Toh, un Metodo Classico marchigiano, da un’azienda di Ascoli Piceno. Che, già che c’è, fa anche altre bollicine – con Metodo Charmat – a base Passerina.
Parlo della crescente Azienda Velenosi.
Ne avevo solo sentito parlare. Sabato scorso, dopo la presentazione a Carrù con Marco Travaglio, un lettore – Gennaro – ha avuto la bontà di regalarmi un vino, premettendo che “forse per i tuoi gusti è un po’ smanettone”.
La bottiglia era la Gran Cuvèe Brut di Velenosi. Un Metodo Classico con uve Chardonnay e Pinot Nero. Sosta 36 mesi sui lieviti. L’ho bevuto due sere fa.
Colore importante, giallo paglierino quasi dorato, vivo e vivido. Davvero bello al naso, ricco e intrigante, forse un po’ furbino ma bello nellla sua frutta gialla tropicale, crosta di pane e uvaspina (quest’ultima l’ho sbirciata dal sito).
Forse il punto debole è all’esame gustativo. E’ corretto, riuscito, equilibrato. Ho però avvertito una certa fatica – da eccessivo “smanettamento” – durante la degustazione. Bene il primo sorso, meno gli altri. Non sto scrivendo che è uno Champagne ipermoderno, ma un po’ moderno sì. Per i miei gusti è sin troppo morbido e con spina dorsale acida non indimenticabile. Un Metodo Classico di talento, ma (per far rima) anche abbastanza opulento.
Non conosco con esattezza il costo e non posso commentare il rapporto qualità/prezzo.
Se lo provate, ditemi che sensazioni avete avuto. E grazie ancora al lettore Gennaro.