Italia, paese al contrario e non proprio in forma

Schermata 01-2457041 alle 10.40.24Il livello non proprio eccelso del paese Italia si capisce anche dai piccoli particolari. Si capisce guardando, e peggio ancora ascoltando, le Boschi e Picierno. Si capisce dalle reazioni piccate dei renziani a Cofferati (“Non sai perdere”: wow, che profonda elaborazione politica). Si capisce da un partito, teoricamente democratico, che reputa “valide” delle Primarie con 13 seggi irregolari accertati e 2 procure (tra cui una antimafia) che stanno ancora indagando: quasi a dire che il voto, anche se truccato, è
valido lo stesso perché il taroccamento è stato tenue. Garbato. Misurato. Un po’ come per l’evasione fiscale e la frode: okay, è un reato grave, ma se lo fai sotto il 3% è solo AMICONE-LUIGIuna svista innocente e chi se ne frega. Il livello non eccelso del paese Italia si capisce poi da Berlusconi che striglia Brunetta perché ha osato essere troppo antirenziano (in Italia funziona così: la norma è se l’opposizione vota a favore del governo, non viceversa). Si capisce da una “sinistra” che per vincere si è spostata così a destra che ormai persino uno come Fassina sembra quasi Trotzkij. Si capisce da un vicepresidente del Senato, tal Gasparri, che si chiede su Twitter – testuale – se Greta e Vanessa “hanno fatto sesso consenziente coi guerriglieri”. Si capisce da questo e molto, molto altro. Forse però si capisce ancora di più dalla baracconata milanese “pro-famiglia” durante la quale, all’acme dell’elaborazione intellettuale, alcuni esperti hanno così sentenziato: “Gli omosessuali vanno curati”. Un pensiero così becero e retrogrado che, negli ultimi anni, lo avevano teorizzato giusto noti filosofi contemporanei come Povia e Minnie. Vien poi da chiedersi, e me lo chiedo da eterosessuale fervente che dunque, in via teorica, dovrebbe essere reputato “normale” da cotanti soloni: “curati” per diventare come? Per arrivare dove? Per somigliare a chi? Ed è questo il bello (va be’): i “normali”, che esortano gli altri a farsi curare, sono Maroni, Adinolfi, Formigoni, Lupi e Amicone. Ve lo immaginate? Curarsi una vita intera, tra mille dolori e stenti, per poi guarire e ritrovarsi Maroni. Oppure Adinolfi. Oppure Formigoni. Oppure Lupi. O addirittura Amicone. Molto meglio restare “malati”.

9 Comments

  1. se non si comprende che la nostra crisi (tutta italiana) è prevalentemente culturale non troveremo mai gli antidoti alla crisi politica economica e sociale.

    Quella frase risulta infelice ed offensiva perchè espressa da un uomo in veste istituzionale di vice Presidente del Senato della Repubblica Italiana non da un qualunque cittadino, ma sentire alcuni suoi colleghi di partito deputati e senatori difenderlo conferma il disfacimento etico e morale che devasta la nostra società.
    Sarà più facile uscire dalla crisi economica che da quella culturale e istituzionale.

  2. L’articolo contiene un’inesattezza: Minnie non ha mai detto che l’omosessualità è una malattia, è una persona seria.

  3. Giuro che se alle prossime elezioni gli astensionisti superano i votanti, scrivo una lettera al Parlamento europeo chiedendo che il mio Paese venga commissariato. MO’ BASTA!!!!

  4. “Non sai perdere”
    E non solo: non sa nemmeno imbrogliare, tantomeno rubare. Un vero mentecatto. E dire che hanno provato in tutti i modi a fargli capire come funzionano le cose: gli avranno fatto sentire almeno un centinaio di volte “Amico mio, fatte li cazzi tua” – famosa giaculatoria fallica conosciuta anche come ‘iaculatoria pre(co)x’ – ma lui niente, dall’orecchio malandrino proprio non ci sente. Adesso gli toccherà fare un corso di ricondizionamento in un campo d’addestramento subsahariano sulla scia delle truppe cammellate berlusconiane di cui Gasparri è l’esemplare più riuscito.
    A proposito di Gasparri, ammettiamolo: costui è una grande testa che si rivela freudianamente dietro le righe di ciò che twitta…

  5. io insisto che codesti articoli mi fanno incazzare il doppio. Perché..?!? Perché in Italia il 35% non è in grado di interpretare un testo di media difficoltà. Lo scrivo perché il lavoro di giornalisti come Andrea Scanzi sarà sempre invano..sarà come l’abbaiare alla luna. Personaggi ambigui come Renzi e il maestro Berluscaz l’avranno sempre vinta. Loro parlano al popolino.. Noi altri non contiamo. Funziona come con il marketing. Il marketing ( la pubblicità) non prende in considerazione gli over 50 ( è solo un esempio) per loro sono come i morti, non esistono. Ecco noi non veniamo considerati. Credete che se Scanzi o Travaglio o comunque giornalisti che fanno opinione avessero più influenza loro se ne fregherebbero..?!? Avrebbero la strizza.. Invece in Italia la media culturale è da terza elementare e Berlusconi lo sapeva altroché se lo sapeva ed è rimasto al potere x 20 anni..

  6. andrea, proprio ieri sera discutevo con un 58enne, un caro amico, di politica… ho provato anche a scendere nei particolari, le cose accadute, nei particolari… ma niente, cotto, finito, alla frutta, confuso, incazzato (certo), ma senza una direzione, senza più un lumicino di speranza, di voglia di comprendere, “bisogna metterli al muro, tutti!!…”
    ecco, questo è il campo su cui stanno lavorando i nostri esimi governanti, hanno spazio libero davanti a loro, possono fare quello che gli pare… io non ho vissuto il periodo fascista (ho 53 anni), ma mi sembra di averlo vissuto da sempre… un caro saluto, grazie per il tuo impegno.

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