Margò Rosso 2010 – Cantina Margò

E’ da un po’ che non parlo di vini rossi, semplicemente perché non ne bevo quasi mai.
Qualche sera fa ne ho aperto uno, dichiaratamente non ambizioso. Il Rosso Margò 2010 di Cantina Margò.
Quando ho conosciuto Carlo Tabarrini, due anni e mezzo fa a Perugia, muoveva i primi passi come vigneron e non faceva parte di VinNatur. Spero di avere contribuito anch’io a stimolarlo e avvicinarlo a un mondo che comunque già meritava agli esordi. E’ una delle (piccole) aziende più affascinanti dell’Umbria.
Tabarrini eccelle nei bianchi, mediamente macerati. Sui rossi ha varato la serie “Fiero”, destinata all’invecchiamento e ai palati duri-e-puri (ho bevuto l’annata 2009: discreta).
Il Margò Rosso è l’entry level, il suo rosso più facile, naturalista ma non troppo, Sangiovese in purezza.
Lui stesso è il primo a parlarne con affetto, sì, ma quasi a dire: “Dai, assaggia gli altri miei vini. Non questo“.
Ho bevuto il Margò Rosso, annata 2010, giovedì scorso. Semplice, bevibile, digeribile. Un compagno di pasto discreto e impeccabile. Rosso glou glou, economico (8 euro nel sito aziendale), pienamente riuscito e senza difetti.
Consigliato.

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5 Responses to “Margò Rosso 2010 – Cantina Margò”

  1. emilio ha detto:

    Lo si potrà degustare insieme ai vini di altri piccoli produttori “naturali” a Vini di Vignaioli: il 9 e 10 dicembre ad Orvieto (TR) nello storico Palazzo del Capitano. 50 vignaioli porranno in degustazione e vendita i loro vini naturali. Con qualche chicca come i vini georgiani ottenuti in anfora come da millenaria tradizione…per info@vinidi vignaioli.com http://www.vinidivignaioli.com

  2. Carlo Tabarrini ha detto:

    Torno carichissimo dalla sopracitata fiera a Milano, dove ho incontrato il caro amico Tanganelli, e dove ho vissuto tre giorni fantastici, pieni di simpatici aneddoti tipo, Cappellano che consigliava i miei vini al suo banco, ragazze che venivano al mio per vedere i tatuaggi, un tale che mi chiedeva di assaggiare il Grechetto(che tenevo nascosto) segnalato da un sms dall’ Australia (!), il cambio di disposizione degli arredi a La Taste di Seregno cominciato con la zona bistrot al posto del salotto, proprio perchè, “… quando è venuto Scanzi, ha voluto mangiare lì e lo abbiamo interpretato come un segno.. “.
    Senza dilungarmi maggiormente ci tenevo a sottolineare che oramai tutti i miei vini sono concepiti allo stesso modo, il Margò rosso 2010 è il frutto del Sangiovese grosso di S.Enea e quello piccolo di Spina (che in annate particolari vinifico da solo per fare il Fiero rosso). Se quello che hai bevuto non aveva la “sella di cavallo” , era una bottiglia scema…

  3. Valerio Rosati ha detto:

    @Carlo Tabarrini:
    un piccolo consiglio: nel sito potresti mettere almeno l’indicazione delle uve da cui ottieni i vini? Ottima invece l’idea di dare massima trasparenza e pubblicare i prezzi delle bottiglie.
    Ciao

  4. carlo Tabarrini ha detto:

    @Valerio, i prezzi sono al pubblico con la consegna, i vitigni mi sembrava di averli menzionati, comunque sono Sangiovese per i rossi , Grechetto per il Fiero bianco e Trebbiano per il bianco.

  5. Valerio Rosati ha detto:

    @Carlo
    Meglio ancora allora 🙂
    Grazie x le info. Magari quando capito dalle tue parti passo a visitare la cantina.
    Ciao

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