Vini naturali a Milano

IMG_7989Sono stato alcuni giorni a Milano. Non ci tornavo da un po’. Avendoci abitato a lungo, ciclicamente mi manca. Stavolta ho colto l’occasione per provare, o riprovare, alcuni locali che privilegiano vini naturali. Non ho scelto i ristoranti con vini naturali, quanto piuttosto le enoteche (o simili) che mettono al centro di tutto il vino e poi – già che ci sono – propongono anche alcuni piatti semplici ma ben scelti. Ecco le mie segnalazioni: non sono TUTTI i luoghi milanesi con vini naturali, ma sono quelli che a oggi più conosco e preferisco.
La cieca. Uno dei miei buen retiri preferiti. E’ in zona Bocconi, a due passi da dove abitavo. L’ho visto nascere e, nel tempo, è cambiato. Si è (un po’) allargato. Ed è pure migliorato. Bella galassia di vini al bicchiere, piatti buoni e originali. Aperto, di solito, dalle 18 a tarda notte. Lo adoro ed è una delle mie tante case. Se ci andate, dite che vi mando io.
Vino. Porta Romana, praticamente davanti al Teatro Parenti. Si chiamava Cieca Pink ed era la costola “rosa” (nel senso di “gestito solo da donne”) della Cieca, poi ha cambiato gestione ma ha mantenuto un’impostazione simile. Aperto anche lui/lei dalle 18 a tarda notte. Più piccolo della Cieca, ma si somigliano ancora (ed è un pregio). Difficilmente troverete un posto seduti, ma altrettanto difficilmente non vi troverete bene.
Champagne Socialist. Sta in fondo a via Lecco, a due passi da Porta Venezia. All’entrata c’è un’ape, sopra la quale c’è pure un tavolino (per due). Pochi piatti, tanti vini naturali. Piccolo, ma tipico. Aperto dal tardo pomeriggio alla mezzanotte inoltrata. Più da aperitivo che da cena. Deve ancora trovare appieno la sua anima e dimensione. Può solo migliorare.
IMG_8024Forno collettivo. Sempre Via Lecco, ma al civico 15. Stessa proprietà dello Champagne Socialist. Specializzato in pane (strepitoso), ovviamente con lievito naturale, e in vini naturali. Piccolino, le pareti sono tappezzate da bottiglie. Sta aperto tutto il giorno, di fatto. Mi è piaciuto più dello Champagne Socialist.
Vinoir. E’ uno dei posti più rinomati sui Navigli per chi ama i vini naturali, è arrivato prima di altri e ha tanti fans. Mi è capitato però di andarci poco, non per scelta ma perché quella zona mi torna meno comoda. Se non sbaglio chiude a orario di cena o poco dopo, quindi è perfetto come aperitivo. Molto piccolo, essenziali, pochi piatti. Grandi vini e grande cultura di vini.
Enoteca naturale. Mi piace molto. Si trova proprio nella palazzina adiacente a Emergency, zona Porta Genova. Pochi piatti ma buoni (come vedete è un classico di queste tipologie), grande e spazioso, tanti tavoli anche all’aperto. Aperto dalle 18 in poi. In neanche un anno ha fatto girare 700 etichette diverse di vini naturali. Personale giovane e simpatico. Un po’ naif, ideale per chi ama il genere “centro sociale occupato (ma figo)” e al tempo stesso perfetto per chi non ama tanta retorica ma i posti veri e semplici sì. Non è caro e, zanzare a parte d’estate, per i miei canoni non ha difetti.
Tipografia alimentare. Zona Gorla, quindi dietro Viale Monza. Non proprio la parte più turistica di Milano. Se ne sta quasi nascosto, poi entri e sembra di tornare a scuola coi banchi e le sedie annesse. Aperto a pranzo e cena. Piatti genuini e ben presentati, vini naturali a iosa. Carino.
IMG_8012La sala del vino. Sotto Lambrate, zona Cavriano. Aperto a pranzo e cena. Questo è proprio un ristorante, che però non se la tira e propone piatti di medio/alto pregio con ottime etichette naturali. Aperto da poco, è già carino ma migliorerà ancora.
Ciz Cantina e Cucina. Viale Premuda, quindi tra Porta Romana e Porta Venezia (più la seconda). Il proprietario, Vincenzo detto Ciz, era l’anima del Wine Road di Viale Piave e lì l’ho conosciuto. Da quasi tre anni si è messo in proprio e ha vinto appieno la sua sfida. Aperto a pranzo e cena. E’ un ristorante vero e proprio, quindi un po’ diverso dai nomi sin qui fatti (a parte La sala del vino), però il clou rimane la carta dei vini: più di 1200 etichette, quasi tutte (non tutte) naturali. Cucina da 8, vini da 9.5. Prezzi non economici e non cari: giusti. Bottiglie ovunque alle pareti, luci giuste, ambiente delizioso. Servizio impeccabile. E Ciz è bravissimo. Lo consiglio senza remore.
Buon vino!

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3 Responses to “Vini naturali a Milano”

  1. ANDREA FRIGERIO ha detto:

    Ciao, riguardo ai Pinot grigio ramati ti segnalo, se già nn li conoscessi, il Dessimis di Vie di Romans e quello di
    Adriano Gigante.
    A Parker nn piacerebbero..

  2. Pietro ha detto:

    Interessantissimo articolo…belle anche le foto dalla meravigliosa Torre de la Morra, a quando una visita dagli spalti della Fortezza di Montalcino per ammirare il suo territorio?
    Ti aspetto, ho avuto l’occasione di conoscerti ed invitarti…ma mai l’opportunità di fare un “follow-up” dell’invito (termine orribile lo riconosco, ma solo per giocare un po’ sugli inglesismi forzati, perdonami!)
    Spero a presto! T i leggo sempre con stima!
    Ciao!
    Pietro

  3. Jacques Broustet CHATEAU LAMERY ha detto:

    Ciao
    Vini biodinamici e naturali dal 2006
    La tenuta è situata a 50km a sud est di Bordeaux, si tratta di una proprietà famigliare dal 1935.
    Dal 2006 ho abbandonato coltura e vinificazione convenzionali e tutti i loro prodotti e fertilizzanti chimici per essere più vicino alla natura

    Dopo la vendemmia manuale che permette una severa selezione, la vinificazione si effettua senza zolfo (semplice mesciatura prima del riempime to delle botti e della cisterna di assemblaggio) e una affinatura su feccie fini in botti di rovere di 7 e 8 anni del solo succo di uva fermentato senza alcun additivo.

    Né rabbocchi, né travasi durante 9 mes o più, alcun collaggio o filtrazione per questo vino naturale. Un deposito può comparire sul fondo della bottiglia. Fa parte dell’evoluzione naturale del vino che ha mantenuto tutta la sua materia. Questo deposito non cambia per niente la qualità e il gusto del vino. Versate lentamente senza agitare la bottiglia.

    https://www.wineterroirs.com/2016/04/chateau_lamery_jacques_broustet.html English

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