Ponte di Toi – Stefano Legnani

Ci sono vini che mi conquistano totalmente. Il Ponte di Toi è uno di questi.
E’ un Vermentino in purezza, la zona è Sarzana, frazione Badia.
Il produttore, Stefano Legnani, fa parte di VinNatur. Un solo ettaro vitato. Produzione piccola, vigneti con meno di cinque anni.
E’ stato lui, contattandomi via Facebook, a chiedermi se poteva inviarmi due bottiglie. Entrambe 2011. Una di Ponte di Toi e una senza etichette, ma con un nome importante: Loup Garou. Tributo a Willy De Ville, e già questo basterebbe.
Il Loup Garou è lo stesso Vermentino del Ponte di Toi, che però sosta più lungamente sulle fecce. Una vasca di 6 quintali che Legnani ha imbottigliato da poche settimane. Un vino che deve ancora farsi appieno, che va aspettato: ma che crescerà. Ve lo consiglio sin d’ora.
Riguardo al Ponte di Toi, alcuni amici come Carlo Tabarrini di Cascina Margò me ne avevano parlato bene. Confermo: l’unico difetto è che se ne trova poco. La produzione è davvero esigua. Il costo è sui 7 euro in cantina, al ristorante dipende. Cercatelo e provatelo. Lo faccio rientrare in quei vini quotidiani, bianchi e sufficientemente macerati, che sanno essere encomiabili – e mai invadenti – compagni di viaggio. Un po’ come il Trebbiano Spoletino di Collecapretta (così capite il target).
Ponte di Toi è il nome della località in cui sorgono i vigneti. Nessun prodotto chimico in vigna. In cantina fermentazioni spontanee sulle bucce per sette giorni. Niente controlli di temperatura, né chiarifica o filtratura. Uso limitato di solfiti. Come è stato notato da qualche osservatore, anche nei commenti a questo post, si avverte inizialmente una lieve rifermentazione spontanea in bottiglia, che svanisce però dopo pochi minuti.
E’ un vino delizioso, piacevole, intrigante. Personale, mai stancante, dinamico.
Al più presto, devo fare un bell’ordine d’acquisto al signor Legnani.
Intanto, e senza giri di parole: complimenti.

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13 Responses to “Ponte di Toi – Stefano Legnani”

  1. Francesco ha detto:

    giusto riconoscimento per un autoctono prodotto da un non autoctono 🙂

  2. Marcello ha detto:

    Grazie per le segnalazioni, da un appassionato…

  3. Andrea ha detto:

    Lo punto da parecchio Legnani, il suo (suoi?) vino mi incuriosisce davvero parecchio!

  4. Stefano Rossi ha detto:

    Bravo Andrea come sempre un gran bel vino,fatto da una bella persona.

  5. Francesco Maule ha detto:

    Puoi fartelo mandare anche da me … 🙂
    Il Legnani oltre che un brav’uomo e’ anche molto bravo a proporsi, tanto che sono riuscito a fatica a farmene dare un po’.
    Un unico appunto, se posso: credevo notassi la lieve rifermentazione data dalla malolattica, fatta in parte in bottiglia. A noi naturalisti intransigenti non da fastidio, peraltro aspettando un po’ se ne va.
    Ma ad un degustatore attendo e pure giornalista di rango come te, Andrea, credevo non scappasse.
    Per il resto condivido, serviva alla Liguria un bel Legnani col suo Ponte di Toi e con il gioiellino Loup Garou che brillera’ alla grande tra un anno almeno (ma anche per il fratello minore sara’ cosi’…ma sara’ finito!).
    Tra l’altro, qualcuno ha idea di che etichetta usera’ per questo nome e vino importante?
    Infine, chiudendo, che ne pensa il buon Scanzi dell’etichetta del Ponte di Toi?

    Ciao a tutti!

  6. Simone Cecchi ha detto:

    Esco fuori tema per farti una “segnalazione”.Torno oggi dal Friuli dove ho avuto modo di visitare (e degustare tutta la produzione) l’azienda “Villa Job” (http://www.villajob.com) e conoscere il proprietario Alessandro che è un giovane trentenne toscano che da 4 anni ha ereditato l’attività del nonno in Friuli e con grandissima passione (almeno a me questo ha trasmesso), sta tentando di produrre vino di qualità con metodo biologico.
    Produce 5 vini alcuni dei quali veramente notevoli a prezzi lontani da quelli a cui siamo abituati in Toscana.Se passi da Udine ti consiglio una sosta…….

    Un saluto
    Simone da Firenze

  7. claudioT ha detto:

    Che cosa mi ricorda il Ponte di Toi di Legnani, conosciuto grazie all’amico Luca Miraglia (http://grappolospargolo.spazioblog.it/173823/Personali+scatti+di+un+compleanno+%22volutamente%22+anticipato….html)???
    Servito a 12° tirati: colore affascinante da orange wine non ostentato, profumi di mare, zolfo, sole caldo su spezie mediterranee mosse dal vento e poi quella bocca salmastra, rotonda, ripulente, da abbinamento e non da apertura pasto…una Liguria di cui puoi solo innamorarti!!!

  8. Francesco ha detto:

    Se un bianco piace a Scanzi, è buono per forza! Bella dritta, grazie.

  9. Gabriele ha detto:

    Lo sto bevendo ora … Grazie Stefano …

  10. Marcello R. ha detto:

    Conosco l’ottimo Ponte di Toi di Stefano già da qualche anno, grazie ad un amico in comune, e ho avuto il piacere di conoscerlo di persona all’ultimo Vini di vignaioli a Fornovo, persona squisita e gran burlone, non vedo l’ora di andarlo a trovare al prossimo Sestri les Vins…

  11. […] dedico il post a un altro vino, però: il Tafon di Stefano Legnani. Di lui ho amato e recensito il Ponte di Toi (e il più ambizioso Loup Garou), un Vermentino di Sarzana che ha l’unico grande difetto di […]

  12. Gianni Baldan ha detto:

    PER STEFANO da Ex Toro Vigonza.
    Da oggi hanno rottamato OMEGA, tua “Eccezionale Creazione”!!! Le nostagie non servono se i Ricordi sono SOLO PIACEVOLI.
    CONGRATULAZIONI!!!
    Sei sempre stato un amico e…lo sarai sempre.
    Gianni

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