Gaber se fosse Gaber: aggiornamenti

 

Sabato prossimo riprenderò la mia lezione-spettacolo, Gaber se fosse Gaber.
La stagione proseguirà per tutta l’estate, per poi riprendere con la stagione 2012/13. Quella del decennale della scomparsa del Signor G.
La data di sabato è a Colleretto Giacosa, due passi da Ivrea, al Teatro Giacosa.
Vi segnalo anche in home page le date da qui a inizio marzo.

21 gennaio 2012
Colleretto Giacosa (TO)
Teatro Giacosa

31 gennaio 2012
Breganze
(VI)
Cinema Verdi

2 febbraio 2012
Monte San Savino
(AR)
Teatro Verdi

18 febbraio 2012
Iseo
(BS)
Auditorium Antonietti

24 febbraio 2012
Spilimbergo (PN)
Teatro Miotto

25 febbraio 2012
Gorizia
Kulturni Dom

1 marzo 2012
San Marino
Teatro Titano

6 marzo 2012
Roma
The Place

4 Comments

  1. Caro Andrea Scanzi ho rincorso il tuo spettacolo (Gaber) da Torino a Bollegno (Ivrea) e ne valeva la pena. Io sono fra quelle che erano “distratte” e non avevano/hanno approfondito il personaggio.
    La sensazione che ho provato quando sono uscita dal locale, è stato di speranza. Grazie per le tue idee, il tuo coraggio e il tuo lavoro.
    E oltretutto con un tuo articolo apparso su “Il fatto” di metà Febbraio mi hai fatto capire chiaramente come potrò votare (e non è poco, in questo marasma) domani.
    Infinite grazie!
    Non posso non aggiungere che con quella signora bionda, sguaiata, SEI STATO GRANDE!!!!
    giuliana

  2. Caro Andrea,
    ho assistito ieri alla tua lezione-spettacolo a The Place e volevo ringraziarti per le emozioni che mi hai suscitato. Sono una “gaberiana” DOC, folgorata da Giorgio alla stessa età in cui è capitato a te, solo che era il 1973… gli anni affollati ed ogni suo spettacolo a Roma riuscivo a vederlo diverse volte anche dietro le quinte avendo fatto amicizia con il direttore musicale. E’ stato un vero tuffo al cuore nel primo filmato vedere le pizze dei nastri in primo piano e Giorgio sul palco, era esattamente la mia prospettiva !
    Il taglio dello spettacolo mi è piaciuto molto perché non celebrativo, non ce n’è alcun bisogno, ma volto a far riscoprire o scoprire a chi non l’ha conosciuto il Gaber-Luporini pensiero, loro invito ad essere un “cane sciolto”. Di questi tempi è quasi un’opera umanitaria…
    Complimenti e ancora grazie

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