Archive for Maggio 14th, 2010

Arunda Vivaldi

venerdì, Maggio 14th, 2010

Ieri, nel Tg5 notturno, è andata in onda la mia intervista su Il vino degli altri. Stamani ho consegnato a Mondadori la lista di variazioni e aggiunte per la nuova edizione, mondandola dei refusi.
Oggi parlo ancora di Metodo Classico italiani. Ce ne sono di buonissimi, soprattutto (ma non solo) in Lombardia e Trentino Alto Adige.
 Quelli di Lombardia (Franciacorta, Oltrepo’ Pavese) li conoscono tutti, quelli della Doc Trento idem. In Alto Adige la fama è minore. Si tende a pensare che i Metodo Classico montanari siano un po’ tutti gassosi e grezzoloni, con perlage non troppo eleganti. Haderburg e Arunda stanno lì, a dimostrare il contrario.
Di questo parlo, diffusamente, nel nuovo libro. E già in Elogio dell’invecchiamento avevo tessuto le lodi di Haderburg, un mio vecchio pallino (non solo per il Pas Dosè, bevuto giusto ieri sera con la solita fonduta di pesce).
Arunda Vivaldi è stata una scoperta più recente. L’ho visitato a fine 2009. Si trova a Meltina, a est di Bolzano. Sul proprietario ferve un dibattito. Paolo Massobrio, che lo ha premiato più volte, sostiene che sia un simpaticone. Io no: quando ci sono stato (il 30 dicembre 2009), ha denotato l’amabilità di un grizzly a digiuno da un mese. Monosillabico, distante e unicamente intento a riscuotere. Diciamo che somigliava un po’ troppo allo stereotipo dell’altoatesino quasi tedesco, razionale e serioso.
Tutto questo diventa però irrilevante di fronte alla qualità media dei suoi Metodo Classico. In Italia si chiamano Arunda, all’estero Vivaldi. La fascia di prezzo si attesta sui 15-20 euro. Li valgono, anzi valgono molto di più. Meritano di figurare tra le migliori bollicine italiane.
Io ne ho provate tre versioni. Buono e di bel corpo il Riserva, ambizioso e riuscita la Cuvèe Marianna. Adorabile, e da me particolarmente amato, il Blanc de Blancs.
Arunda fa anche altre etichette, avrò modo di provarle. Consiglio di farlo anche a voi. Quanto alla visita in cantina, spero solo che siate più fortunati di me.