“La Nazionale? Debole e sottovalutata. Quindi arriva ai quarti. Come minimo”

conte2Nostradamus Moment. Lo scorso otto giugno, due giorni prima che cominciassero gli Europei, mi chiama il grande Alessandro Ferrucci del Fatto Quotidiano. Vogliono fare un pezzo a due facce: chi è ottimista sull’Italia e chi no. Dà per scontato che io sia il pessimista: “Hai scritto che è una delle Nazionali più deboli degli ultimi anni”. Io: “E lo ribadisco. Però sono ottimista: arriviamo ai quarti. E lì, contro una big, può succedere di tutto”. Ma perché sei ottimista? “Perché l’Italia dà il massimo quando è sottovalutata. E perché Conte è un fenomeno”. Così scrivo questo articolo, che esce il giorno dopo (9 giugno) sul cartaceo. Eccolo qua: incredibilmente profetico. Ho persino preso, scherzando, le sorprese Galles e Islanda. E ho (ovviamente) indovinato il flop Thiago Fava. Siamo al top. Se usciremo sabato con la Germania, sarà il pronostico perfetto. Ma spero proprio che non capiti: questa Nazionale proletaria mi piace moltissimo e non è per niente un match chiuso. “Contro una big, può succedere di tutto”. 

Schermata 2016-06-28 a 12.54.37Verrebbe quasi voglia di non sostenere con particolare trasporto l’Italia di Conte. Legittimo: i talenti sono pochi e di sicuro abbiamo avuto Nazionali migliori: praticamente tutte o quasi, almeno dal 1978 in poi. Eppure ci sono tanti motivi per voler bene a questo azzurro per ora un po’ stinto, se non proprio “tenebra” (giusto per citare il grande Arpino). Perché tifare questa Italia? Anzitutto perché gli Europei sono sempre divertenti, a prescindere dall’Italia. Male che vada, se andremo come molti vaticinano e cioè maluccio, potremmo sempre dire: “Ho visto il Galles e l’Islanda agli Europei”. Mica è da tutti. Si afferma poi che questa Nazionale sia figlia di una generazione di (non) fenomeni: ed è abbastanza vero. Appunto per questo: qualora andassimo bene, potremmo sempre ripartire con la retorica della determinazione, dell’abnegazione. Del lisergico “gruppo coeso”. Del catenaccio. Della classe operaia che va in Paradiso (e bla bla bla). Antonio Conte ha poi sbagliato non poche convocazioni (dove siete, Jorginho e Bonaventura?), ma se non altro ha lasciato a casa Balotelli. E questo, in tempi di magra, giustifica cortei. Attenzione poi a prendere soltanto il peggio dalle scelte di Conte. Il fatto che De Sciglio e Sturaro disputino gli Europei, per esempio, dimostra che tutto è possibile. E il fatto che Thiago Motta abbia il numero 10, sempre per esempio, ci dimostra che pure troppo è possibile. Conviene sostenere questa Nazionale anche per un fatto meramente cabalistico: quando l’Italia parte senza troppe aspettative, spesso stupisce in positivo. Il sorteggio non è stato malevolo e, sulla carta, almeno i quarti sembrano davvero alla portata. E una volta ai quarti, con qualche big davanti, l’Italia potrebbe essere capace di tutto. Poi c’è Conte, che magari già pensa al Chelsea, ma che è tanto antipatico quanto bravo. Quindi è molto bravo. Non tutto è da distruggere: abbiamo il portiere più forte del mondo e la difesa è granitica. L’attacco è stitico e il centrocampo falcidiato da infortuni e scelte bizzarre, ma due talenti veri ci sono: Insigne e Bernardeschi. E uno Zaza o un Pellè potrebbero vivere – chissà – il mitico “effetto Schillaci”. C’è poi Ventura, brava persona e allenatore serio, il cui compito appare sin d’ora ostico: partire da una Waterloo contiana renderebbe tutto ancora più faticoso. Per questi motivi e mille altri: forza Italia. Detto proprio così, che tanto il partito con quel nome è morto. O sta comunque peggio della Nazionale. (Il Fatto Quotidiano, 9 giugno 2016)

2 Comments

  1. La Nazionale di Conte ha avuto il potere di scongelare quella passione per il calcio che il Bologna con la sua piccola statura degli ultimi 51 anni, è riuscito ad ibernare.
    Quando non si gode poi si diventa frigidi, ma con la partita Italia Spagna il piacere è stato così intenso da poter affermare di avere avuto un autentico orgasmo emozionale
    Grazie ragazzi per avermi regalato tante emozioni e battiti di cuore. Non dimenticherò mai più quella meravigliosa partita.

    • Da Messico 70 ita ger 4 a 3 di orgasmi emozionali ne ho avuti tanti ma questo ultimo europeo, pur avendo esultato ai gol dell’ Italia, di orgasmi zero. Nazionale e Conte portata in palmo di mano e coccolata dai media, da salvare solo lo spirito di gruppo, in quanto al gioco stendiamo un velo pietoso.

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