta.

  4. Come minimo “comodo”. Nulla capacità di interlocuzione col prossimo (autismo assoluto autoreferenziale). Tutti obblighi e doveri per gli alrei e nessuno per “il proprietario” del blog… Mica scemi!

  5. Ovviamente condivido ma è molto triste e mortificante che in un paese che si dice “civile” dovere precisare quello che in altri paesi sono delle ovvietà neanche da mettere in discussione.

  6. Il web per definizione è un luogo di libertà ma, a mio avviso, dovrebbe essere anche un luogo di civiltà. Molti, invece, in tutti i forum ecc. si sono sempre trincerati dietro l’anonimato per scrivere ogni schifezza possibile.

  7. Concordo, sono regole che nemmeno dovrebbero essere scritte, dovrebbe essere assolutamente “normale” se ancora questa parole si può usare, rispettare gli altri, si può non essere d’accordo senza essere sgradevoli e se proprio ad una persona “non piaci” che non ti legga o segua nemmeno!

  8. Le regole condivise sono la base di tutte le democrazie, soprattutto sul web dove si può trovare di tutto. Perciò, per le regole su riportate, esprimo un parere favorevole. Distinti saluti Signor Gianluca Gobbo.

  9. Mi sembrano regole talmente ovvie e sensate che elencarle parrebbe un’offesa al blogger, ma si sa, strumenti importanti diventano feccia in mano a chi non ha cervello, con il risultato di rendere il blog un ammasso di indecenze.

  10. Ovviamente condivido, ma in più, non si potrebbe riassumere il tutto in una regola di “igiene emotiva”, tipo: “se un post ti irrita, spegni il PC, conta fino a 10.000 lentamente, solo dopo pensa ad articolare una risposta, ed a quel punto riaccendi il PC e rispondi” ? Un po’ come la storia del pesce e dell’insegnamento a pescare ! Si arricchirebbe anche la discussione!

  11. Mi sembrano regole giuste per tutti e per il blog di un privato, anche se giornalista, mi sembra giusta anche la riserva di cancellare i messaggi.
    Fatto salvo le regole del “decalogo” che deve essere reciproco, Le sembra giusta la possibilità di cancellare i messaggi da un blog che “governa” un movimento politico che fa del blog la sede delle decisioni, lo strumento di scelta dei candidati al Parlamento, ecc.?

  12. Ricordo quando, più di 10anni fa, scrissi le regole di una Mailing List. Sembrava assurdo arrivare a doverlo fare, ma tant’è, oggigiorno io farei sottoscrivere regole di civiltà anche per poter uscire di casa… Complimenti Andrea

  13. Ottimo. Laddove non arrivano il buon senso e l’educazione ci vuole il polso duro e la pretesa di pulirsi i piedi prima di entrare in casa degli altri. Anche fosse una semplice pagina web. Ché ne abbiamo tutti abbastanza di arroganza e maleducazione gratuite.

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