Lugana Centofilari – Gerardo Cesari

Ieri sera ho degustato un vino che l’azienda Gerardo Cesari mi ha spedito come assaggio, il Lugana Centofilari 2009.
Ultimamente mi è capitato spesso di bere Lugana, soprattutto quelli (qui recensiti) di Ca’ Lojera.
E’ una Doc in crescita, un po’ schifata da chi non la conosce bene perché si tende a ritenerla frutto di uno dei tanti Trebbiano minori. Nella realtà è un’uva che si distanzia dal Trebbiano classico, chiamata Turbiana e tipica di queste zone nel veronese. Di fatto autoctona.
Quella di Gerardo Cesari è un’azienda ambiziosa, che sta puntando anche su una capillare opera di promozione e pubblicità per farsi notare. Produce molte tipologie di bottiglie, Amarone compreso.
Il Centofilari è una Lugana dignitosa.
Vigneti tra Pozzolengo e Peschiera. 95 percento Turbiana e 5 Chardonnay, che si nota (e ne avrei forse fatto a meno) nella morbidezza finale. Una morbidezza che non è però ingombrante e invasiva, ma discreta.
Buone le note fruttate e soprattutto floreali al naso.
Discrete acidità e mineralità.
Persistenza apprezzabile, considerata la tipologia.
Bevibilità superiore a quanto mi aspettassi.
Nell’insieme: un vino moderno, ma ben fatto e non odiosamente furbo.

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5 Responses to “Lugana Centofilari – Gerardo Cesari”

  1. Alessandra ha detto:

    Non volendomi dilungare, immaginando che avrai miliardi di messaggi, mi limiterò a dirti che i tuoi articoli sono sempre molto interessanti, acuti e (inutile dirlo) scritti in maniera egregia… Aggiungo pure che sono stata, qualche sabato fa, a mangiare alla Trattoria “Da Elena” a Montecastello e l’ho trovata deliziosa. Buona giornata….

  2. armando ha detto:

    grazie Andrea, stavolta risparmio un po’…

  3. C.d.B. ha detto:

    Il lugana sta vivendo un momento di grande fermento, in controtendenza rispetto al mercato con prezzi delle uve e produzione ai massimi storici, nuove tipologie approvate dal consorzio come la futura vendemmia tardiva.Come nel barolo e nel brunello ci sono tradizionalisti e modernisti, il denominatore comune è un terroir ricco di argilla che garantisce una grande acidità, sapidità e mineralità, donando quindi ai vini una lunga longevità.Ca Lojera(tradizionalisti) secondo noi è l’interprete più autentico del lugana.

  4. Antonio Marino ha detto:

    Un’azienda interessante (versante lombardo) da tener d’occhio è Pratello che pratica l’agricoltura biologica (difficile in quelle zone)http://www.pratello.com/index.php?option=com_content&view=frontpage&Itemid=1&lang=it
    la lugana è piacevole ed economica.Segnalo il loro groppello in purezza! 😀

  5. Chiara ha detto:

    Sto’leggendo il tuo libro…molto interessante.Ho gia’ordinato “Elogio all’invecchiamento.”

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