I cazzari del virus

 DA GIOVEDI’ 18 GIUGNO 

Andrea Scanzi
I cazzari del virus

Diario di una pandemia tra eroi e chiacchieroni
Paper First, pp 153, Euro 12

La fase 1 della pandemia è stata un susseguirsi di sparate senza precedenti. Trasversalmente, da un fronte all’altro, soprattutto i politici hanno fatto a gara a chi la dicesse più grossa. Matteo Salvini, ormai affezionato a santini e rosari, chiede di andare a messa il giorno di Pasqua mentre l’altro Matteo, il fu rottamatore Renzi, parla a casaccio invocando la riapertura delle scuole a maggio creando lo scompiglio tra i virologi. Di errori così, compiuti non a febbraio quando la situazione sembrava sotto controllo, ma in piena emergenza, si può stilare una lista infinita. Ed è quello che fa con la solita pungente ironia Andrea Scanzi, in questo libro-diario che è poi anche il naturale seguito del best seller Il cazzaro verde. Una carrellata ora ironica e ora dolente di eroi quotidiani e giullari cazzari, che hanno acceso il dibattito pubblico e infiammato le seguitissime dirette Facebook dell’autore durante la nostra quarantena.


   Da giovedì 18 giugno in tutte le librerie   
      edicole e store online. Anche eBook.      

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Andrea Scanzi. Giornalista, scrittore, volto noto della tivù. Autore, drammaturgo e interprete teatrale. Webstar. E’ una delle firme di punta del Fatto Quotidiano. Per PaperFIRST ha scritto i best seller Renzusconi (2017), Salvimaio (2018) e Il cazzaro verde (2019), divenuti anche spettacoli di grande successo.

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One comment

  1. “Mai giudicare un libro dalla copertina”.
    Questa frase è molto inflazionata ma è anche la prima che mi è venuta in mente quando ho finito di leggere “I Cazzari Del Virus” di Andrea Scanzi.
    Si perchè vista la copertina (che vede rappresentati Renzi e Salvini) e visti i precedenti di Scanzi (già autore di due libri sui due) credevo che l’intera opera sarebbe stata dedicata ai suoi due bersagli politici preferiti. Ma non è cosi.
    Il libro è in realtà un un esilarante diario degli ultimi strazianti mesi della nostra vita e di come essa sia cambiata durante il lockdown.
    Uso due aggettivi antitetici come “esilarante” e “straziante” perchè riflettono i due stati d’animo contrapposti dai quali sono stato travolto durante la lettura del libro ( durata poco più di una giornata).
    Lo strazio è quello della vicenda in se e di alcuni capitoli del libro che ricordano episodi che non dimenticheremo mai, come quello del corteo funebre di Bergamo o della lettera del nonno ai nipoti; lo spasso è quello di alcuni passaggi del libro in cui viene raccontato il peggio del paese: a partire da noi cittadini (stupendo il capitolo sulle scuse dei casi umani che non rispettavano le regole) ma soprattutto dei politici (italiani e non) e di certa stampa.
    In conclusione, se pensate che si tratti di una sorta di “ il cazzaro verde 2” o di un “Renzusconi 2” state sbagliando di grosso. Le pesanti critiche ai politici, soprattutto ai due Mattei, certo non mancano.
    Ma questo libro è soprattutto un libro che parla di noi, di ciò che siamo stati in questi due mesi, di come ci siamo reinventati e di come ne stiamo pian piano uscendo.
    Personalmente l’unico difetto che riscontrato nell’opera è quella di non essere aggiornata.
    Ma non è colpa di Scanzi, probabilmente quando il libro è stato mandato in stampa certe scene di ordinaria follia ancora dovevano accadere (penso agli imbarazzanti raduni del generale Pappalardo per dirne una), ad ogni modo c’è già materiale per un “i cazzari del virus 2”.
    E chissà che il buon Andrea non ci stia già lavorando

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