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Pinerolese Ramìe 2007 – Coutandin

martedì, Dicembre 28th, 2010

Attenzione, prendete nota. Siamo di fronte a un vino adorabile. Costa attorno ai 15 euro e ha l’unico difetto di essere quasi introvabile. Vino Outtake in tutto e per tutto.
Me l’hanno regalato un mese fa i proprietari dello slowfood La Nicchia, Cavour, provincia di Torino. Ero là per la presentazione a Luserna San Giovanni. Gli avevo chiesto il vanto enologico locale, quindi un Pinerolese Ramìe. Vino rosso di montagna.
E’ fatto direttamente da tre produttori (Bronzat Franco, Coutandin Giuliano e Ribet Roberto). Altri due conferiscono le uve alla cantina sociale di Bricherasio. Qualcuno pare si stia aggiungendo. Dal 1996 è una Doc. I territori sono quelli di Pomaretto e Perosa Argentina.  La denominazione di origine “Pinerolese Ramìe” è riservata al vino rosso ottenuto dalle uve provenienti dai vigneti aventi la seguente composizione: Avanà 30 percento, Avarengo minimo 15 percento, Neretto minimo 20 percento. Possono concorrere alla produzione altri vitigni a bacca rossa non aromatici da soli o congiuntamente, per un massimo del 35 percento. Il Pinerolese Ramìe è cioè un blend di uve rosse autoctone, rarissime, del Pinerolese.
La Nicchia mi ha regalato il Coutandin Ramìe 2007, dicendomi che era di gran lunga il migliore.
L’ho aperto ieri sera, un po’ timoroso, perché l’altro vino che mi avevano consigliato, la Barbera Pinerolese Merenda con Corvi 2006, era risultata una delusione indiscutibile. Invece questo Coutandin è splendido. Nonostante la temperatura del vino fosse – per mia colpa – un po’ bassa, si è rivelato una piacevolissima sorpresa.
L’azienda è stata fondata nel 1997 da Giuliano e Laura Coutandin a Perosa Argentina, Borgata Ciabot. Dal 2008 è nelle mani del figlio Daniele. Strada facendo si è leggermente ampliata, recuperando vigneti abbandonati. L’obiettivo primo era valorizzare proprio il Ramìe, vino raro e misconosciuto ma amato, in passato, dal Cardinale Richelieu (sticazzi) e da Luigi Veronelli (già adesso ci siamo).
I vigneti, a Pomaretto e Perosa Argentina, sono sui 650-800 metri sul livello del mare. Viticoltura eroica in piena regola.
Il Ramìe 2007 di Coutandin è ottenuto da Avanà, Avarengo, Neretto (Chatus), Bequet e Barbera. Fa solo acciaio e viene imbottigliato dopo due anni, senza chiarifiche e filtrazioni. L’azienda ha optato per una viticoltura naturale.
E’ un rosso che spicca per la straordinaria bevibilità. Tannini gentili e affatto ingombranti. Struttura non importante, ma giusta. Bella freschezza. Profumi di frutti e fiori rossi, speziatura stimolante. Buon allungo, equilibrio non artificioso. Non ha stranezze o asperità dei vini naturali più estremi, risultando per questo adatto anche ai consumatori non particolarmente smaliziati. 
Purtroppo l’azienda produce sulle 2mila bottiglie annue (il dato è in leggero aumento). Si trova quindi con effettiva difficoltà. Ma va necessariamente provato.