Schioppettino 2010 – Vignai da Duline

Tra i molti ricordi piacevoli legati alle mie incursioni nel mondo del vino, ce ne sono due che riguardano Vignai da Duline, meritoria azienda friulana. Il primo, di cui parlo in Elogio dell’invecchiamento, è legato al Vinitaly 2007. Non conoscevo l’azienda, ma fu una di quelle che mi colpì di più. La seconda è tre anni dopo. Fine 2010. Presentavo Il vino degli altri a Tolmezzo, dagli amici di Terrae Doc. Alla fine spuntò il proprietario di Vignai da Duline, Lorenzo Mocchiutti, per salutarmi e regalarmi una bottiglia (la magnum Rosso di Sofia). Mi fece molto piacere, anche perché – purtroppo – non sono mai andato a trovare in cantina lui e la moglie Federica, a San Giovanni al Natisone (Udine). Spero di poterlo fare presto.
I vini di Vignai da Duline sono semplici, schietti, emozionanti, personali. Di grande bevibilità e indubbio fascino. Sia i bianchi che i rossi. Per certi aspetti mi colpiscono di più i rossi. E per me è una novita. Sia perché bevo quasi solo bianchi, sia perché conosco pochissimi rossi friulani in grado di emozionarmi, venendo quasi tutti dal solito – e abusato – uvaggio bordolese.
Sei ettari coltivati. Tra i bianchi – avendo un certo freno per i blend, anche se ben fatti – consiglio Friulano e Pinot Grigio (tra i più emozionanti che conosca). Tra i rossi, il Morus Nigra (Refosco dal Peduncolo Rosso), il Rosso di Sofia (ancora Refosco, ma cru e solo magnum) e lo Schioppettino.
Mi è capitato di berlo giorni fa alla Compagnia del Taglio di Modena (parentesi: non è che viva in quella enoteca. Più semplicemente, capita di assaggiare molti vini e quindi di avere tanti spunti per più post). Igt, annata 2010. Delizioso.
Lo Schioppettino è un rosso autoctono friulano di buon corpo ma non molto tannino. Bassa anche la componente alcolica. Violaceo intenso, vinoso, enorme acidità. Gradevole anche come uva da tavola. Il nome deriva dalla croccantezza degli acini, o forse dal fatto che la grande acidità può rendere il vino (involontariamente) frizzante in giovane età.
E’ un vino semplice, da tutti i giorni, ma va saputo fare. Non è facile e, se ben declinato, acquisisce grande dignità: il caso dello Schioppettino di Vignai da Duline. Classica bottiglia che bevi e ribevi con piacere, che ti fa compagnia senza disturbare, e che una volta terminata – presto – hai voglia di bissare.

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4 Responses to “Schioppettino 2010 – Vignai da Duline”

  1. Francesco ha detto:

    ho assaggiato i loro prodotti in degustazione nei pressi di Piacenza qualche mese fa.il Pinot grigio mi e’ sembrato davvero superlativo ed elogiabile.ieri sera ho assaggiato(leggesi tracannato una bottiglia)uno schiopettino 2006 del simpatico “orco”Fulvio Bressan:da applausi ma io ho un debole per il suo pinot.oggi doppio turno di palestra

  2. Federica Magrini ha detto:

    Grazie Andrea!
    Quando verrai a trovarci tra i filari della Duline ti racconteremo la storia che ci lega a quest’uva che sentiamo un po’ ‘manichea’nella sua essenza.Tornerai con Gaber in Friuli V.G.?spero di si’.a presto

  3. Luca F ha detto:

    anche io ho avuto occasione di assaggiare i loro vini in diverse occasioni e oltre a quelli già citati, segnalo come estremamente valido il verduzzo friulano da vendemmia tardiva, dolce non dolce fantastico con gli erborinati.
    Ciao

  4. Andrea Scanzi ha detto:

    Non amo granché le vendemmie tardive, ma esistono eccezioni. Tipo Vignai da Duline.

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