Renzi, come si dice supercazzola in inglese?

Schermata 07-2456849 alle 11.46.26Parlando dell’agenda digitale europea, l’8 luglio scorso al Digital Venice, Renzi ha sconfitto in un colpo solo sia Rutelli (“Plizzzz visit de uebsait”) che il maestro Berlusconi con Bush (“e iuniversal messagg ov fridom end dimocrasi”). Qualcuno non ha gradito, per esempio il sito Mentecritica.net: “Quello che veramente sconvolge è l’assoluta insipienza tecnica dello speech, la totale vacuità dei contenuti, l’approssimazione terrificante dei concetti (..) La supercazzola in inglese, chiunque la faccia, non fa ridere perché, stranamente, gli stranieri la capiscono per quella che è: una stronzata”. Sono da ritenersi critiche ingiuste, frutto di gufi e rosiconi: Renzi è stato efficacissimo. Riprendiamone alcuni passaggi, trascrivendoli fedelmente (trovate il video per esempio qui) e partendo da ciò che chiameremo “Apologo della madre piangente”: “Mai mader u craii insss innnn i-i-in de tivì uen eeeeehhh… (pausa angosciata)… uh uh… sssssci sssssciii (pausa drammatica e sguardo persissimo)… sciii fiiling uiddd de-de-de-de…scii felt de-de-de-de-de berlis uozzz (???)…distroid bai de pipol…”. Nessuno ha capito cosa volesse dire, quindi è stato un discorso perfettamente renziano. C’è poi il momento che passerà alla storia come “Cauntri-rap di Matteo”, quasi comePrisencolinensinainciusol di Celentano: “Becos de aidia uidaut marketing (boh) in e commerscial fiiilll ummghmm destrakcior Schermata 07-2456849 alle 11.47.30(mah) de-de-de-de-de-de-de (ad libitum) resalt ar not gud. Bat for cauntri (dito nell’occhio, forse per accecarsi con allegrezza) dis is olzo a rappresentescion ov possibiliti”. E’ però con la “Parabola di Antonio Meucci” che Renzi sciaborda e deflagra: “Meucci is e veri gud italian (Meucci, per Renzi, è ancora vivo), but is olzo a terribol istori, bicos Meucci is the rial inventor of mo..telefon, ai’m sorri uidd american pipoll present here (la Madia ride) but olzo de congress of iunited steizz in tu tausand tu, in tu tausend uei (???) ai diden’t rimember, recognaizezed (aiuto) de faunder the inventor of telefon is Antonio Meucci. Antonio Meucci is incredibol man (Renzi ci ha giocato la sera prima a Risiko) forentaim, who uorked in de tiater, de most ansient tiater in iurop, Teatro della Pergola (questa non l’ha sbagliata), and ii uas a uolker and invented dd-d-de-de telefon to spiking about in the teater. (Pausa teatrale). E ginius. So, for fiù rison, ih left eataly (quella di Farinetti?) and iii uaasn’t ebol to ius the copirait, lessons, come si dice brevetto?… (guarda la Madia, la Madia fa finta di nulla) laisens (no, si dice “patent”), in eiti seventy uan seventy trai (guarda il cielo), ai dident remember esaclti de dei, so Bell arraived and in the istory ii uos de faunder and de inventor of the telefon”. Gran finale: “Adesso come spesso accade in questi momenti tocca al polit… (qui si ricorda che deve parlare in inglese, o qualcosa del genere)… Nau is de taim tu-tu-tu it, tu de lancc… (Gozi ride) an-de-for…and italian politiccian is absoluteli crucial to de nau is de taim of lancc!”. Parole forti. E soprattutto: de-de-de-de-de. (Il Fatto Quotidiano, 10 luglio 2014)

15 Comments

  1. Intervengo solo perche’ spesso, verso gli italiani che non parlano un inglese Oxfordiano, si genera un certo accanimento.
    Non voglio spezzare una lancia per renzi! Dio solo sa quanto e’ vero. La spezzerei volentieri non tanto su di lui quanto su quei babbioni che gli danno il voto, e non tanto una lancia ma dei tubi innocenti!
    Voglio dire che e’ solo il colonialismo inglese, quindi gente dedita ad essere notoriamente dei rompi oglioni, degli ultimi 3 secoli che ci impone di forza una nuova lingua; non e’ una direttiva Divina, non siamo davanti a dei prescelti dal Signore. Dobbiamo quindi solo decidere cosa fare, o mandarli a cagare e rimanere fuori dal mondo, o invece imparare l’inglese come lingua madre sin dai primi anni scolastici e farci insegnare l’italiano dai nonni come oggi avviene per il dialetto. Non credo ci siano altre strade. Finche’ gli anglofoni possono dedicarsi a studiare tecnologia e quant’altro, mentre noi ci perdiamo a studiare 2 o 3 lingue, non ce la faremo mai.
    Quando un inglese dice che “il nostro inglese e’ migliore del suo italiano”, deve dirlo con senso di rispetto, e ha ragione da vendere.
    E comunque e’ bene che gli inglesi si mettano l’animo in pace, cosi’ come tutti quei perfettini oxfordiani in giro per l’italia (dalle altre parti non e’ cosi’, siamo solo noi cosi’ leccaulo), tra 100 o 200 anni, di questo passo, l’inglese che si parlera’ sara’ una lingua molto differente da quella di oggi in Inghilterra, imbastardita da una miriade di influenze raccattate da ogni parte; questo nuovo inglese sara’ l’Inglese che si parlera’ nel mondo, o almeno dove non si parlera’ ne Cinese ne Arabo o Spagnolo. Sara’ una discreta soddisfazione rovinargli il “the” da fighetta (con la lingua a barchetta) e sostituirlo con un bel DE! da portuale livornese, peccato non esserci.

  2. hahaha.. io ci sono riuscito!!!!
    “mai madar…. sci felt de berlis walz … distroid bai de pipol” si traduce in inglese con qualcosa simile a ” my mother had feelings seeing the Berlin Wall destroied by the people”.. ovvero, “mia madre provò sentimenti vedendo il muro di Berlino distrutto dal popolo” .. pechè lo abbia detto, non si sa.

  3. Enigma risolto:

    berlis uozzz = Berlin’s walls(!!!)

    Ricapitolando: sua madre piangeva dentro la TV quando sentì i muri(!!!) di Berlino distrutti dalla gente.

  4. Ma è mai possibile che noi italiani dobbiamo sempre farci del male. Ci facciamo governare e rappresentare da persone che non solo sono prive di idee (e di senso etico) ma non hanno nemmeno gli strumenti culturali per comprendere la complessità dei problemi (non dico risolverli, sarebbe pretendere troppo!).
    Ma, visto che interferisce in tutto, il discorso al consiglio UE non poteva farlo Napolitano (che almeno lui l’inglese lo sa parlare).

  5. non è tanto l’approssimativa conoscenza dell’inglese l’aspetto più sconcertante ma la presunzione di saper improvvisare un discorso in una lingua che non è la propria,ciò riesce solo se si pensa in quella lingua,facoltà che ha solo chi è bilingue,per un genitore o per frequentazione di anni di una scuola di quella lingua e nel Paese dove viene parlata.
    Una prova è il tentativo,che di solito fallisce,di fare le parole crociate in un’altra lingua,anche chi ne ha un’ottima conoscenza scritta e parlata,perché occorre ragionare con schemi diversi da quelli abituali.
    Ciò che è accaduto è stato minimizzato,invece è grave perché a quanto sembra non si è consigliato con nessuno,non si è fatto neppure una scaletta con alcune frasi pilastro alle quali appoggiarsi,non dimentichiamo che è il capo dell’esecutivo dell’Italia se tratta i gravi problemi del Paese con la stessa superficialità li aggraverà,altro che speranza e cambio di interfaccia e “pro-sex”(starebbe per process,lapsus freudiano?)

  6. Adesso l’avranno capito anche all’estero chi è Matteo Renzi? E in che mani siamo finiti?

  7. Sono emigrato verso la fine del 2007 in Gran Bretagna, il mio inglese era discreto allora e paragonato al livello di Renzi era già advanced learning, dopo oltre 7 anni di vita e lavoro a Londra ovviamente è migliorato tantissimo, solo la pratica reale delle cose rende l’uomo esperto e capace. Passi che Berlusconi uomo di una certa età e generazione non sia in grado di esprimersi correttamente in Inglese, passi anche se studiare ogni tanto male non fà, ma che un presidente giovane che si pone come il rottamatore di quel vecchio che, nel suo Inglese da circolo della passatella, Berlusconi incarnava alla grande è che poi si esprime in questo modo è doppiamente vergognoso peggio delle battute di Berlusconi, in quanto è lui stesso una barzelletta o peggio una battuta che mette alla berlina tutti quelli che a causa della malapolitica sono dovuti emigrare, molti in età adulta, come il sottoscritto ed in particolar modo in Inghilterra. Gli Italiani all’estero non sono solo ‘cervelli in fuga’ laureati vari master ecc. ecc. dai quali si presume la conoscenza assoluta di almeno due o tre lingue, gli Italiani che vivono e lavorano qui a Londra hanno diversi livelli di istruzione ma tutti incentivati a darsi da fare in primis con la lingua altrimenti sei tagliato fuori, come è giusto che sia. Insomma se Renzi fosse nella posizione di uno dei tanti nostri connazionali in cerca di lavoro con il suo inglese non andrebbe da nessuna parte, Dio solo sà quanto sono puntigliosi gli Inglesi nei confronti di chi non si esprime correttamente in Inglese la prima risposta in stile british che darebbero ad una persone che si esprime in quel modo dico la classica per non offendere è ‘ il suo Inglese è decisamente migliore del mio Italiano’ come dicevo un modo britsh di dirti che sei un Asino.
    Non entro nel merito della critica politica nei confronti dell’attuale Presidente del Consiglio infondo è lo specchio di quell’Italia ignorante che crede alle supercazzole e che la realtà preferisce farsela raccontare dai media tradizionali che tutto fanno tranne che informare correttamente il popolo. Sostenere che Renzi è la ‘degna’ conseguenza di Berlsuconi è poca cosa perchè Renzi in quanto ‘giovane’ è il peggio assoluto che poteva capitare al nostro paese che via via si stà spopolando, un paese in esilio e a noi esiliati almeno risparmiateci queste umiliazioni perenni , non lo meritiamo affatto! un popolo di esiliati ai quali toccherà dover aspettare le ferie per poter venire in Italia mentre i ricconi di tutto il mondo si compreranno il nostro paese messo in svendita da un nuovo piazzista coadiuvato da televisioni e stampa compiacenti.
    Quando Renzi è venuto a Londra in occasione di un happening di alta moda eravamo almeno una trentina a dargli il benvenuto , in senso ironico, tutte persone che amano l’Italia veramente molti altri semplicemente hanno abdicato alla loro essere Italiani che è una cosa spaventosamente triste.

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