Brut Pas Operé – Ca’ del Vent

Ieri sera ho finalmente provato il Franciacorta Pas Operé Ca’ del Vent, uno dei Metodo Classico naturali di cui più ho sentito parlare.
Al ristorante si trova attorno ai 30-35 euro, in enoteca sui 25 (euro più, euro meno). E’ distribuita da Arkè.
Dalla scorsa stagione, l’azienda Ca’ del Vent è passata da vini un po’ morbidoni a prodotti maggiormente “dritti” e conseguentemente ambiziosi. I vigneti sono a Campiani di Cellatica (Brescia). Il sito aziendale spiega con dovizia il loro concetto di vino naturale, biologico e biodinamico. La produzione spumantistica è illustrata qui .
Il Pas Operé (Brut) non va confuso con il Pas Dosé. Per Pas Operé va inteso il vino spumante che, al momento del rabbocco dopo la sosta sui lieviti, non riceve l’aggiunta dello sciroppo di dosaggio ma – in questo caso – lo stesso vino. Quindi niente zuccheri, vini diversi o distillati, aggiunti attraverso (legittime) ricette magiche come si suole fare per la stragrande maggior parte dei Brut, ma unicamente vino identico a quello che già c’era nella bottiglia (il cosiddetto “vino di origine”).
Il Pas Operé in oggetto non è un Pas Dosé perché il residuo zuccherino – nonostante l’assenza di sciroppo di dosaggio – è comunque percettibile e rientrante quindi nel range dei vini Brut.
Altra caratteristica di Ca’ del Vent è che ogni spumante è millesimato. Nel mio caso l’annata era una 2008, affinata sui lieviti per 20 mesi dopo 3 mesi di vinificazione in barrique e altri tre in vasche di acciaio. Ottantacinque percento Chardonnay, 15 Pinot Nero.
E’ un Franciacorta riuscito, elegante, di bella beva. Molto invitante all’esame visivo, perlage fine e fitto, profumi semplici – non è un difetto – di crosta di pane e frutti bianchi. Per certi versi mi ha ricordato Il Contestatore del Pendio (che avevo recensito qui). Freschezza spiccata e sufficiente mineralità. Struttura snella, non particolarmente lungo. Perfetto come aperitivo, dignitoso come compagno di pasto (pesce non elaborato, fritti di verdure: cose così).
Rimanendo più o meno sulla stessa fascia di prezzo, lo ritengo meno complesso dei migliori Cavalleri o Faccoli (anche se in entrambi i casi penso ai Pas Dosè, tipologie quindi diverse), ma è un Franciacorta da provare. Personalmente, lo rifarò quanto prima.

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7 Responses to “Brut Pas Operé – Ca’ del Vent”

  1. Massimo ha detto:

    Ce l’ho! Anche il Saten! Veramente piacevoli.

  2. Divino Scrivere ha detto:

    concordo…è buonissimo! .)

  3. michele ha detto:

    anche nel pas doè non vi è aggiunta di zuccheri, vini diversi o distillati!non capisco la differenza.

  4. Stefano da Trento ha detto:

    Il disciplinare non vieta esplicitamente l’aggiunta di distillati o vini invecchiati…si fà solo riferimento all’addizione di zucchero dopo la seconda fermentazione che è appunto vietata…

  5. Francesco Maule ha detto:

    grazie Andrea, sempre professionale e corretto.
    Son contenti anche a Cà del Vént! Le loro teste, tra l’altro, stanno guardando avanti molto bene; finora si sono concentrati sulla ricerca della tipicita` di ogni singolo vigneto, ora stanno ragionando sulle vinificazioni, per prodotti ancora piu` naturali, anche se gia` la solforosa e` sotto i 30 mg/l, come riportano in retroetichetta.
    Ne vedremo delle belle, insomma!

  6. marco ha detto:

    Azienda interessantissima, anche per i vini fermi.

  7. Alessia ha detto:

    Mi chiedevo come fosse possibile uno spumante metodo classico BRUT non dosato. Gli zuccheri presenti nel vino sono un da ricondurre ad una fermentazione bloccata seguita da una filtrazione e sterilizzazione?

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